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Gli ovvi effetti della poesia sull'uomo

Grazie a questo pratico corso potrete anche voi fare come Leopardi o altri scassamaroni e annientare la felicità delle generazioni limitrofe con poco sforzo. Lo strumento pù adatto a svolgere questo compito è la poesia.

Essa si divide in due filoni:

  • Il poetare su cose astruse e astratte in modo complesso e assolutamente inutile
  • L'esaltare la schifosità dell'universo e dire che tutto fa schifo

Il primo filone

Non è difficile scrivere una poesia. Davvero. No, sul serio, puoi farlo. Fidati, no? Allora, innanzitutto devi trovare qualcosa su cui scrivere, che deve essere qualcosa di poco importante, semisconosciuto e dal nome altisonante. Per farlo puoi benisismo aprire il dizionario a caso e scegliere la prima parola che capita. Ora lo faccio per te, e scelgo:

  • Trasferibile
  • Disobbligarsi
  • Virata

Ecco, la nostra poesia parlerà dell'importanza del trasferire le virate e del disobbligarsi. Cosa vuol dire ? Nulla, è qualcosa di forzato e stupido, ma è proprio quello che vogliamo. Magari sarebbe meglio metterci un bel sillogismo, tipo questi:

  • I treni fumano, mia nonna fuma, quindi mia nonna è un treno
  • Ciò che è naturale è sano, quindi meglio la cicuta dell'aspirina
  • L'amore non è bello se la gatta non va all'uovo di oggi.

Ecco quindi il nostro prototipo:

Se la Virata fosse fuoco 
mia nonna sarebbe un cuoco
Se disobbligassi i sassi
trentatrè Trentini andrebbero a Trento
tutti e trentatrè trotterellando
Ma tu, Amore, mi disobblighi
e quindi che diavolo
fa rima con disobblighi?

La poesia qua sopra è una vera perla. Dopotutto se uno ha scritto una poesia che è "M'illumino d'immenso STOP" noi potremo pubblicare questa, no ?

A questo punto rimane la sintassi, e la presentazione. Avete mai letto un testo di Luigi Giussani? Ecco, provate (con cautela!) e capirete come deve essere la vostra sintassi:

Vi è una immagine
recondita nel nostro Io
che è vera essenza dell'incontro
posto in atto dall'essere.

L'esperienza non è più atto
ma dinamica Comunione che si
rinnova In Lui

Ecco, questo è il significato che dovete dare alla vostra poesia, e anche il lessico che dovete usare.

Il secondo, temibile, filone

Eccoci giunti, miei seguaci, al secondo filone della poesia. Per prima cosa dovete essere pessimisti, ma davvero molto pessimisti. Ci sono vari tipi di pessimismo che potete usare:

  • pessimismo personale: Faccio schifo
  • pessimismo sociale: La mia società fa schifo
  • pessimismo antropologico: La mia specie fa schifo
  • pessimismo storico: La mia epoca fa schifo
  • pessimismo cosmico: Tutto fa schifo
  • pessimismo autoreferente: Pure il pessimismo fa schifo
  • pessimismo anale: Ciò che faccio fa schifo

Usate i pessimismi che volete, o magari createne di nuovi, meglio ancora. A questo punto dovete cercare delle immagini un po' emo per descrivere l'universo, tipo La vita è come la scala di un pollaio: breve, ripida e piena di merda oppure Sono così triste che la mattina anzichè sbadigliare vomito. A questo punto raccogliete tutte le vostre poesie e pubblicatele. Come avrete intuito, tutti vi diranno: Ma se sei così pessimista, perchè non ti spari un colpo in testa? e proprio qui sta l'abilità del poeta: bisogna trovare una scusa per vivere. Leopardi aveva la Ginestra, vi potreste creare, che so, il Ciclamino