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   La stessa cosa ma di più: Tasse.
« Missiva senza francobollo, quindi a carico del destinatario secondo la Legge Finanziaria »
(Sulle buste delle bollette)

Per Legge Finanziaria si intendeva il vecchio metodo barbaro e comunista della casta dominante di uno stato per ottenere i soldini necessari per comprarsi gelati, lecca-lecca, ecc.

Questa pratica è stata abbandonata nei paesi più avanzati[1] e di centro-destra, sostituita dallo Ius Primae Noctis e da altri metodi per guadagnarsi da vivere. Ciononostante, è ancora diffusa in molti paesi sottosviluppati[2] e in alcune zone dell'Emilia-Romagna.

Origini

La prima legge finanziaria di cui si abbia notizia risale alla Rivoluzione Francese. Il governo di centro-sinistra insediatosi dopo la proclamazione della Repubblica si trovava di fronte ad un grosso problema: al popolo mancavano le brioches, essendo vessato da innumerevoli tasse e balzelli di ogni sorta.

Fin qui tutto bene, solo che l'inflazione stava riducendo progressivamente i valori degli intrioiti dello Stato. Si decise così, in collaborazione con l'ISTAT, di emanare una legge finanziaria ogni anno, per adeguare le tasse al costo della vita.

Casi famosi

  • Negli anni '30 la Grande Depressione stava polverizzando il valore della Potnia Kazaka, la moneta del Kazakistan. La gente era costretta a portarsi carriole di denaro al supermercato per poi tornare con la spesa nel portafoglio. Dopo vari tentativi di ancorare la valuta Kazaka a quella andokazzostana, il presidente Sagdiyev, con una mossa che spiazzò la comunità internazionale, risolse il problema assegnando corso legale alle carriole.
  • In molti paesi dell'est, nei momenti di crisi si usa invece come valuta l'aglio.
  • Nel 2006, l'allora presidente del consiglio comunista italiano Romano Prodi,
     
    Il ceto medio
    con la speranza di portare il debito pubblico al di sotto del 120% del PIL, attuò un massiccio aumento delle tasse, e ne introdusse molte nuove, tra cui la tassa sui conti correnti, sui capelli[3] e sul consumo del suolo pubblico. Cononostante, anche secondo lo studio di un'imparzialissima agenzia statitistica bolognese[4], questa legge finanziaria favoriva il ceto medio. Sfortunatamente per il ceto medio, la maggioranza incominciò a traballare con l'introduzione della tassa sulle barche a vela. L'entrata in vigore della tassa sulla mortadella segnò poi la fine dell'esecutivo: lo stesso Prodi si dichiarò contrario e abbandonò la maggioranza, lasciando solo il suo fidatissimo Mastella a fare guardia a Palazzo Chigi.


Casi recenti

Lo Scudo Fiscale

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Al Consiglio dei Ministri


Note

  1. ^ Quelli dove è arrivato il viagra
  2. ^ .
  3. ^ Naturalmente non si possono fare tasse che debbano pagare anche i politici.
  4. ^ Non possiamo fare pubblicità