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Il neo ministro Mara Carfagna in un manifesto elettorale
« No, io non mi spoglio. Sono timida, credo in certi valori[1] »
(Mara Carfagna)
« Signorina, se non fossi già sposato mi sposerei con lei! »
(Silvio Berlusconi)
« Ministro delle pari opportunità? E facci vede' il tu' ministero!!! »
(Roberto Benigni)
« Perdete la speranza voi che entrate »
(Dante Alighieri)
« Le tette logorano chi non ce l'ha »
(Giulio Andreotti)

Mara Carfagna è il ministro delle pari opportunità... non ridete, cazzo, è vero! Lo prende ugualmente davanti e didrio. Anche le onorevolonze hanno diritto ai loro diritti!


Carriera

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Era anche candidata al ministero dei trasporti e degli interni

Dopo aver lasciato il nano di piazza Grande si è dedicata anima e corpo a quello di Arcore, anche lei abboccando alla famosa leggenda della Legge della L. I risultati non si sono fatti attendere... Con la Marona Carfagnona a ministro per la prima volta avviene un avanzamento di carriera veramente meritocratico, lei sì che sa fare ciò di cui abbiamo bisogno[citazione necessaria].

Obiettivo del neo Ministro è far approvare dal Parlamento nei primi 100 giorni di governo una legge (sulla legalizzazione della prostituzione maschile) che porterà oltre al suo nome quello del collega di Alleanza Nazionale; la legge passerà così alla storia della Repubblica col nome Carfagna-Bocchino.

Con questa favolosa proclamazione di ministro delle pari opportunità e delle dispari attività sessuali l'Italia è stata presa per il culo (letteralmente) anche dalla Terra di Mezzo, riuscendo così a raggiungere nell'immaginario popolare la dignità già attribuita al Paese dei Puffi. Ma più triste.

Il giorno della proclamazione di Mara Carfagna a ministro senza portafoglio (ma con calendario) è stata salutata dal mercato con l'erezione in borsa del titolo dei vibratori Penetror del 56%. La ditta che aveva sponsorizzato fortemente la campagna elettorale è con questo evento riuscita a penetrare il mercato e gli italiani. Mara ne è ovviamente testimonial e collaudatrice. Una curiosità nella carriera politica di Mara è che le è stato chiesto dai parlamentari maschi se poteva accucciarsi per raccogliere la penna caduta sotto i banchi del parlamento. Lei da buona allieva di cotanti cervelli ha sempre ubbidito. 54 volte al giorno. Ha più volte dichiarato che vorrebbe e potrebbe fare di più per il paese, ma che la sua bocca è limitata.

Nel 1984 venne vaticinatala sua venuta in parlamento da un noto lettore di interiora calabrese. Venne preso per il culo anche dal suo gatto. Uno degli slogan della sua campagna elettorale è stato: se vuoi chiavarmi, mi devi votare. Non si spiega altrimenti la sua elezione. a discredito di questo va però ricordato che un suo parente di secondo grado afferma che una volta Mara ha avuto un'idea propria. E' stato una volta sola nell'aprile 1988, quando voleva andare a pescare con la dinamite.

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Un parlamentare ammira le doti del neo Ministro

Ma le novità non finiscono qui, il governo Berlusconi IV (si legge "quarta" come la taglia di seno) annovera altre presenze femminili:


Erezioni alla Camera, cioè volevo dire elezioni!

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