Lavacessi

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Template:Incostruzione Occhio a non pisciare fuori dalla tazza del cesso altrimenti ti faccio leccare il pavimento!

Gli attrezzi del mestiere.
« Se tutti facessero come me non esisterebbero i lavacessi... »
(Marco Pannella sugli scioperi della fame)
« Italiani, mangiate tante prugne che create occupazione! »
(Silvio Barzellettiere sulle proprietà digestive della prugna)
« Pulire i cessi non dev'essere un lavoro facile... »
(Capitan Mutanda sui gabinetti carnivori)


Il Lavacessi, detto volgarmente anche "Pulitore di gabinetti", "WC Man" o "Operatore Sanitari(o)", è, insieme al dipendente del McDonald, la professione più ricca di soddisfazioni e più ambita dai cittadini italiani, che infatti accorrono a milioni per assicurarsi un posto da lavacessi.

Storia dei lavacessi

Il mestiere del lavacessi è più antico di quanto si creda: pare infatti che risalga agli antichi Egizi. Inizialmente essi erano soliti fare i propri bisogni nei pressi del fiume Nilo. A causa di un aumento spropositato della popolazione venivano depositate nel fiume quantità sempre maggiori di urine causando devastanti inondazioni. Per scongiurare il pericolo di ritrovarsi sommersi sotto sei metri di piscia, gli Egiziani, che primeggiavano per inventiva e creatività, progettarono i primi rudimentali modelli di gabinetti: si tratta dei cosiddetti vasi canopi che in principio erano proprio utilizzati per la raccolta delle feci e delle urine. Allora il Faraone istituì un'ordine speciale con lo scopo di preservare l'igiene dei vasi canopi. Gli uomini facenti parte di tale ordine furono i primi lavacessi che la storia ricordi. In seguito i vasi canopi assunsero un forte valore religioso e il loro vecchio utilizzo fu abbandonato, di conseguenza coloro che erano addetti alla pulizia di essi furono nominati "sacerdoti".