Epistassi: differenze tra le versioni

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L<nowiki>'</nowiki>'''epistassi''' (o '''rinorragia''') è un'[[emorragia]] interna esteriorizzata, ossia la fuoriuscita di [[sangue]] da un'apertura naturale dell'organismo, dal [[naso]], ossia da una o da entrambe le [[Narice|narici]], dalla zona anteriore oppure posteriore del setto nasale.

==Cause==
L'epistassi nell'adulto, può essere di origine [[trauma]]tica o [[patologia|patologica]].
Nella maggior parte dei casi non c'è motivo di impressionarsi. In ogni caso, occorre sempre prestare attenzione all'[[autoprotezione]], evitando il contatto con il sangue di altre persone. Nei bambini si presenta spesso in caso di allergia con la rottura dei capillari.

===[[Trauma cranico]]===
In caso di sospetto trauma cranico, una fuoriuscita di sangue, misto a liquido [[Liquido cefalorachidiano|cerebro-spinale]], può far supporre la frattura della base cranica. In tali casi l'infortunato non deve essere mai spostato, è necessario [[chiamata_di_emergenza|chiamare il soccorso]] (118) con urgenza.

===Altre cause===
Un'altra causa dell'epistassi può essere anche un [[colpo di sole]], ad esempio per l'esposizione prolungata della [[testa]] al sole estivo, o un [[colpo di calore]].
[[Immagine:BrokenNose.jpg|right|100px|thumb|Frattura del setto nasale con epistassi]]
Può inoltre essere legata a patologie circolatorie, all'[[ipertensione]] o a malattie cardiache. In questi casi, il fenomeno è preceduto da mal di testa e ronzii alle orecchie.
Tra gli altri fattori locali vi sono le infezioni acute, quali riniti e sinusiti, mentre tra quelli sistemici annoveriamo le malattie del sangue quali la [[leucemia]] che inducono al sanguinamento, le malattie dei vasi di natura ereditaria quali la [[teleangectasia emorragica ereditaria]], le malattie infettive quali la [[malaria]], l'aumento improvviso della pressione sanguigna.<ref name = "Diz">"Dizionario dei sintomi", di Giancarlo De Mattia, Editori Riuniti, Roma, 1997, pag.60</ref>

L'epistassi può essere anche causata dalla [[malattia di Von Willebrand]].

Tipica è l'epistassi della donna gravida, non necessariamente segno di patologia.

==[[Primo soccorso]]==
===Forme lievi ===

In questi casi, oltre a tranquillizzare il paziente, è opportuno far reclinare la testa in avanti, dal momento che ciò facilita il drenaggio del sangue e del muco, ne evita la deglutizione con il successivo [[vomito]].

Dopo qualche minuto, è possibile effettuare una leggera compressione sulla narice che sanguina per ulteriori 5 minuti o se il sanguinamento proviene da entrambe le narici, utilizzando pollice e indice, sempre con delicatezza.

=== Casi più gravi ===
Oltre alle manovre di compressione già descritte, è possibile effettuare degli impacchi freddi sulla radice del naso; è consigliabile ricorrere alle cure del medico se il flusso del sangue è continuo e non accenna a diminuire.

Da evitare l'uso di tamponi in cotone, dal momento che le fibre di cotone si attaccano ai coauguli e quando vengono rimossi l'emorragia inizia nuovamente.

È eventualmente compito del medico valutare l'applicazione di una soluzione adatta alla cauterizzazione chimica.

== Note ==
<references/>

==Voci correlate==
[[emorragia|Emorragie]] dell'[[apparato respiratorio]]:
*[[Emottisi]]
*[[Emoftoe]]
*[[Emotorace]]


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==

Versione delle 21:00, 20 ago 2011

Template:Disclaimer medico

L'epistassi (o rinorragia) è un'emorragia interna esteriorizzata, ossia la fuoriuscita di sangue da un'apertura naturale dell'organismo, dal naso, ossia da una o da entrambe le narici, dalla zona anteriore oppure posteriore del setto nasale.

Cause

L'epistassi nell'adulto, può essere di origine traumatica o patologica. Nella maggior parte dei casi non c'è motivo di impressionarsi. In ogni caso, occorre sempre prestare attenzione all'autoprotezione, evitando il contatto con il sangue di altre persone. Nei bambini si presenta spesso in caso di allergia con la rottura dei capillari.

Trauma cranico

In caso di sospetto trauma cranico, una fuoriuscita di sangue, misto a liquido cerebro-spinale, può far supporre la frattura della base cranica. In tali casi l'infortunato non deve essere mai spostato, è necessario chiamare il soccorso (118) con urgenza.

Altre cause

Un'altra causa dell'epistassi può essere anche un colpo di sole, ad esempio per l'esposizione prolungata della testa al sole estivo, o un colpo di calore.

Frattura del setto nasale con epistassi

Può inoltre essere legata a patologie circolatorie, all'ipertensione o a malattie cardiache. In questi casi, il fenomeno è preceduto da mal di testa e ronzii alle orecchie. Tra gli altri fattori locali vi sono le infezioni acute, quali riniti e sinusiti, mentre tra quelli sistemici annoveriamo le malattie del sangue quali la leucemia che inducono al sanguinamento, le malattie dei vasi di natura ereditaria quali la teleangectasia emorragica ereditaria, le malattie infettive quali la malaria, l'aumento improvviso della pressione sanguigna.[1]

L'epistassi può essere anche causata dalla malattia di Von Willebrand.

Tipica è l'epistassi della donna gravida, non necessariamente segno di patologia.

Primo soccorso

Forme lievi

In questi casi, oltre a tranquillizzare il paziente, è opportuno far reclinare la testa in avanti, dal momento che ciò facilita il drenaggio del sangue e del muco, ne evita la deglutizione con il successivo vomito.

Dopo qualche minuto, è possibile effettuare una leggera compressione sulla narice che sanguina per ulteriori 5 minuti o se il sanguinamento proviene da entrambe le narici, utilizzando pollice e indice, sempre con delicatezza.

Casi più gravi

Oltre alle manovre di compressione già descritte, è possibile effettuare degli impacchi freddi sulla radice del naso; è consigliabile ricorrere alle cure del medico se il flusso del sangue è continuo e non accenna a diminuire.

Da evitare l'uso di tamponi in cotone, dal momento che le fibre di cotone si attaccano ai coauguli e quando vengono rimossi l'emorragia inizia nuovamente.

È eventualmente compito del medico valutare l'applicazione di una soluzione adatta alla cauterizzazione chimica.

Note

  1. ^ "Dizionario dei sintomi", di Giancarlo De Mattia, Editori Riuniti, Roma, 1997, pag.60

Voci correlate

Emorragie dell'apparato respiratorio:

Altri progetti

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