Giudice Amy

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera DA Don Ciotti.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Judging Amy (altrimenti detta Joggin Amy, o Amy's FruitJuice) è una serie televisiva americana nata sulla scia del successo di Settimo Cielo, che si pone come obiettivo la difesa delle toghe rosse e del sistema americano mediante sagaci metafore. Non può mancare l'aspetto famigliare della vicenda, con i protagonisti che, a differenza di ciò che accade nella famiglia Camdem, non fanno altro che litigare per tutte le puntate della serie. Il telefilm è ricordato per l'esagerato numero di comparse, esigenza dovuta al desiderio dei perfidi autori di completare ogni episodio con una strage di massa, per far contenti i piccini. Rimandi alla funambolica commedia italiana filo-porno li ritroviamo nelle vicende amorose della protagonista, il Giudice Amy, una donna dalla doppia personalità, ma incredibilmente sfigata (a 30'anni vive con la madre).

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

Tutta la vicenda si svolge essenzialmente tra tribunale minorile, comunità di recupero, ospedale, lager, galera, camera mortuaria e la casa di Amy (la quale si trova in una dimensione salvifica e ultraterrena raggiungibile solo dalle 20 alle 21.30 mediante uno Stargate), in un'imprecisata superinquinata e superdegradata città del ridente stato americano del Connectictac, il che rimanda chiaramente all'aspetto scherzoso e canzonatorio del telefilm.
Amy la Grigia, discendente di Gandalf, è la giovane e intraprendente Giudice minorile (ossia che non vale un cazzo) della città. Svolge il suo lavoro con grande impegno, levando i figli ai genitori scriteriati, che hanno difficoltà economiche o non possono permettersi lezioni di equitazione per il pargolo (standard di decoro dell'americano medio): la cosa buffa sta proprio nel fatto che colei che decide sulla sorte degli altri è divorziata, rischia di perdere la figlia (una bimbominkia insopportabile, che passa la giornata facendo domande inutili e sognando un futuro da valletta a Lucignolo), si trova a dover vivere con la madre, Maxime Grigia (detta Maxima Rompicazzo), una vecchia rompicoglioni che alterna la sua attività come assistente sociale a quella di boa di segnalazione nel porto.
Amy cerca disperatamente di mettere ordine nella sua vita e fuggire così dall'insopportabile genitore, ma l'unica relazione che pare andare decentemente con un Super giudice della Corte Suprema del TAR di Cassazione in Appello decide di troncarla per non ferire i sentimenti di Donna Cazzovski, un palloncino schizzato e lesbico che le fa da assistente quando necessita del bagno. Ha poi una relazione col suo assistente nero, tal Brus Van Excel, che la liberale e tollerante madre di lei non vede di buon occhio: i due allora tentano di sbarazzarsi della vecchia infiltrando in casa un giovane omosessuale, bisognoso di affetto, col l'ordine di uccidere la vecchia. Sfortunatamente costui è del tutto incapace di offendere (la parola più cruenta pronunciata nella serie, in mezzo a tante disgrazie, sarà "Ohibò!", quando Amy scoprirà la virilità del suo assistente) e si perderà in un mondo di abbracci e coccole, rivolgendo invece una passione morbosa nei riguardi della figlia di Amy, il che fa dubitare anche delle sue tendenze. Accade che questo ragazzo venga scoperto a depredare il frigorifero di Maxime e nel tentativo di fuggire ammazzerà uno dei clienti che Amy era solita ricevere a casa per portarsi avanti col lavoro... Questa è una mazzata per la famiglia che inizierà a sgretolarsi.