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« Vincere! E vinceremo! »
(Scolar Visari su guerra a Vekta.)

Killzone è uno spara-a-caso in prima persona, nel quale impersonare ben quattro carismatici personaggi. Tranne Hakha, che è il negro del gruppo e nessuno lo vuole.
Lo scopo del gioco è quello di mettersi nei panni di uno dei quattro soldati ISA e difendere il pianeta Vekta, colonizzato dalla Terra, dall'attacco degli Helghast, reietti terrestri stanziatisi invece su Helghan. Quello del giocatore è, più banalmente, fare un massacro: come si può notare, i due scopi coincidono.

Il gioco è stato sviluppato nel 2004 dalla Guerrilla Games ed è stato ampiamente elogiato per gli altissimi livelli di grafica e sonoro, paragonabili solo ad altri capolavori del genere, come Tetris. Secondo le aspettative ufficiali dell'Hype, questo gioco doveva essere "L'Ammazza Halo", ovvero un titolo capace di polverizzare la concorrenza. Infatti, dopo aver provato il titolo, molti giocatori sono appunto passati ad Halo. In realtà esso è un subdolo manipolatore mentale creato per forgiare delle nuove leve a loro insaputa. Piano purtroppo fallito dato l'elevato numero di copie vendute. All'inceneritore.

Trama

C'era una volta[citazione necessaria] la Terra. Questo simpatico pianeta un bel giorno decise di darsi alla conquista spaziale, catturando e colonizzando pianeti come Marte, Vekta e Galeazzi. Lasciato tra gli ultimi invece figurava Helghan, schivato per l'atmosfera pesante a base di peti che lo permea. Si scelse di mandare a colonizzare sia Vekta che Helghan da alcune persone; selezionate e inviate sull'uno o l'altro pianeta tramite il collaudato metodo "Sasso - Carta - Forbici". Inutile dire che quelli che furono spediti su Helghan non ebbero la stessa vita di coloro che invece finirono su Vekta: ai primi mancava l'aria, letteralmente. Dal momento che le loro richieste di trasferimento furono sistematicamente cestinate dai capoccioni terrestri, il popolo di Helghan (chiamatosi ora Helghast) iniziò a rompersi un po' il cazzo. Si arrivò così alla Prima Grande Guerra, che vide gli Helghast prepararsi di tutto punto e tornare a casa come erano venuti: da miserabili. Inoltre, per punizione, la Terra li privò delle loro armate e delle loro ciabattine in pelo pucciose. In più, per evitare altri attacchi, furono create a protezione sia di Vekta che della Terra delle piattaforme spara-laser in stile Star-Trek, garantite infallibili e inaffondabili come il Titanic. Dato che l'attacco alla Grande Madre Terra non era andato a buon fine, gli Helghast decisero di puntare sulla sorella minore Vekta; sotto il controllo del terribile

Visari, il pianeta si riarmò e nel 2357 attaccò. Quando gli Helghast sferrarono l'attacco, le piattaforme SD andarono di botto in BSOD, tenendo quindi fede alla loro infallibilità. Si arriva ai giorni in cui è ambientato il videogioco, dove il pianeta è sotto attacco e un solo uomo può salvarlo: Superman... Cioè... Jan Templar! Che non è un templare né un alieno: Giacobbo si è sbagliato di nuovo.

Trincee

Fare parte della Rapid Reaction Force è un lavoro duro: quando scoppia qualche casino, si viene subito sbattuti in prima linea. Ovvero, si è i primi a stare senza ombrello sotto una pioggia di merda. Questa è la storia della vita di Jan Templar, giovane e promettente comandante della RRF, al momento impegnato in trincea contro gli Helghast. Tra una pallottola e l'altra, irrompe lì un certo Sanchez, che informa Jan del suo nuovo incarico: tornare al comando generale e, già che c'è, passare dal fornaio a prendere i panini che in comando li hanno finiti. Adesso a Jan non resta che ripercorrere a ritroso tutta la trincea per arrivare in città e, da lì, ignorando le decine di cecchini che lo puntano, bussare alla porta del comando. Con un bazooka, dal momento che il citofono è rotto.

Base ISA

Appena arrivato nella base, Jan viene accolto con tutti gli onori del caso:

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Mangiati due panini alla mortadella per riprendersi, Jan e il suo superiore discorrono riguardo la missione. L'unica possibilità per vincere la guerra è formattare e riavviare la cache delle piattaforme ISD, ma per farlo servono due chiavi. Jan tenta di dargli la chiave del suo armadietto, ma è inutile. No, ci vuole la chiave[citazione necessaria]: il generale Adams, direttore delle piattaforme e presente su di esse al momento dell'attacco, ne ha già una. Ora serve l'altra. Jan ci riprova con la chiave dell'armadietto e finisce quasi degradato. L'unica persona che possiede quella chiave è il Generale Vaughton, al momento rapito dagli

Helghast. La sua ultima locazione nota è alla periferia del parco cittadino

Il parco

I sobborghi

Il porto

La palude

La giungla

La stazione missilistica

La montagna dove prendere l'Up-Link

La piattaforma SD

Personaggi

Jan Templar

Luger

Rico Velasquez

Gregor Hakha

Bradley Vaughton

Stuart Adams

Joseph Lente

Scolar Visari

I Soldati

ISA

Regolari ISA

Rapid Reaction Force (R.R.F.)

Marescialli Ombra

Operativi Sotto Copertura

Helghast

Soldato Base Helghast

Soldato Leggero

Soldato D'Elitè

Soldato D'Assalto

Cecchino

Guardia Del Corpo

Drone Helghast

Ufficiale Helghast

Armi

Coltello da Combattimento M32 ISA

Coltello da Combattimento FSK-7 Fury Helghast


Pistola semplice M4

Pistola mitragliatrice IVP-18

Pistola lanciagranate BP02 Pup

SMG M66 dei marescialli ombra


Fucile d'assalto ISA M82-G

Fucile d'assalto Helghast STA-52 LAR (Light Assault Rifle)

StA3 Stova Machine Gun (LMG)

Chain Gun M224-A3


Doppietta M-13

Fucile da cecchino STA-52 SLAR (Sniper Light Assault Rifle)


Lanciagranate M327

Lanciamissili ISA M404

Lanciamissili Helghast multiplo (MLR) BLR-06 Hadra

Cannone da squadra Pnv-3 Siska

Veicoli

Jet Bike deltaplano

Aereo da lancio portasoldati

Carro armato pesante cingolato con mitragliatrici

APC con lanciamissili e zampe

Nave d'assalto portasoldati

Nave d'attacco rapido

Modalità di gioco

Campagna

Campi di battaglia

Online

Curiosità

 
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