Negroni

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Disambiguazione – Oops! Forse cercavi la versione più piccola e puzzolente, vedi Negri.
« Io non lo bevo. »
(Matteo Salvini sul negroni)
« Mi sembra un nome sospetto. »
(Gabriele D'Annunzio durante la fascistizzazione.)
« Sono tutto scombinato! »
(Tu al terzo negroni.)

Il negroni è un magico intruglio con molteplici effetti benefici e alcune trascurabili controindicazioni.

Storia

Fu ideato dall'alchimista Paracelso come aperitivo pre-dinner e variante economica all'Elisir di Lunga Vita; egli era convinto, infatti, che la ragione per cui gli inglesi continuavano a distillare il gin nonostante il suo gusto disdicevole fossero le sue incredibili proprietà benefiche.

Dopo aver sperimentato con le più svariate sostanze nauseanti, dalle scorregge condensate alla puzzola tritata, Paracelso scelse come secondo ingediente il vermouth rosso, una miscela pestilenziale di erbe a malapena commestibili.

Il successo della bevanda fu immediato e travolgente, soprattutto come impregnante per legno.

Preparazione

Barile di negroni pronto alla consumazione.

Il negroni viene tradizionalmente servito in un bidone contenente almeno la metà del suo volume in ghiaccio, ma alcuni baristi truffaldini si spingono fino tre quarti. Viene decorato con una fettina di arancia che, aggiungendo vitamina C, rende il negroni particolarmente salutare[citazione necessaria] e indicato contro il raffreddore; inoltre, il gusto dell'arancia è utile a nascondere quello nauseante del cocktail. Gli ingredienti della versione classica sono:

Varianti

Nel tempo sono state inventate diverse varianti del negroni. Le principali sono:

  • Negroni sbagliato: versione tradizionalmente omosessuale del cocktail in cui l'alcool viene sostituito con aria fresca.
  • Negroni à la Clerici: si compone sostituendo a tutti gli ingredienti la borra.
  • Negroski: preparato utilizzando la vodka al posto del gin; è un fortissimo emetico ampiamente utilizzato in ambito medico in caso di intossicazione.
  • Negroni sbagliatissimo: vista la difficoltà intrinseca della ricetta, molti baristi preferiscono utilizzare questa variante più semplice; il dosaggio e la preparazione variano in base all'incapacità del barista ma i meno esperti consigliano di utilizzare lo shaker e tritare finemente il ghiaccio. Abbondare col vermouth aiuta a far sì che il cocktail sia del tutto imbevibile.