Jacques de La Palice: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Penso, quindi posso pensare|Cartesio}}
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{{Citazione|La ricchezza forse non porta la felicità, ma di certo porta molti soldi|Pier Paolo Pasolini}}
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[[Immagine:443px.jpg|thumb|270px|Se Lapalisse fosse stato [[Hitler]], non si sarebbe chiamato Lapalisse]]
[[Immagine:443px.jpg|thumb|270px|Se Lapalisse fosse stato [[Hitler]], non si sarebbe chiamato Lapalisse]]
'''Lapalisse''' (nato nel giorno e nel luogo della sua nascita - morto qualche tempo dopo da qualche parte) era qualcuno, da tutti chiamato Lapalisse, che se non fosse morto sarebbe ancora vivo.
'''Lapalisse''' (nato nel giorno e nel luogo della sua nascita - morto qualche tempo dopo da qualche parte) era qualcuno, da tutti chiamato Lapalisse, che se non fosse morto sarebbe ancora vivo.
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All'età in cui aveva tanti anni quanti ne aveva avuti suo padre a quell'età, entrò a far parte dell'esercito con il grado con cui si entra a far parte dell'esercito. Combatté delle guerre contro alcune nazioni, uscendone sempre o vincitore o sconfitto. Un quarto d'ora prima di perdere una [[gamba]], poteva ancora camminare: un quarto d'ora dopo, non ci riusciva più. Insieme alla gamba perse anche il [[piede]] dello stesso lato.
All'età in cui aveva tanti anni quanti ne aveva avuti suo padre a quell'età, entrò a far parte dell'esercito con il grado con cui si entra a far parte dell'esercito. Combatté delle guerre contro alcune nazioni, uscendone sempre o vincitore o sconfitto. Un quarto d'ora prima di perdere una [[gamba]], poteva ancora camminare: un quarto d'ora dopo, non ci riusciva più. Insieme alla gamba perse anche il [[piede]] dello stesso lato.


Fu anche uno scrittore di libri di carta, i quali potevano essere letti. Grazie a uno di questi vinse il premio [[Nobel]], nell'anno successivo a quello in cui lo aveva vinto il suo predecessore. Il libro si intitolava ''"Jalisse - Un'indagine profonda di E. O. Lapalisse"'', e gli diede la notorietà in tutti quei posti in cui diventò famoso.
Fu anche uno scrittore di libri di carta, i quali potevano essere letti (ma non dagli analfabeti). Grazie a uno di questi vinse il premio [[Nobel]], nell'anno successivo a quello in cui lo aveva vinto il suo predecessore. Il libro si intitolava ''"Jalisse - Un'indagine profonda di E. O. Lapalisse"'', gli diede la notorietà in tutti quei posti in cui diventò famoso e fu tradotto nelle lingue di tutti i paesi in cui venne pubblicato.


Lapalisse si cimentò pure nella [[matematica]]. Scoprì che ''1 = 1'', che ''1 ≠ 2'', che la lunghezza di una circonferenza è pari alla lunghezza di una linea perfettamente sovrapposta sulla circonferenza e che la matematica non è la [[chimica]].
Lapalisse si cimentò pure nella [[matematica]]. Scoprì che ''1 = 1'', che ''1 ≠ 2'', che la lunghezza di una circonferenza è pari alla lunghezza di una linea circolare perfettamente sovrapposta sulla circonferenza e che la matematica non è la [[chimica]].


Nell'ultimo periodo della sua vita Lapalisse fu più vecchio di quanto era mai stato. La demenza senile lo colpì in età senile: fu internato in un [[manicomio]] per malati di mente, dove restò fino alla sua morte, che avvenne quando cessò di vivere.
Nell'ultimo periodo della sua vita Lapalisse fu più vecchio di quanto era mai stato. La demenza senile lo colpì in età senile: fu internato in un [[manicomio]] per malati di mente, dove restò fino alla sua morte, che avvenne quando cessò di vivere.
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[[Categoria:Maghi]]
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« Penso, quindi posso pensare »
(Cartesio)
« La ricchezza forse non porta la felicità, ma di certo porta molti soldi »
(Pier Paolo Pasolini)
« L'ora di ieri a quest'ora »
(Dottor House)
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Se Lapalisse fosse stato Hitler, non si sarebbe chiamato Lapalisse

Lapalisse (nato nel giorno e nel luogo della sua nascita - morto qualche tempo dopo da qualche parte) era qualcuno, da tutti chiamato Lapalisse, che se non fosse morto sarebbe ancora vivo.

Vita

Alla nascita, Lapalisse uscì dall'utero di sua madre (la quale, un quarto d'ora prima di partorire, era ancora incinta). Dopo essere nato, crebbe. Per tutta la vita fu costretto a mangiare, bere e respirare. Quando si trovava in un posto, era impossibile che fosse da un'altra parte; quando era sveglio, non dormiva mai.

All'età in cui aveva tanti anni quanti ne aveva avuti suo padre a quell'età, entrò a far parte dell'esercito con il grado con cui si entra a far parte dell'esercito. Combatté delle guerre contro alcune nazioni, uscendone sempre o vincitore o sconfitto. Un quarto d'ora prima di perdere una gamba, poteva ancora camminare: un quarto d'ora dopo, non ci riusciva più. Insieme alla gamba perse anche il piede dello stesso lato.

Fu anche uno scrittore di libri di carta, i quali potevano essere letti (ma non dagli analfabeti). Grazie a uno di questi vinse il premio Nobel, nell'anno successivo a quello in cui lo aveva vinto il suo predecessore. Il libro si intitolava "Jalisse - Un'indagine profonda di E. O. Lapalisse", gli diede la notorietà in tutti quei posti in cui diventò famoso e fu tradotto nelle lingue di tutti i paesi in cui venne pubblicato.

Lapalisse si cimentò pure nella matematica. Scoprì che 1 = 1, che 1 ≠ 2, che la lunghezza di una circonferenza è pari alla lunghezza di una linea circolare perfettamente sovrapposta sulla circonferenza e che la matematica non è la chimica.

Nell'ultimo periodo della sua vita Lapalisse fu più vecchio di quanto era mai stato. La demenza senile lo colpì in età senile: fu internato in un manicomio per malati di mente, dove restò fino alla sua morte, che avvenne quando cessò di vivere.


La verità lapalissiana

File:07copmaialeday.jpg
Se Calderoli non fosse un porco sarebbe comunque un porco

"Verità lapalissiana" è un'espressione che richiama il nome di Lapalisse e si applica a dei fatti veri.
Un esempio di verità lapalissiana è un fatto di cui si possa dire “È una verità lapalissiana”.

Se una verità lapalissiana non è vera, è senza dubbio falsa. Inoltre, quando una verità è lapalissiana, lo è anche un quarto d'ora dopo.


Conclusione

Se quest'articolo non finisse qui, continuerebbe ancora.