Gabry Ponte

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« Minkia, sta song spacca di brutto! »
(Truzzo ascoltando una canzone di Gabry Ponte e ignorando che si tratta di un remix di una canzone già esistente)
« Sei il mio santo protettore! »
(Barbone su Gabry Ponte)
« Via di qui! »
(Messinesi a Gabry Ponte)


Gabriele Ponty, in arte Gabry Ponte, è un noto disc jockey nonché un ingegnere di fama mondiale. È stato sotto il governo di Antonio La Trippa ministro dei trasporti e successivamente ministro delle infrastrutture.

ma sukkiatemelo stronzi prendete in giro voi stessi idioti

Gli Eiffel 65

   La stessa cosa ma di più: Eiffel 65.

La produzione da solista

Una pessima imitazione.

Stufo di combattere contro eserciti di marziani blu, Gabry Ponte decise di lasciare gli Eiffel per dedicarsi alla carriera di DJ solista.
Non avendo voglia di scrivere canzoni da sé, decide di scipparle ad altri cantanti e di remixarle per spacciarle come farina del suo sacco. Questi remix costituiscono il 99% della produzione musicale di Gabry Ponte.

Tra le prime canzoni vittime dei remix di Gabry Ponte c'è "Geordie", un classico di Fabrizio De André, che ha avuto il miracoloso effetto di far uscire De André dalla sua tomba per chiedere che la sua salma fosse cremata.
L'anno dopo esce "La Danza Delle Streghe", per questo singolo Gabry Ponte fu accusato dal Tribunale dell'Inquisizione di eresia e rischiò di essere bruciato sul rogo, ma se la cavò creando un remix del Padre Nostro da ballare durante le messe del sabato sera, cosa si inventano questi preti pur di far andare a messa i giovani...

È passato alla storia per essere riuscito nell'ardua impresa di far ballare nelle discoteche una canzone cantata da Little Tony, cioè "Figli di Pitagora" che Gabry Ponte prese in prestito dagli Eiffel 65 (neanche le canzoni del suo ex gruppo si sono salvate) facendola cantare al Piccolo Antonio, remixata ovviamente.

Produzione colta

« Populum nocte discotecae / Donum divinum iuvenis / puellae discintae adoremus / Semper danzantes homini. / De musica tonante! Tam! Tam! Tam! »
(Frammento in latino presumibilmente scritto da Gabry Ponte)

Dopo la dipartita dagli Eiffel 65, Gabry Ponte si è cimentato in saggi di musica colta. Tuttavia, durante le Pulizie di primavera del 2003[citazione necessaria], molto del materiale è andato perso. L'unica fonte pervenuta è il breve frammento di cui sopra. Negli ambienti universitari, si fa riferimento a questo brano con il titolo De musica tonante.

Su questo brano le controversie filologiche sono innumerevoli. L'appartenenza al corpus Gabripontino è messa in dubbio da alcuni studiosi secondo i quali il testo sarebbe stato scritto da Giulio Cesare. Questa opinione è però rigettata dai Gabripontisti, secondo i quali Giulio scriveva sempre in terza persona, e pertanto mai avrebbe utilizzato una parola come adoremus. (Ma anche no)

È comunque sicuro che l'accompagnamento musicale sia stato scritto da Gabry Ponte. A testimoniarlo, secondo gli studiosi, è lo stile complesso e asimmetrico della melodia, che rasenta i limiti del Prog metal, così come l'assoluta mancanza di parti ripetute e nell'accompagnamento musicale e nel testo, in perfetto stile tunzettone.

Un'altra disputa riguarda il significato del testo. Alcuni sostengono che la traduzione esatta sia qualcosa come:

« Popolo della notte e della discoteca, dono divino del giovane, adoriamo le ragazze nude, uomini che danzano sempre. La musica tonante! Tam! Tam! Tam! »

Tuttavia, la mia professoressa di latino ha detto che in realtà il giusto significato è:

« O ragazze nude, che balliamo sempre per colpa/a vantaggio dell'uomo, adoriamo il popolo della discoteca, dono divino del giovane, quando sarà la notte! (Questa canzone parla) della musica tonante! Tanto! Tanto! Tanto! »

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Ha altresì detto che i ragazzi sono intelligenti ma non si applicano.
Tutti i critici sono comunque concordi che l'autore volle usare delle forme arcaiche del latino, come testimonia l'antichissima parola Discotecae.