Joey DeMaio
Joey DeMaio visse per i suoi primi anni di vita in una caverna con uno stereo per provare al mondo che un uomo può vivere di solo metallo. Dimagrito ben 2,4 chili e profondamente colpito dal suo fallimento si diresse in Valtellina, sicuro che lì avrebbe trovato altre persone che come lui apprezzavano il metal le Harley Davidson e le donne borchiate.
Una volta arrivato in Valtellina iniziò il massiccio training che lo portò ad avere un fisico, a detta di molti fan dei Manovals, sorprendentemente diverso da quello orginiario: questo fattò portò Giovannino ad ammettere di far uso di sostanze stupefacenti, in particolare la nutella.
Curiosità
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- DiMaio conosce a memoria la tabellina del 3
- Di Maio è il vero autore dei testi di Vittorio Sgarbi
- Adora gli Inti Illimani e Richard Wagner
- Durante la Guerra del Golfo spegneva i pozzi di petrolio con le sue sputazze
- Joey è felicemente sposato con Magilla Gorilla
- Il figlio di Joey è il gorilla degli spot Crodino, da cui ha appreso il senso dell'ironia
- Durante un concerto dei Manowar defecò sul palco
- Joey finge di suonare il basso, infatti i suoni da lui prodotti sono quelli della voce di Mario Biondi adoperato come plettro.
- DiMaio era convinto sin dalla nascita di essere un possente guerriero invicibile, ma si è dovuto ricredere quando è stato massacrato da un koala ubriaco in una rissa avvenuta in una bettola di Firenze, che ha nome "Santa Maria Novella" ed è soprannominata dal volgo "Machicazzocièmaistato?!".
- Si vocifera che Joe DiMaio sia nato da una relazione omosessuale tra il dio Odino e Bud Spencer.
- Nel 1993 Joey stuprò Terence Hill per vendicare le continue figuracce e umiliazioni a cui costrinse la madre nei loro films
- Ultimamente Giovannino è riuscito nella straordinaria impresa di assoggettare alla propria volontà il più famoso cacciatore gay di draghi fieri della sinfonia delle terre incantate in un'alba di vittoria attraverso una pioggia di mille fiamme della fiamma del drago che cerca il trionfo o l'agonia della sinfonia delle terre incantate due nei racconti leggendari, da tutti conosciuto come Luca Turilli, costringendolo a chiamarlo "mio maestro".