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Una delle pochissime notizie certe è che Euclide, con Archimede e [[Apollonio]] insegnò alla scuola per [[geometri]] presso la [[biblioteca di Alessandria]] che allora veniva chiamata “Museo". Ivi lasciò tutti i suoi scritti che andarono distrutti nel corso delle abituali [[guerre]] con assedi, incendi, furti, vandalismi vari, e [[pisciate in compagnia]] tipiche dei [[romani]]. Ci rimane solo una fotocopia di un foglio a quadretti nel quale Euclide dimostra inconfutabilmente che per due punti può passare una sola retta. Sembra che in quell' occasione i suoi allievi lo abbiano deriso dimostrando gli il contrario attraverso la [[teoria delle superstringhe]]. Inoltre un allievo del primo banco si infilò di soppiatto sotto la cattedra e gli disegnò un cazzo su un sandalo. Stufo di insegnare a delle [[capre]] Euclide si concentrò sulla più grande passione della sua vita: il [[triangolo]]. |
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== Le opere == |
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Versione delle 00:22, 3 lug 2011
Euclide
Euclide(Εὐκλείδηςè se lo scrivi col T9) forse il più celebre matematico di ogni tempo, eccetto il futuro anteriore. Chi di noi non può dire di essersi scartavetrato i coglioi su formule, regole, postulati di codesto individuo? Nonostante questo della vita di Euclide non si sa praticamente nulla. Qualcuno ha addirittura ha avanzato l'ipotesi secondo la quale Euclide sarebbe un gruppo di matematici riunitisi sotto lo stesso pseudonimo. Altri sono convinti che Euclide sia una donna barbuta. Neppure la data di nascita ci è nota ma la si può dedurre molto approssimativamente risolvendo il famoso "problema della data di nascita di Euclide", risolto in parte da Proclo:
Cercando di risolvere questo problema Euclide stesso dopo una serie di calcoli ne dedusse che il 70% dei problemi si risolvono con "Chissenefrega" e il rimanente 30% con "Mavaffanculo!".
La vita
Una delle pochissime notizie certe è che Euclide, con Archimede e Apollonio insegnò alla scuola per geometri presso la biblioteca di Alessandria che allora veniva chiamata “Museo". Ivi lasciò tutti i suoi scritti che andarono distrutti nel corso delle abituali guerre con assedi, incendi, furti, vandalismi vari, e pisciate in compagnia tipiche dei romani. Ci rimane solo una fotocopia di un foglio a quadretti nel quale Euclide dimostra inconfutabilmente che per due punti può passare una sola retta. Sembra che in quell' occasione i suoi allievi lo abbiano deriso dimostrando gli il contrario attraverso la teoria delle superstringhe. Inoltre un allievo del primo banco si infilò di soppiatto sotto la cattedra e gli disegnò un cazzo su un sandalo. Stufo di insegnare a delle capre Euclide si concentrò sulla più grande passione della sua vita: il triangolo.
Le opere
Euclide è conosciuto soprattutto per il suo trattato di geometria, gli Elementi. E' composto da 11 libri concernenti la geometria piana, la teoria dei numeri e la geometria solida o liquida e un paio di libri che trattavano di attributi maschili giganteschi, ossia le Proporzioni e le Misure incommensurabili. Gli Elementi si aprono con la definizione di teorema, assioma e postulato. I teoremi e i postulati sono indicati da Euclide come affermazioni di partenza da cui far discendere tutte le altre con un procedimento dimostrativo, ad esempio:
Mentre gli assiomi indicano verità "evidenti" di carattere logico, ad esempio:
I postulati hanno, invece, carattere geometrico e sono considerati esatti anche se non sono dimostrati, ad esempio:
Tra i postulati il quinto, detto "postulato delle parallele", ha dato origine a molte controversie sulla natura dello spazio-tempo . Ad Euclide sono stati attribuiti anche i Dati, una raccolta di dati casuali su internet; i Fenomeni, una descrizione geometrica degli astri tendente a dimostrare che prendendo tre stelle a caso nell'universo si poteva tracciare un triangolo immaginario; l'Ottica un esiilarante trattato in cui si riprendevano alcune teorie platoniche. In pratica secondo i due grandi pensatori la vista nascerebbe da un fascio di luce proiettato dagli occhi, un fascio triangolare, ovviamente.
Il triangolo
Euclide dedicò metà della sua vita al triangolo rettangolo e l'altra metà a al triangolo rettangolo speculare. Perchè? Che cosa stava cercando in realtà Euclide? Si ipotizza che la risposta sia contenuta in una pagina del diario segreto del suo compagno di banco quand'era bambino:
Possiamo trovare un altro indizio in un dipinto di Raffaello:
Ne possiamo quindi dedurre che Euclide avesse una smisurata passione per i triangoli equilateri. Tracciando l'altezza dei quali si ottengono due triangoli rettangoli e questa teoria dipanerebbe dunque anche il mistero della sua vita.
Curiosità
- Euclide aveva due cani che, in onore dei cateti, chiamò A e B. Quando morirono li fece imbalsamare dal suo amico Ippocrate e per consolarsi della perdita adottò una bastardina che battezzò Ipotenusa.
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Triangolo rettangolo Postulati di Euclide Geometria Eulero Archimede Pitagora