Green book
Gino Strada (circonvallazione di Milano, all'altezza di Sesto S. Giovanni, aprile 1948), all'anagrafe Luigi[citazione necessaria], è un idraulico,chirurgo nel tempo libero, pacifista e pasticcere italiano, fondatore di Emergency.
Emergency, per chi non lo sapesse, è una fondazione che si occupa di prestare aiuto ai bisognosi quando non c'è più niente da fare (si rimanda l'approfondimento a quando qualche coglione vi dedicherà un articolo, grazie).
Biografia
Laureatosi appena nato all'università Statale di Milano, e successivamente iscritto contemporaneamente a diciotto specializzazioni, comincia a fare pratica direttamente sotto l'ateneo durante il Movimento Studentesco. La prassi era semplice: picchiare a sangue i poliziotti e soccorrerli non prima del sopraggiungere di un codice rosso. Per le sue qualità di picchiatore (ma anche fancazzista), viene eletto all'unaminità capo del servizio d'ordine della facoltà di medicina. Dopo aver piccchiato i compagni ovviamente. Nel tempo libero si diletta a eliminare tracce del suo passato, lo prova il fatto che neanche Wikipedia è a conoscenza di cosa cazzo abbia combinato in questi anni.
Prime esperienze
Nel suo primo impiego viene assunto dal nosocomio di Rho per la manutenzione ordinaria dello stabile: la maestria con cui riesce a intervenire su tubi otturati dal calcare e vasi di espansione rotti non passa inosservata, riuscendo in breve tempo a farsi aprire le porte della sala operatoria. Ed è proprio durante un suo intervento (riparazione di una perdita del condotto che porta ossigeno) che salva la sua prima vita, riuscendo a mettere in salvo un ratto intrappolato in una incubatrice. Nell'operazione vengono a mancare fisicamente due pazienti: dimenticare una mola e la fiamma ossidrica accese sulle barelle occupate forse era evitabile, ma nelle emergenze certi dettagli sono trascurabili.
Emergency e cazzate varie
Questa esperienza sul campo motiva Strada ed un gruppo di colleghi idraulici a fondare Emergency, nel lontano 1994. In questi vent'anni, Strada e i suoi collaboratori, sono riusciti a salvare decine di mine antiuomo, antidonna e antisuocere mettendo a rischio la propria incolumità. Si presume sia riuscito a salvare anche qualche vita umana, nonostante il loro intervento nelle zone di guerra coincida spesso con la firma di un cessate il fuoco. Dalla prima missione in Indoslavia, per passare agli interventi in sciagure aeree e affondamento di barconi nel canale di Sicilia, quest'uomo meriterebbe un premio: il problema è che nessuno si azzarda ad avvicinarlo per consegnarglielo. La notorietà lo ha costretto ultimamente a servirsi di sosia per riuscire ad adempiere i numerosi impegni, nonchè una serie di collaboratori, tutti rigorosamente selezionati.