Panchinaro: differenze tra le versioni

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-[[Adriano]]: un vero e proprio adescatore di [[Inter|polli]], è riuscito con astuzia a fingersi un bravo calciatore in modo da farsi acquistare e mantenere. Commoventi i suoi buoni propositi di ogni inizio stagione.<br />
-[[Adriano]]: un vero e proprio adescatore di [[Inter|polli]], è riuscito con astuzia a fingersi un bravo calciatore in modo da farsi acquistare e mantenere. Commoventi i suoi buoni propositi di ogni inizio stagione.<br />
-[[Bobo Vieri]]: lui sì che può dire di essersi seduto sulle Panchine di mezza Italia.<br />
-[[Bobo Vieri]]: lui sì che può dire di essersi seduto sulle Panchine di mezza Italia.<br />
-[[Alberto Gilardino]]<br />
-[[Alberto Gilardino]]: Panchinaro perchè è allergico al goal.<br />
-[[Alvaro Recoba]]: ha i piedi buoni ma lui è cattivo, perciò non lo fanno giocare.<br />
-[[Alvaro Recoba]]: ha i piedi buoni ma lui è cattivo, perciò non lo fanno giocare.<br />
-[[Jean-Alain Boumsong]]: Panchinaro per volontà divina.<br />
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-[[Stefano Bettarini]]: ex-Panchinaro ed ex-marito di una [[Simona Ventura|nota conduttrice televisiva]].<br />
-[[Stefano Bettarini]]: ex-Panchinaro ed ex-marito di una [[Simona Ventura|nota conduttrice televisiva]].<br />
-[[David Suazo]]: velocissimo nel sedersi in Panchina.<br />
-[[David Suazo]]: velocissimo nel sedersi in Panchina.<br />
-[[Emanuele Calaiò]]<br />
-[[Emanuele Calaiò]]: Panchinaro per sentito dire.<br />
-[[Nelson Dida]]: giunto piuttosto tardi ai palcoscenici che gli competono. Parlo della Panchina, ovviamente.<br />
-[[Nelson Dida]]: giunto piuttosto tardi ai palcoscenici che gli competono. Parlo della Panchina, ovviamente.<br />
-[[Francesco Coco]]: Panchinaro nel migliore delle ipotesi.<br />
-[[Francesco Coco]]: Panchinaro nel tempo libero.<br />
-[[Marco Simone]]: ha militato per anni nella comoda Panchina milanista.<br />
-[[Marco Simone]]: ha militato per anni nella comoda Panchina milanista.<br />
-[[Igli Tare]]<br />
-[[Igli Tare]]: Panchinaro per obbligo morale.<br />
-[[Mirko Vucinic]]<br />
-[[Mirko Vucinic]]: ha scelto la Panchina come alternativa a una [[Spitty Cash|vita difficile nella strada.]]<br />
-[[Marcelo Zalayeta]]<br />
-[[Marcelo Zalayeta]]: Panchinaro nel migliore delle ipotesi.<br />
-[[Marcio Amoroso]]: del resto con un nome così poteva non essere Panchinaro?<br />
-[[Marcio Amoroso]]: del resto con un nome così poteva non essere un Panchinaro?<br />
-[[Ricardo Oliveira]]<br />
-[[Ricardo Oliveira]]: Panchinaro, per fortuna.<br />
-[[Nicola Amoruso]]<br />
-[[Nicola Amoruso]]: Panchinaro per sfamare la sua numerosa prole.<br />
-[[Zeljko Kalac]]: '''Panchinaro Rinnegato''' perchè ha rubato il posto a Dida. Non si sa chi dei due abbia giovato del cambio.
-[[Zeljko Kalac]]: '''Panchinaro Rinnegato''' perchè ha rubato il posto a Dida. Non si sa chi dei due abbia giovato del cambio.
-[[Valerio Fiori]]: Panchinaro particolarmente riservato, si trova maggiormente a suo agio in tribuna.<br />
-[[Valerio Fiori]]: Panchinaro particolarmente riservato, si trova maggiormente a suo agio in Tribuna.<br />
-[[Tiago]]: Panchinaro speranzoso, è ancora convinto che prima o poi giocherà.<br />
-[[Tiago]]<br />
-[[Domenico Morfeo]]<br />
-[[Domenico Morfeo]]: Panchinaro per superstizione.<br />
-[[Nicolas Burdisso]]: Panchinaro com'è giusto che sia.<br />
-[[Nicolas Burdisso]]: Panchinaro com'è giusto che sia.<br />
-[[Marco Amelia]], [[Angelo Peruzzi]], [[Massimo Oddo]] e [[Simone Barone]] ai Mondiali 2006: queste vispe terese hanno portato ai massimi livelli il parassitismo calcistico, fregiandosi del titolo di campioni del Mondo dopo aver visto il campo da campo solo giocando a [[Pro Evolution Soccer]].
-[[Marco Amelia]], [[Angelo Peruzzi]], [[Massimo Oddo]] e [[Simone Barone]] ai Mondiali 2006: queste vispe terese hanno portato ai massimi livelli il parassitismo calcistico, fregiandosi del titolo di campioni del Mondo dopo aver visto il campo da campo solo giocando a [[Pro Evolution Soccer]].

Versione delle 14:45, 4 ago 2008

Template:Inc Il Panchinaro è non solo un calciatore (già questo basterebbe per disprezzarlo), ma anche un calciatore scarso.

Egli riveste il ruolo di riserva, un lavoro che negli anni passati è stato ingiustamente sottovalutato ma che recentemente ha cominciato a godere di un meritato prestigio. Secondo uno studio condotto dall'Associazione Dentisti nella stagione 2007-08, infatti, ogni società calcistica di Serie A annovera tra le sue fila una media di 3,76 Panchinari.

File:455805.gif
Un Panchinaro in un'immagine di repertorio.

Il Panchinaro è un essere piuttosto fragile emotivamente, e per questo spesso vittima dei crudeli cori degli avversari (e in sporadici casi anche dei suoi tifosi), ed è anche molto timido. Ha infatti pochi ma fidati amici, che fungono per il Panchinaro da punti di riferimento: essi sono la Tuta da Riscaldamento, la Tribuna e, ultima ma non per importanza, la Panchina.

I tre Amici del Panchinaro

  • La Tuta da Riscaldamento è la seconda pelle del Panchinaro. Questo indumento si riconosce dal lezzo nauseabondo (il nostro eroe non se la toglie mai) ed è facilmente abbinabile ad altri accessori come Il berretto di Lana da Pachinaro e I Guanti da Panchinaro.
  • La Tribuna è quella particolare gradinata che permette al Panchinaro di assistere alla partita da un punto di vista più elevato e di apprezzare così l'evolversi dell'incontro nelle sue varie sfaccettature. Offre tuttavia al nostro eroe minori possibilità di dialogo con i suoi consimili, ed è per tale motivo adatta a quei Panchinari particolarmente introversi e poco socievoli.
    File:B31.jpg
    Un Panchinaro sfoggia la sua Tuta da Riscaldamento.
  • La Panchina è il segno di riconoscimento del Panchinaro, il quale ha preso questo nome proprio in suo onore. Generalmente è costituita da un ampio sedile ligneo sostenuto da quattro robuste gambe, anch'esse in legno, ed è dotata di un comodo poggiaschiena. La Panchina è quindi un luogo sacro per il nostro eroe, un'oasi felice che offre asilo e protezione e che funge altresì da punto d'incontro tra panchinari, permettendo loro di fare nuovi incontri e instaurare nuove amicizie. L'unica occasione in cui il Panchinaro lascia il suo rifugio è esclusivamente quando l'allenatore, con l'ignobile scusa di volerlo mandare in campo, costringe il calciatore ad abbandonare l'amata panchina e a dedicarsi a esercizi di riscaldamento tanto faticosi quanto inutili: il Panchinaro infatti non farà mai il suo ingresso in campo.
    Gli esperti non hanno ancora trovato la vera ragione di tale comportamento, non si sa quindi se la scelta dell'allenatore di non far giocare il Panchinaro sia dovuta a una dimenticanza o alla sadica volontà di umiliarlo.

Caratteristiche psico-fisiche del Panchinaro

Classico piede di un panchinaro.

Storia del Panchinaro

Resti di un antico Panchinaro trovati sotto la Curva Nord dello Stadio Tardini di Parma.

Le origini del Panchinaro risalgono alla notte dei tempi. Numerosi resti di tale specie animale sono stati rinvenuti in Anatolia e ad Abbiate Grasso.
Si ipotizza che i primi esemplari del nostro eroe (Homo Panchinaris Non Erectus) siano comparsi in Africa intorno al 5000 A.C., per poi migrare in Europa approfittando dell'allora unificazione dei continenti ( la cosiddetta Pangea) e delle leggi per il tesseramento dei giocatori extra-comunitari, a quel tempo molto più permissive rispetto ai giorni nostri.
Nel corso dei secoli il Panchinaro ha subito una lenta ma graduale evoluzione, raggiungendo il suo culmine di operosità nella Seconda Rivoluzione Industriale, durante la quale è stato ampiamente sfruttato come additivo chimico e concime naturale. La progressiva estinzione della razza Panchinara ha tuttavia convinto la Figc a intervenire, e a tal proposito durante la Convenzione di Ginevra, tenutasi a Bari nel 1928, è stato promulgato un editto che classifica il Panchinaro come specie protetta e gli garantisce assistenza sanitaria e libertà di pensiero (quest'ultimo diritto è però scarsamente tenuto in considerazione dai Panchinari, che com'è risaputo non sanno pensare).

Partita del Panchinaro

La Partita è probabilmente l'avvenimento settimanale più temuto dal Panchinaro. Egli infatti sa che non giocherà e che dovrà accomodarsi nella confortevole penombra della Panchina.

Generalmente la Partita si articola in due momenti ben distinti, all'interno dei quali il comportamento del Panchinaro subisce notevoli cambiamenti:

File:0102FotoLazioRoma9.jpg
Tre Panchinari assistono a una Partita. Da notare la loro espressione di profondo coinvolgimento.
  • La Partita Vera e Propria: nel corso dei novanta minuti più recupero il Panchinaro si cala nei panni di mattatore e calamita su di sè l'attenzione di tifosi e giornalisti con una serie di azioni da invasato. Il Panchinaro infatti urla, strepita, si calca bene in testa il berretto di lana (nelle partite invernali), incita i compagni (dando così sfoggio di un radicato spirito di gruppo), li deride se sbagliano un passaggio o uno stop facili, insulta il mister che non lo ha schierato titolare facendo attenzione a scandire le sillabe in modo che le telecamere riescano a leggere benissimo il labiale, si distrae chiaccherando con i suoi colleghi Panchinari e infine si esibisce, durante l'intervallo, in alcuni tiri ed esercizi di riscaldamento che suscitano nella tifoseria la paura, fortunatamente infondata, di vedere il Panchinaro in campo nel secondo tempo.
  • L'Intervista Pre o Post-Partita: in questa fase il Panchinaro sembra riacquistare la sua lucidità mentale, e anzi non c'è più traccia in lui della foga che lo animava precedentemente. Si dimostra inoltre molto pacato e comprensivo, e alle domande del solito giornalista che gli chiede se pensa di giocare (Intervista Pre-Partita) o come mai non ha giocato (Intervista Post-Partita), il nostro eroe risponde con quelle frasi universalmente note con il nome di Scuse del Panchinaro: "Vediamo cosa decide il mister, io però mi sento in forma", "Il mister fa la sue scelte e noi dobbiamo rispettarle", "In squadra siamo in tanti e prima o poi ci sarà un occasione anche per me", "Non importa chi gioca, l'importante sono i tre punti" e altre perle di simile fattura.

Panchinari Illustri

Il Panchinaro per antonomasia.

La lista dei Panchinari Illustri è così lunga che non è matematicamente definibile, anche se la Nasa sostiene che essa equivale per estensione a diciasedici rotoli di carta igienica di media morbidezza.
In questa sede citiamo solo i più meritevoli, ossia quelli che presentano piaghe da decubito sul deretano dovute a eccessivo stazionamento in Panchina. Pertanto la lista si compone dei seguenti campioni:

-Adriano: un vero e proprio adescatore di polli, è riuscito con astuzia a fingersi un bravo calciatore in modo da farsi acquistare e mantenere. Commoventi i suoi buoni propositi di ogni inizio stagione.
-Bobo Vieri: lui sì che può dire di essersi seduto sulle Panchine di mezza Italia.
-Alberto Gilardino: Panchinaro perchè è allergico al goal.
-Alvaro Recoba: ha i piedi buoni ma lui è cattivo, perciò non lo fanno giocare.
-Jean-Alain Boumsong: Panchinaro per volontà divina.
-Bernardo Corradi: lui in realtà gioca titolare ma non si vede la differenza.
-Giampaolo Pazzini: Panchinaro per scelta di vita.
-Stefano Bettarini: ex-Panchinaro ed ex-marito di una nota conduttrice televisiva.
-David Suazo: velocissimo nel sedersi in Panchina.
-Emanuele Calaiò: Panchinaro per sentito dire.
-Nelson Dida: giunto piuttosto tardi ai palcoscenici che gli competono. Parlo della Panchina, ovviamente.
-Francesco Coco: Panchinaro nel tempo libero.
-Marco Simone: ha militato per anni nella comoda Panchina milanista.
-Igli Tare: Panchinaro per obbligo morale.
-Mirko Vucinic: ha scelto la Panchina come alternativa a una vita difficile nella strada.
-Marcelo Zalayeta: Panchinaro nel migliore delle ipotesi.
-Marcio Amoroso: del resto con un nome così poteva non essere un Panchinaro?
-Ricardo Oliveira: Panchinaro, per fortuna.
-Nicola Amoruso: Panchinaro per sfamare la sua numerosa prole.
-Zeljko Kalac: Panchinaro Rinnegato perchè ha rubato il posto a Dida. Non si sa chi dei due abbia giovato del cambio. -Valerio Fiori: Panchinaro particolarmente riservato, si trova maggiormente a suo agio in Tribuna.
-Tiago: Panchinaro speranzoso, è ancora convinto che prima o poi giocherà.
-Domenico Morfeo: Panchinaro per superstizione.
-Nicolas Burdisso: Panchinaro com'è giusto che sia.
-Marco Amelia, Angelo Peruzzi, Massimo Oddo e Simone Barone ai Mondiali 2006: queste vispe terese hanno portato ai massimi livelli il parassitismo calcistico, fregiandosi del titolo di campioni del Mondo dopo aver visto il campo da campo solo giocando a Pro Evolution Soccer.