Manuale delle giovani mignotte

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« Un testo completo che mi ha aiutato nella vita e nel lavoro »
(Virginia Sanjust sul grande manuale)
« In omnia sæcula sæculorum, amen! »
(Puttana di alto bordo sul grande manuale)

Scritto in un freddo e nebbioso agosto del 1963, questo imperdibile albo raccoglie tutto il sapere e la tradizione che si è millenariamente raccolta nel tempo sull'arte di praticare il più antico e nobile mestiere del mondo.

Autrici

Prima Stesura

Una Giovane Mignotta consulta il manuale

La stesura di questo immortale tomo è passata attraverso molte esperte mani prima di trovare il proprio definitivo team creativo. Le prime a interessarsene furono Maria De Filippi ed Alda D'Eusanio le quali compirono le prime ricerche negli scavi degli antichi bordelli di Pompei e delle celebri case chiuse della Sodomazia. Sfortunatamente la casa editrice che ne intendeva curare l'edizione allora, Trombadori, tolse l'incarico alle due volenterose ricercatrici per motivi di opportunità. Infatti la prostituzione è da sempre stata un arte irrevocabilmente femminile, cosa che escludeva a priori il povero Mario De Filippi e il titolo del libro, mirato ad attirare un pubblico di giovani, non avrebbe avuto lo stesso appeal commerciale quelora fosse stato accompagnato dal nome di Alda, appartenente all'antichissimo ordine delle troie nate vecchie.

Seconda Stesura

Il secondo team di esperte a prendere a culo questa affascinante impresa era composto da Valeria Marini, Eva Henger e Loredana Lecciso. Questo incredibile cast rese l'uscita del libro uno degli eventi più attesi della terza era. Questa volta il lancio pubblicitario venne programmato con maggior cura e disciplina, puntando molto sull'innovativo metodo di ricerca con il quale si stavano conducendo gli studi, non più incentrato sulla ricerca e la ricostruzione, ma sull'esperienza pratica. Nei suoi onnipresenti cartelloni pubblicitari, infatti, la Trombadori invitava i cittadini che avevano a cuore il progresso e la ricerca scientifico sociologica a recarsi di propria spontanea volontà in una qualsiasi delle aree presidiate dalle volenterose ricercatrici e offrirsi come cavie per test e sperimentazioni portando, magari, anche qualche libera offerta monetaria per aiutare questo ambizioso progetto. L'idea di partenza era ottima, ma causò qualche problema come il sovraffollamento stradale di alcune specifiche zone della nazione e il fallimento del giubileo di quell'anno che lasciò la piazza di San Pietro completamente vuota fatta eccezione per qualche nerd e due barboni che si erano addormentati lì nei pressi la sera prima. Sfortunatamente anche questa edizione del progetto fallì. A qualche mese dalla scrittura degli ultimi capitoli le tre ricercatrici rimasero coinvolte in avvenimenti più grandi di loro. Tra gli ultimi volontari a presentarsi ai banchi di ricerca ci furono due uomini il cui ritardo era dovuto a un serio handicap mentale. Questi due teneri portatori insani di stupidità rispondevano al nome di Al Bano e Mammolo Cecchi Gori. La loro inamovibile inettitudine rilassarono gli stanchi cuori e le stremate bocche di Loredana e Valeria e le fecero innamorare. Rimasta sola dopo la fuga delle colleghe la Henger non ebbe più difese quando venne assalita da Iron Man sotto la quale corazza si nasconde, tutti lo sanno, Rocco Siffredi che la stordì con una poderosa cazzata (o colpo di cazzo) con la quale le spappolò tre quarti del cervello riducendola come la conosciamo ora e introducendola nel mondo della pornografia.

Terza Stesura

Scoraggiati gli amministratori delegati della Trombadori accantonarono il progetto e vendettero quanto fino ad allora scritto ad Antonio Ricci che, avvalendosi del suo efficientissimo sicario Teo Mammuccari creò il progetto segreto Veline, con lo scopo di attirare giovani truzze e calciatroie in un programma televisivo con il quale sarebbero state selezionate e, segretamente, inserite nel programma di ricerca per il manuale. Le punte di diamante di questo nuovo e sterminato team, Elisabetta Canalis, Anna Laura Ribas, Giorgia Palmas e Adriana Lima, capitanavano una squadra di ricercatrici dai requisiti analoghi (capelli biondi o bruni, sguardo bovino, Q.I. Compreso tra 2 e 2,1 e una penefilia fuori del comune di Parma) che assediarono le pubbliche piazze notturne per più di un anno impedendo alle loro colleghe scartate di lavorare. Questo portò a numerosi scontri e a un nuovo libro/tumulto intestinale di Federico Moccia. Fu un periodo molto duro, ma alla fine il miracolo sembrò compiuto. Il Manuale delle Giovani Mignotte era completato.

Revisione e pubblicazione

Come è consuetudine quando un paese europeo sforna un progetto vincente, gli americani si sentirono in obbligo di metterci le mani. Con la promessa di occuparsi della pubblicazione e distribuzione del succitato manuale, una casa editrice statunitense impose al responsabile del progetto, Antonio Ricci, le seguenti condizioni:

  • La presenza nella stesura finale di almeno 5 articoli recanti la firma di alcune loro specialiste.
  • La rielezione a caso di Silvio Berlusconi, pupazzo di peluche preferito del loro presidente e senza il quale si sentiva solo.
  • Una sessione ricreativa privata di almeno due settimane tra i loro amministratori e le ricercatrici italiane che avevano curato l'ultima stesura dell'immortale guida.

A fare da portavoce della progressista tradizione di zoccole americane vennero chiamate le dottoresse Eva Angelina, Paris Hilton, Jenna Jameson, Eva Langoria e le gemelle Olsen. Il manuale uscì e da allora è in vetta a tutte le classifiche di vendita e di applicazione. Una recente edizione, per il 50° anniversario della sua pubblicazione, si è arrichita di una saggio introduttivo di Cicciolina mentre è attualmente in fase di scrittura una versione adattata per essere comprensibile dalle giovanissime truzze curata da Federico Moccia.