Emanuele Sella

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Qualora tu non abbia la più pallida idea su ciò di cui si parla in questa voce, dovresti fare un salto qui.
Quante dosi di EPO si è sparato oggi Sella?
« Non mi aspettavo il coinvolgimento di Riccò. È una sconfitta per il ciclismo e per lo sport in generale. »
(Emanuele Sella su Riccò che ha assunto il CERA)
« Non so nulla di questa storia, non mi è stato comunicato niente. Non è vero niente. »
(Emanuele Sella risponde a chi l'accusa di aver assunto il CERA)
« Oggi mi sono tolto un peso. Sono cosciente di avere sbagliato e per questo ho deciso di collaborare. »
(Emanuele Sella ammette di avere assunto il CERA)

Emanuele Sella (Vicenza 1981- Gran Premio della Montagna 2008) è un ciclista italiano dagli indefiniti tratti anatomici, infatti ha la faccia come il culo.

Caratteristiche tecnico-fisiche

Detto "El salbaneo", che in dialetto vicentino vuol dire "uomo brutto brutto ma proprio brutto", Emanuele Sella ha rappresentato per molti anni una fonte di problemi per Auro Bulbarelli e gli altri addetti ai lavori, che non riuscivano a classificare le sue caratteristiche ciclistiche.
Pareva davvero un rompicapo:

  • non si poteva definirlo un "passista" perché nelle gare di resistenza veniva sconfitto anche da mia nonna col femore rotto.
  • non si poteva definirlo un "velocista" perché perfino Alex Zanardi in carrozzina lo bruciava negli scatti.
  • non si poteva definire uno "scalatore" perché dopo 30 metri di salita doveva scendere e iniziare a spingere.
  • si poteva definirlo benissimo un "povero stronzo" o una "pippa colossale", ma i giornalisti sportivi scartarono questi termini perché si vergognavano a doverli pronunciare durante la cronaca.

Fu il geniale Davide Cassani a togliere le castagne dal fuoco definendolo uno "scalatore a motore" perché utilizza sempre un motorino.

I veri amici si vedono nel momento del bisogno

I tanti amici, ammiratori e spacciatori del salbaneo hanno pensato di tributare un doveroso omaggio al loro campione dedicandogli un fan club: [1].
Questo sito brilla, oltre che per l'orrenda veste grafica[citazione necessaria], per la scaltrezza con cui riesce a evitare di parlare di doping e delle relative vicende giudiziarie che hanno visto come protagonista l'integerrimo Sella; una speciale menzione va alla patetica ma convinta azione di agiografia grazie alla quale il ciclista veneto viene dipinto alla stregua di novello Gino Bartali che vince le gare a forza di pane, nutella e forza di volontà.
L'apice della paraculaggine viene raggiunto nella sezione Programma Gare, in cui i gestori del sito sono riusciti a glissare sulla squalifica di un anno inflitta al buon Sella cavandosela con un diplomatico "sezione in costruzione".

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