Jack Skeletron: differenze tra le versioni

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La crisi della mancanza dei regali aggiunta alle sue tendenze emo scatenò in Jack una crisi talmente profonda che lo portò al suicidio tipico da emo: si tagliò le vene con delle forbici dalla punta arrotondata.
La crisi della mancanza dei regali aggiunta alle sue tendenze emo scatenò in Jack una crisi talmente profonda che lo portò al suicidio tipico da emo: si tagliò le vene con delle forbici dalla punta arrotondata.
Destino volle che all'Inferno (perché è lì che vanno tutti gli [[emo]]) conobbe [[Freddy Krueger]] che lo incoraggiò alla vendetta e alla frustazione sessuale. Letteralmente. Jack tornò così dall'oltretomba deciso a concludere la sua vendetta.
Destino volle che all'Inferno (perché è lì che vanno tutti gli [[emo]]) conobbe [[Freddy Krueger]] che lo incoraggiò alla vendetta e alla frustazione sessuale. Letteralmente. Jack tornò così dall'oltretomba deciso a concludere la sua vendetta.
Decise così di innalzare un'industria giocattoliera.
Decise così di innalzare un'industria di capi di vestiario.
Venne in Italia e fondò un'azienda collaborando con l'allora giovane [[Luciano Moggi]], che stava ancora cercando la strada adatta a lui. Si era nel lontano 1939, gli anni di piombo, e per il nostro Giacomino non era vita facile. Infatti aveva avuto la poco brillante idea di produrre vestiti con stampata la sua faccia, o peggio, il suo corpo intero. Questi vestiti furono venduti a due o tre ciechi che, ignari dell'obbrobrio che andavano ad acquistare, si fecero ammaliare dalla suadente voce di [[Renato zero]], l'interprete che Jack aveva assunto per farsi comprendere dagli italioti. Nel frattempo il giovane Luciano fremeva cercando di poter corrompere qualcuno, ma non essendo ancora stati inventati i cellulari, si ritrovò costretto ad intimorire la gente tramite cartoline, ma si stancò presto. Così mentre il giovane Luciano decise di ibernarsi nell'attesa dell'avvento di una tecnologia più idonea ai suoi scopi, il povero Jack iniziò a girare per il mondo cercando di vendere quegli orrendi capi di vestiario. Ma anche per Jack i tempi erano troppo poco maturi, in quanto i gusti della gente non erano ancora degradati così tanto.
Fu così che passò anni e anni andando a cercare qualcuno che sostenesse i suoi progetti di marketing. Si ritrovò talmente disperato che andò a bussare persino alle porte dei negozi di vestiti dei [[Cinesi]], ma quelli non accettarono di aiutarlo per un puro principio etico e di tradizione, essendo i prodotti di Jack troppo poco tarocchi per essere venduti da loro.
Jack allora cadde in depressione, e iniziò a frequentare gentaglia del calibro di [[Tim Burton]]. Queste cattive compagnie gli fecero raschiare il fondo del barile: si ritrovò a dover recitare in un film che utilizzava la geniale tecnica del [[motion capture]], cioè si scattavano foto una dopo l'altra per ottenere uno stupendo effetto di merda che dà tanto l'idea di un cartone animato coreano fatto con la [[plastilina]]. Le riprese massacranti non gli diedero però benefici, essendo quel film talmente penoso da avere avuto come spettatore solo [[Johnny Depp]], che si sentiva troppo in debito con Burton per avergli dato il ruolo di protagonista nel grande Kolossal [[edward mani di forbice]]. Jack, distrutto, decise di ritirarsi a vita privata insieme con il suo cane fantasma Zero (che chiamò così in onore del suo doppiatore,morto inspiegabilmente di ADIS). Morì pochi giorni dopo di fame essendosi dimenticato che per ritirarsi a vita privata bisogna avere una [[pensione]]. Non staremmo qui a parlare di lui se, sciaguratamente, una decina di anni dopo qualche [[emo]] di merda trovò un suo vestito in un cassonetto dell'immondizia e decise di indossarlo, così da lanciare la nuova moda di portare magliette e borse raffiguranti la stupenda faccia di Jack, che, dall'aldilà, si rode le sue scheletriche mani perchè non può gustarsi i guadagni che si sarebbe fatto sfruttando il decadente gusto estetico di quei marmocchi depressi.


== I giocattoli di Jack Skeletron ==
== I giocattoli di Jack Skeletron ==

Versione delle 21:39, 21 set 2010

« Ha un corpo magnifico »
(Nessuno su Jack Skeletron)
« Buon Natale a tutti e a tutti buona notte! »
(Jack Skeletron la mattina di Pasqua)
« Dove sono i miei porri di verme? »
(Uomo attraente che passava per caso su sedia a rotelle)


Storia

« È stato molto tempo fa,
più di quanto ora sembra,
in un posto che, forse, nei sogni si rimembra,
la storia che voi udire potrete
si svolse nel mondo delle feste più liete.
Vi sarete chiesti, magari, dove nascono le feste.
Se così non è, a fanculo andare dovreste! »

Ciò è quanto narra un barbone ubriaco a proposito della vicenda di Jack Skeletron (Giacomo Scheletro), un povero ragazzino emo dalle gambe assurdamente lunghe affetto da anoressia cronica che non riceveva mai i regali di Natale. La crisi della mancanza dei regali aggiunta alle sue tendenze emo scatenò in Jack una crisi talmente profonda che lo portò al suicidio tipico da emo: si tagliò le vene con delle forbici dalla punta arrotondata. Destino volle che all'Inferno (perché è lì che vanno tutti gli emo) conobbe Freddy Krueger che lo incoraggiò alla vendetta e alla frustazione sessuale. Letteralmente. Jack tornò così dall'oltretomba deciso a concludere la sua vendetta. Decise così di innalzare un'industria di capi di vestiario. Venne in Italia e fondò un'azienda collaborando con l'allora giovane Luciano Moggi, che stava ancora cercando la strada adatta a lui. Si era nel lontano 1939, gli anni di piombo, e per il nostro Giacomino non era vita facile. Infatti aveva avuto la poco brillante idea di produrre vestiti con stampata la sua faccia, o peggio, il suo corpo intero. Questi vestiti furono venduti a due o tre ciechi che, ignari dell'obbrobrio che andavano ad acquistare, si fecero ammaliare dalla suadente voce di Renato zero, l'interprete che Jack aveva assunto per farsi comprendere dagli italioti. Nel frattempo il giovane Luciano fremeva cercando di poter corrompere qualcuno, ma non essendo ancora stati inventati i cellulari, si ritrovò costretto ad intimorire la gente tramite cartoline, ma si stancò presto. Così mentre il giovane Luciano decise di ibernarsi nell'attesa dell'avvento di una tecnologia più idonea ai suoi scopi, il povero Jack iniziò a girare per il mondo cercando di vendere quegli orrendi capi di vestiario. Ma anche per Jack i tempi erano troppo poco maturi, in quanto i gusti della gente non erano ancora degradati così tanto. Fu così che passò anni e anni andando a cercare qualcuno che sostenesse i suoi progetti di marketing. Si ritrovò talmente disperato che andò a bussare persino alle porte dei negozi di vestiti dei Cinesi, ma quelli non accettarono di aiutarlo per un puro principio etico e di tradizione, essendo i prodotti di Jack troppo poco tarocchi per essere venduti da loro. Jack allora cadde in depressione, e iniziò a frequentare gentaglia del calibro di Tim Burton. Queste cattive compagnie gli fecero raschiare il fondo del barile: si ritrovò a dover recitare in un film che utilizzava la geniale tecnica del motion capture, cioè si scattavano foto una dopo l'altra per ottenere uno stupendo effetto di merda che dà tanto l'idea di un cartone animato coreano fatto con la plastilina. Le riprese massacranti non gli diedero però benefici, essendo quel film talmente penoso da avere avuto come spettatore solo Johnny Depp, che si sentiva troppo in debito con Burton per avergli dato il ruolo di protagonista nel grande Kolossal edward mani di forbice. Jack, distrutto, decise di ritirarsi a vita privata insieme con il suo cane fantasma Zero (che chiamò così in onore del suo doppiatore,morto inspiegabilmente di ADIS). Morì pochi giorni dopo di fame essendosi dimenticato che per ritirarsi a vita privata bisogna avere una pensione. Non staremmo qui a parlare di lui se, sciaguratamente, una decina di anni dopo qualche emo di merda trovò un suo vestito in un cassonetto dell'immondizia e decise di indossarlo, così da lanciare la nuova moda di portare magliette e borse raffiguranti la stupenda faccia di Jack, che, dall'aldilà, si rode le sue scheletriche mani perchè non può gustarsi i guadagni che si sarebbe fatto sfruttando il decadente gusto estetico di quei marmocchi depressi.

I giocattoli di Jack Skeletron

Nella sua mente distorta, Jack voleva rinnovare la sezione emo di giochi per bambini disturbati. Iniziò così a costruire giocattoli del tipo "Barbie Cocainomane", "Acchiappa la vena", "Il Triste Chirurgo" e "Baby Roulette Russa". Fu così che nel mese di maggio del 1987, Jack riuscì a mettere in piedi la "Emo Preziosi", la più grande industria di giocattoli emo. Inutile dire che quello che ne derivò fu un successo pragonabile a quello del film Superman Returns. Dopo tre giorni aveva già chiuso. Dopo altri tre, con l'aiuto di PierSilvio e Gesù ( in realtà sono la stessa persona ma...SSST!Voi non avete sentito niente,pezzi di merda!....) riuscì a far resuscitare la fabbrica in appena tre millenni.

Residenza

Attualmente, Giacomo risiede nel Paese di Halloween, il peggior incubo di qualsiasi architetto.

Qui la vita è estremamente monotona; l'unico avvenimento di rilievo, pensate un po', è la festa di Halloween, i cui preparativi iniziano con 364 giorni di anticipo. Per ovviare alla gran rottura di maroni che comporta vivere qui, Giacomo decise di improvvisare una relazione con Sally la bambola vudù, poiché aveva rotto con la sua ex, ovvero il sindaco, poiché nel suo continuo voltare la testa glielo aveva tranciato di netto. La loro storia, tuttavia, non sembra destinata a durare, a causa di un piccolo ma significativo difetto. La povera Sally, allora, stanca di dover sempre darsi da fare con un osso ammuffito, in un attimo di distrazione si scuce le braccia e torna dal suo odiato creatore, che aveva tentato di avvelenare più volte.