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Se Icaro avesse usato la tecnologia, probabilmente avrebbe fatto compagnia a questo suo amico

Infanzia

Icaro, meglio conosciuto con il nome di Ikarus, nacque in groenlandia da un pinguino e da un eschimese (é opportuno ricordare che dodici eschimesi fanno un eschianno), e già da piccolo manifestò la sua passione per il volo, infatti consuetamente faceva volare sua madre giù per le scogliere a spintoni (la madre era il pinguino, e non si faceva male, perché i pinguini sono uccelli, e non roditori, come si pensa comunemente).

Pubertà

Sempre preso in giro dai suoi compagni di classe per la sua bruttezza fisica, Icaro volle vendicarsi, e decise che i suoi compagni dovevano morire. per questo si costruì un'ala di cera, ma vide che non bastava e allora se ne costruì tre, ma vide che in casa non erano rimaste più candele, e che tutta la cera l'aveva consumata lui per fare quella cazzata, allora prese due ali soltanto.

Età adulta (ma sempre orresponsabile

E partì! Volava, stava volando! Ancora non ci credeva! E voleva arrivare più in alto, più in alto e più in alto ancora fino a toccare il sole (si, era coglione fino a questo punto), ma ad un certo punto Dio si incazzò e uccise Icaro.

Perché si incazzò?

La risposta è molto semplice, e ce l'ha riferita Dio stesso, in un'intervista per "il vernacoliere":"ma niente, quel cogl...Icaro è pure un bravo ragazzo, volevo solo bucargli le ali, ma, avete presente il tiro al piattello, no? quando toppi per tre volte di fila ti incazzi, e allora vai dal lanciatore di piattelli e lo sfasci di botte".

Conseguenze

per questo Dio quel giorno, oltre ad uccidere Icaro, provocò quattro diluvi universali; quello di Noè, quello del mar Caspio, quello della Luna e quello di Bari.