Fabrizio De André

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Oh mio Dio! Fabrizio de André in versione emo.
« All'ombra dell'ultimo sole

S'era assopito il Mosconi
E aveva un coso lungo e duro

Su per il buco del suo culo »
(Fabrizio De André)
« Dormi sepolto in un campo di grano

Non ce l'hai in bocca non ce l'hai in mano
Però lo pigli didietro in quel posto

Hai il deretano ormai tutto rotto »
(Fabrizio De André)

Fabrizio de André è nato a Genova ed è un noto cantautore genovese. Se fosse nato a Bologna, con ogni probabilità sarebbe stato un noto cantautore bolognese. Scomparso diversi anni fa, si è messo recentemente in contatto con i suoi fan attraverso una sensitiva sordomuta, per mettere a tacere le ilazioni che insinuavano che si fosse reincarnato nel rapper Fabri Fibra.

Gli inizi della carriera

Il giovane Fabrizio de André iniziò a cantare in una locanda delle Cinque Terre frequentato da emigrati meridionali, noto come I Cinque Terroni, dal quale venne però presto cacciato per la sua proverbiale taccagneria tutta genovese (pare infatti che importunasse gli avventori del locale cercando di estorcere loro qualche spicciolo).

I temi delle sue canzoni

Nelle sue canzoni, Fabrizio de André parla spesso degli ultimi, degli emarginati, prendendo quindi le difese dei carcerati, delle puttane, dei drogati, ma si è sempre categoricamente rifiutato di difendere gli emo, in quanto troppo rivoltanti anche per le sue ideologie liberalprogrssiste. Il perché della foto che vedete lassù in alto non è ancora stato svelato; probabilmente ne sapremo di più quando Sua Eminenza Benedetto XVI svelerà il Quinto Segreto di Fatima.

L'impegno sociale

Fabrizio de André è universalmente noto per il suo impegno sociale. Verso la metà degli anni '80 ha partecipato al concerto di solidarietà U.S.A. for Svizzera per raccogliere fondi da destinare alle banche svizzere che ospitavano i fondi neri degli ex gerarchi nazisti.

È inoltre famoso per le sue campagne a favore dell'associazione Nessuno inculi Caino, che si batte per abolire la pena di morte per i sodomiti o per abolire le saponette nelle carceri (dipende dai punti di vista).

I suoi eredi

Fabrizio de André ha avuto due figli che stanno cercando di ricalcare le orme paterne, impresa non facile, in quanto portava il 49 di scarpe. Il primogenito si chiama Cristiano (evidentemente in onore a Cristiano Malgioglio), mentre la secondogenita si chiama Luvi (nome indiano che significa: "ho dato un nome idiota a mia figlia.").