Ho voglia di tè

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L'ultimo "capolavoro" del genio di Federico Moccia

Ho voglia di the (per me un caffè, grazie) è il secondo romanzo del noto scrittore romano Federico Mocciolo, seguito di Tre mesi sopra il cesso. Dopo la morte dello scrittore, di cui tutti siamo grati a Dio, ne è stato subito tratto un film.

Trama

La devastante storia di un ragazzo che rischia di rovinarsi la vita per un pò di teina.

Strip (Riccardo Scamorza), riuscito a guarire dalla sua diarrea a fischio ora soffre di un'inarrestabile infiammazione alla vescica, che gli impedisce tutte le funzioni escretorie.
Il suo urologo di fiducia Antonio Morelli (interpretato dallo stesso Morelli) gli prescrive una cura a base di thè deteinato Estathe. Questo però è stato messo fuori commercio dopo che è stato scoperto che la Ferrero, azienda produttrice della bevanda, ha subito un controllo dei NAS durante il quale è emerso che il thè viene prodotto utilizzando vanillina e olio di fegato di Koala dell'Amazzonia, una tra le specie più protette al mondo.
A questo punto Strip si ritrova a dover compiere un viaggio fino in Amazzonia, per trovare gli ingredenti necessari a produrre da sè la salvifica bevanda. Qui incontrerà Juninha (Laura Chiatti) una ragazza brasiliana che cercherà in tutti i modi di dirgli, senza successo, che i Koala amazzonici sono estinti.

Curiosità

  • Ha vinto due premi Oscar in seguito riciclati come porta bicchieri (o erano due porta bicchieri riciclati come premi Oscar?).
  • Stranamente non c'è nient'altro di curioso in questo film, se non che fa cagare, come il precedente. Il cast è sempre il solito, la storia varia di poco e si tratta di due ore di noia mortale.

Cast completo

Voci correlate

Collegamenti esterni

Il trailer del film