Il termine fobia (dal greco "phobos", ossia "mi cago addosso") è un'irrazionale e persistente paura di un particolare tipo di situazione, individuo, oggetto, lettere o testamento che non rappresenta però un reale pericolo per la persona più di quanto essa stessa fosse già in precedenza. Il sintomo principale di questo disturbo è l'irrefrenabile desiderio di evitare l'oggetto[1] che incute timore.

Te l'avevo detto di non guardarti allo specchio...

Nella maggior parte dei casi, la situazione si risolve spiaccicando la causa della fobia con una ciabatta.

Origini della fobia

Le interpretazioni della fobia possono osservarsi:

  • nel comportamento, per esempio quando stai tranquillamente passeggiando o chiacchierando con un tuo amico e ad un tratto ti accorgi che quest’ultimo si è improvvisamente gettato a terra in posizione fetale, sta sudando come un culturista o corre in tondo muovendo le braccia in modo scomposto. In questo caso, l'origine della fobia va ricercata nell'associazione con una esperienza spiacevole provata in precedenza e rievocata dall'oggetto della fobia. Molto probabilmente, te.
  • attraverso la psicanalisi, con il risultato che qualsiasi fobia sia da rimandare ad una perversione incestuosa o ad una repressione sessuale a caso, scelta da Freud.

Le fobie più diffuse

 
Oh mio Dio, non vedi quanto è terrificante?

Qui di seguito vi è la raccolta delle fobie maggiormente conosciute al giorno d’oggi, risultato di anni di studi e approfondimenti[2]:

  • Aicmofobia: paura degli oggetti taglienti. No, non farò nessuna battuta sugli emo.
  • Agiofobia: paura dei santi, delle cose sacre. Stai certo che con tutte le bestemmie che hai tirato nella tua vita, c’è qualcuno lassù che ti sta giurando vendetta.
  • Anatidaephobia: paura che una papera, da qualche parte, in qualche modo, ti stia fissando.
  • Aracnofobia: paura dei ragni. Molto diffusa fra gli individui di genere femminile, causa di urla con frequenze pari agli ultrasuoni e, talvolta, di intervento dei vigili del fuoco.
  • Ataxofobia: paura del caos. Quella che colpisce tua madre quando entra nella tua camera o quella che provi davanti a un compito di fisica.
  • Basifobia o Basofobia: paura di cadere (se si sta in piedi o si cammina). Capita se si ha l’equilibrio e la destrezza di un bisonte ubriaco.
  • Blennofobia: paura o disgusto per le cose viscide. Motivo per cui molti cittadini non si interessano più della politica.
  • Cacofobia: paura della bruttezza. Non aggiungo altro.
  • Ciclofobia: paura, avversione per le biciclette. Sono viste come l’artificio del Diavolo, vera fonte di terrore.
  • Dementofobia: paura dei pazzi. Ora posa quel grosso telefono rosa che vedi alla tua destra e allontanati da me. Lentamente.
  • Dorafobia: paura delle pelli. Le persone che soffrono di questa fobia evitano di stare a contatto con animali pelosi quali cani, gatti, volpi, castori, conigli o te, in quanto lo trovano ripugnante[3].
 
No!! Il lavoro no!!
  • Dromofobia: paura di attraversare la strada. In effetti, da quando hai preso la patente, non sono molto a mio agio per le strade.
  • Ecofobia: paura di rimanere soli in casa. Forse perché… non si è mai soli in casa.
  • Egofobia: paura di se stessi. Perché ha senso.
  • Emofobia: paura del sangue, delle ferite, delle siringhe. No, scherzavo, è la repulsione per gli emo.
  • Ergofobia: paura del lavoro. Molto diffusa in Italia, forse è stata trovata la vera causa dell’assenteismo nel nostro paese.
  • Falacrofobia: paura della calvizie, conosciuto anche come peladofobia. Chi ne soffre teme di restare calvo, oppure di stare vicino a gente senza capelli. Comprensibile.
 
Cosa succede a causa della fobofobia.
  • Filofobia: paura di innamorarsi. Se tutte le ragazze con cui ci provi, non ci stanno, tranquillo: non sei tu il problema, sono loro che hanno paura di amarti[4].
  • Fobofobia: paura delle fobie.
  • Hippopotomonstrosesquipedaliofobia: paura delle parole lunghe. AAAAAaaaaaaaaaaaaahhhhhHHH!!!
  • Koumpounophobia: paura dei bottoni e del loro sguardo senza anima che ti fissa maleficamente.
  • Latrofobia: paura del dottore.
Dottore :   Signor Bianchi lei presenta una grave forma di…  
Latrofobico :   AAAAaaah!! Stia lontano da me!!! AAAHHhh come sono finito qui?!?!? NO! Non si azzardi a curarmi!!  
  • Misofobia: paura dello sporco. Francamente, dovresti disgustarti.
 
Il dottor Zoidberg ha scoperto di essere egofobico.
  • Olfactofobia: paura degli odori. Per esempio quella che hanno i tuoi compagni dopo che hai fatto educazione fisica.
  • Ornitofobia: paura degli uccelli, soprattutto dei piccioni. Chi soffre di questo disturbo, dovrebbe sicuramente visitare il Canadafrica.
 
Deve essere terribile per un siredorom... no, un sidermodo... va beh, abbiamo capito.
  • Ostraconofobia: paura dei crostacei. Ecco perché tutti odiano Zoidberg.
  • Papiliofobia: paura delle farfalle. Davvero, terrificanti.
  • Philematofobia: paura di baciare. Vedi filofobia.
  • Podofobia: paura dei piedi. Ammettilo, avevi letto pedofobia.
  • Siderodromofobia: paura dei treni. Ad essa si può accostare la gemella siderodromofilia molto più diffusa e causa di eccitamento sessuale per personaggi famosi come Sheldon Cooper o il reverendo Lovejoy.

Altre fobie[5]

  • Alectorofobia: paura dei polli.
  • Araquibutirofobia: paura dei gusci di arachidi.
  • Moritomologia: paura di toccarsi l'ombelico.

Note

  1. ^ Nel tuo caso, la persona.
  2. ^ Serviti più che altro al fine di trovare i nomi più idioti ad ognuna di esse.
  3. ^ Esatto, non ha niente a che fare con Dora l'esploratrice.
  4. ^ Ceeeerto.
  5. ^ Non commentabili.