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La discriminazione territoriale è una norma di recente introduzione nel codice di giustizia sportiva della FIGC. Essa serve a far sì che gli avversari del Napoli giochino sempre a porte chiuse.

Quando si applica

L'articolo 11, comma 1, del regolamento della FIGC recita:

« Costituisce comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporti offesa, denigrazione o insulto a Napoli e alla sua squadra. »

La norma ha suscitato molte proteste, in special modo da parte di Aldo Biscardi, il quale non è fisicamente in grado di pronunciare correttamente parole "comportamento discriminatorio" o "illecito disciplinare".

Il primo caso di applicazione della norma è avvenuto il 22 settembre 2013, quando in un Juventus - Napoli la curva bianconera ha inneggiato così agli ospiti:

« OH VESUVIO, LAVALI COL FUOCO! »

Il giudice Gianpaolo Tosel ha punito la Juventus con:

  • la chiusura della curva Scirea per tre giornate;
  • 300000 euro di ammenda;
  • cinque rigori contro;
  • la radiazione dal campionato;
  • la revoca dello scudetto (tanto ormai ci sono abituati);
  • l'acquisto coatto di Oguchi Onyewu.

Quando non si applica

Quando a essere insultate sono altre società. Di recente alcuni cori che deridevano i morti di Superga sono stati completamente ignorati da Tosel, che si è giustificato così:

« Ma andiamo! Non posso certo chiudere una curva solo perchè i tifosi cantano dei cori contro una marca di scarpe! »

Altri celebri casi

 
In Napoli - Livorno i tifosi partenopei si rendono autori di una singolare protesta, intonando loro stessi il coro "Napoli colera".
La giustizia sportiva risponde chiudendo per cinque turni la curva.
Del Milan.

Voci correlate