La solitudine dei numeri primi: differenze tra le versioni

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La Solitudine dei Numeri Primi non è un libro di testo di trigoalgogeometria travestito da bestseller. Anzi. È la storia di una zoppa anoressica e di un emo, che non fanno un cazzo per tutta la vita tranne rompere le balle a chiunque li conosca deprimendoli con i loro problemi di merda senza però cercare minimamente di risolverli. Il tutto immerso in una cornice di altri eventi e personaggi di cui non gliene un frega un cazzo a nessuno.
La Solitudine dei Numeri Primi non è un libro di testo di trigoalgogeometria travestito da bestseller. Anzi. È la storia di una zoppa anoressica e di un emo, che non fanno un cazzo per tutta la vita tranne rompere le balle a chiunque li conosca deprimendoli con i loro problemi di merda senza però cercare minimamente di risolverli. Il tutto immerso in una cornice di altri eventi e personaggi di cui non gliene un frega un cazzo a nessuno.


==Autore==



Banale e incolore quasi quanto la sua opera prima (speriamo sia anche [[Morte|l'ultima]]), Paolo Giordano è in breve un [[fisico]] [[precario]], famoso per aver scoperto un sistema innovativo per accumulare quattrini rapidamente e senza sforzo. Applausi.
==Autore==
Banale e incolore quasi quanto la sua opera prima (speriamo sia anche [[Morte|l'ultima]]), Paolo Giordano è in breve un [[fisico]] [[precario]], famoso per aver scoperto un sistema innovativo per accumulare quattrini rapidamente e senza sforzo. Applausi.


==Trama==
==Trama==

Versione delle 17:18, 17 apr 2009

« Sguardo ironico, analitico e disincantato, stile ricercato, personaggi solidi e ben rappresentati, trama complessa, dialoghi approfonditi; affresco nitido e graffiante della condizione umana, condito da una notevole padronanza della lingua itagliana da parte dell'autore, La Solitudine dei Numeri Primi è senza dubbio uno dei romanzi più interessanti del 2008. »
(Critico letterario di Cioè su La Solitudine dei Numeri Primi)
Paolino festeggia felice assieme agli amici più cari.
« Queata lettura scondo me è straorinaria! Non è affatto non scorrevole, anzi è molto leggera è piacevole. Se pensate che una ragazza di 13 anni come me, che ha sempre leto pochissimo, lo ha letto in un po' più di una settimana... Comunque secondo me è molto interessante.Il fatto di questi due ragazzi di assomigliare a quei numeri che in matematica vengono chiamati 'primi gemelli'secondo me è molto intrigante e ci si potreppe argomentare una tesi. Inoltre tratta alcuni dei problemi più importanti che colpiscono gli adolescenti, come l'anoressia e la solitudine. Oppure il fatto di nn essere accettati dalle rispettive famiglie, solo perché nn si realizza il sogno da loro prescelto. I complessi dei due protagonisti, quello di Alice di dover diventare magra per assomigliare a viola e entrare a far parte del suo gruppo, e quello di Mattia di essere preso in giro per la sorella disabile, sono molto frequenti.Vero che da come è scritto non sembra dare un varco si luce, di non vedere la fine del tunnel oscuro, ma second me non è così. Avevo pensato per come stava andando che lei morisse per anoressia e che lui si suicidasse, invece decidono solo di chiuderla li. A volte è la soluzione migliore. Secondo me è una lettura davvero geniale, e mi sento di consigliarla a tutti!!  »
(Una fervente ammiratrice su questa perla di racconto)


La Solitudine dei Numeri Primi non è un libro di testo di trigoalgogeometria travestito da bestseller. Anzi. È la storia di una zoppa anoressica e di un emo, che non fanno un cazzo per tutta la vita tranne rompere le balle a chiunque li conosca deprimendoli con i loro problemi di merda senza però cercare minimamente di risolverli. Il tutto immerso in una cornice di altri eventi e personaggi di cui non gliene un frega un cazzo a nessuno.


Autore

Banale e incolore quasi quanto la sua opera prima (speriamo sia anche l'ultima), Paolo Giordano è in breve un fisico precario, famoso per aver scoperto un sistema innovativo per accumulare quattrini rapidamente e senza sforzo. Applausi.

Trama

File:Robaemo.jpg
L'idillio dei primi anni.

Del tutto assente. Praticamente nulla. I due personaggi principali si limitano a scorrazzare per il Fantabosco, facendosi una serie impressionante di seghe mentali e incappando in ogni sorta di incredibili pseudo-tragici psicoproblemi esistenzialosi. Evidentemente l'autore, a cui non è bastato aver reso storpia una e fratricida l'altro all'inizio del libro, ha giudicato necessario continuare a tormentarli fino alla fine. Visti i soggetti, impossibile dargli torto. Con molta difficoltà, può essere suddivisa in tre fasi principali:

INFANZIA: La fase più breve, dura esattamente un capitolo a testa. Alice, incapace di comprendere il corretto utilizzo del cesso, si caga addosso e decide di buttarsi giù da una rupe per la vergogna. Perde l'uso della gamba. Mattia, stanco di trascinarsi dietro la sorellina, la pianta in asso accanto a un ruscello sperando che pensi bene di buttarcisi dentro.

ADOLESCENZA: Caramelle, pomiciate negli spogliatoi, ridicole pseudofeste, autolesionismo durante le ore di scienze, eccetera, eccetera, eccetera. In parole povere la brutta copia di The OC, con più brufoli e ancora meno credibilità. Punto più interessante, la decisione di Alice di farsi un tatuaggio all'hennè.

ETÀ ADULTA: Purtroppo, appena poche pagine dopo, il libro è caduto accidentalmente dalla finestra in circostanze misteriose. Apprendo tuttavia da Wikipedia che in questa fase la maggior parte dei personaggi si sposa, emigra o compie entrambe le azioni, cosa di cui non posso fare a meno di rallegrarmi. Mattia se ne va al nord, anche se non dicono manco una volta dove esattamente (tanto non importa un cazzo a nessuno, ma è un posto pieno di italiani) e Alice si stende nel fosso alla fine del libro. Nessuno ha capito se volesse morire o se sperava che un lupo l'avrebbe violentata, ma ancora una volta non gliene frega un cazzo a nessuno, erano tutti troppo contenti che il libro fosse finito.

Personaggi

Mah.
Alice si prepara per il grande giorno.

Anche qui, fatta eccezione per Mattia e Alice, il vuoto. La marmaglia di amici conoscenti familiari (straordinariamente privi di personalità e/o qualsivoglia rilevanza) serve solo a confondere ulteriormente il lettore. Oltre all'anoressica/storpia/ossessivo-compulsiva Alice, che riesce per miracolo a campare di sola aria per tre anni di seguito senza farsi scoprire dal marito, e al già accennato pazzo criminale/maniaco sessuale/autolesionista Mattia, abbiamo:

Michela: Gemella cerebrolesa del sopracitato Mattia, viene abbandonata in un parchetto, pericolosamente vicina alla riva dello stagno, mentre costui va a una festa. Ufficialmente annega.

Viola Bai: Fighettina insopportabile durante l'adolescenza, vacca da monta in seguito, i soldi di papà e le innocue abitudini della sorellina contribuiscono a trasformarla in poco tempo in una tossica. Con il suo gruppetto di pornobimbe si vanta di chissà quali mirabolanti imprese notturne, mentre in realtà è sempre a casa a letto per le otto.

Dionisio: Compagno di banco gay di Mattia, passa il tempo a sognare di rinchiuderlo nello spogliatoio. In un inquietante capitolo vengono descritte per filo e per segno le sue attività sessuali da gay, spaventando a morte le vecchiette che non si aspettavano un libro porno. Per sposare la sua futura fiamma, Valerio, dovrà scappare in Spagna. Pare che, in seguito alla devastazione di stampo sovietico operata da quei porci dei bolscevichi negli ultimi anni, laggiù i PACS non siano più un problema.

Il Dottore: Catapultato in fretta e furia dai pacchi di Affari Tuoi alle pagine di uno scadente romanzetto rosa, si invaghisce di Alice e arriva addirittura a sposarla. Per poi divorziare poco dopo. Come tutti gli altri, tranne Alice e Mattia, ci si può tranquillamente dimenticare di lui. (Volendo, anche di tutto il resto del libro). Da lodare il fatto che un medico ha una moglie gravemente anoressica e non muove un dito per cercarle di salvarla, ma forse anche lui si era rotto così tanto il cazzo di lei che sperava morisse in fretta e la piantasse di rompere (speranza condivisa dai pochi che sono arrivati a leggere questo punto del libro.)

Nadia: L'unica ragazza in grado di sopportare Mattia per più di un petosecondo, è addirittura disposta a dargliela ripetutamente.

Alberto: Ricercatore e padre di un figlio. Punto. Nessuno lo conosce bene, e Nessuno si preoccupa di conoscerlo bene.

Vari genitori/parenti/insegnanti ecc.: Tutti inguaribilmente idioti e privi di spina dorsale. Sorvoliamo.

Premi e Riconoscimenti

Vincitore nel 2008 del Premio Sega e del Campiello, questo capolavoro contemporaneo otterrà indubbiamente tutti gli ulteriori riconoscimenti che merita.