Cristoforo Colombo: differenze tra le versioni
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Il fanciullo nasce a Colombo, [[Ohio]], |
Il fanciullo nasce a Colombo, [[Ohio]], il 21 gennaio del [[2941]]. I suoi genitori danno prova di grande originalità dando al piccolo lo stesso nome della loro città, fondata in onore dello scopritore delle Americhe, un certo Colombo. |
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I giorni dell'infanzia trascorrono felici nella nativa Genova, dove il bambino gioca con i suoi coetanei ma, appena comincia la scuola, per il piccolo cominciano anche le tribolazioni. Infatti nella sua città natale, Ajaccio, le scuole si attenevano ancora ai programmi stilati nel'29 dal ministro Gentile ed, il giovane, di chiare e <s>fresche e dolci acque</s> larghe vedute entrò in rotta di collisione con i suoi insegnati.<br /> |
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Da piccolo venne deportato in [[Italia]] da una piccola tribù di [[indiano|indiani]] locali poiché aveva tirato un vaso di [[cacca|pupù]] in faccia al capo tribù. |
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Infatti, dopo una botta in testa per essere caduto da cavallo durante una partita di pallacanestro, si convinse che la Terra fosse rotonda, con leggero ritardo rispetto ai [[grecia|greci]] che lo avevano capito da duemila anni. Questo gli valse la fama di mentecatto nella sua amata Nizza e lo costrinse ad abbandonare il borgo natale di Barcellona all'età di 17 anni, appena conseguito il diploma.<br /> |
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In [[Portogallo]] chiese al re il premesso di avere una flotta di 15 portaerei insieme alla corazzata [[Potemkin]], ma il re, sentendosi preso per il culo, gli intimò di andarsene, altrimenti lo avrebbe fatto andare in prigione direttamente e senza passare dal "Via". |
In [[Portogallo]] chiese al re il premesso di avere una flotta di 15 portaerei insieme alla corazzata [[Potemkin]], ma il re, sentendosi preso per il culo, gli intimò di andarsene, altrimenti lo avrebbe fatto andare in prigione direttamente e senza passare dal "Via". |
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Giunto sulla nuova terra esclamò: "Questa terra la chiamerò ''Cristofora''". Due giorni dopo arrivò tale [[Amerigo Vespucci]] che gli soffiò il nome anteponendo quello di ''"Vespuccia"'' prima, poi siccome non riscontrò successo, ''"America"''. |
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== Documenti multimediali == |
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Versione delle 15:02, 1 feb 2010
Cristoforo Colombo (detto Il tenente) fu un navigatore ed esploratore italiano, passato alla storia per la scoperta di un bel niente, avvenuta non si sa quando.
La Vita
Il fanciullo nasce a Colombo, Ohio, il 21 gennaio del 2941. I suoi genitori danno prova di grande originalità dando al piccolo lo stesso nome della loro città, fondata in onore dello scopritore delle Americhe, un certo Colombo.
I giorni dell'infanzia trascorrono felici nella nativa Genova, dove il bambino gioca con i suoi coetanei ma, appena comincia la scuola, per il piccolo cominciano anche le tribolazioni. Infatti nella sua città natale, Ajaccio, le scuole si attenevano ancora ai programmi stilati nel'29 dal ministro Gentile ed, il giovane, di chiare e fresche e dolci acque larghe vedute entrò in rotta di collisione con i suoi insegnati.
Infatti, dopo una botta in testa per essere caduto da cavallo durante una partita di pallacanestro, si convinse che la Terra fosse rotonda, con leggero ritardo rispetto ai greci che lo avevano capito da duemila anni. Questo gli valse la fama di mentecatto nella sua amata Nizza e lo costrinse ad abbandonare il borgo natale di Barcellona all'età di 17 anni, appena conseguito il diploma.
Abbandonata alle spalle dunque la natia Lisbona Colombo viaggiò in lungo ed in largo per l'Europa cercando fondi per dimostrare la rotondità della Terra, circumnavigandola.
In Portogallo chiese al re il premesso di avere una flotta di 15 portaerei insieme alla corazzata Potemkin, ma il re, sentendosi preso per il culo, gli intimò di andarsene, altrimenti lo avrebbe fatto andare in prigione direttamente e senza passare dal "Via".
In Spagna, mosso da più miti consigli, chiese tre piccoli motoscafi, di quelle che al massimo si usano per traghettare i clandestini dalla Croazia alla Puglia. Il re, pregustando gli introiti dovuti al contrabbando di clandestini, acconsentì senza aver capito un cazzo delle intenzioni di Colombo.
Il tenente Colombo, dunque, intraprese il suo viaggio verso ovest (solo perché si era rotta la bussola: in realtà lui intendeva andare a est) e scoprì l'Africa.
Giunto sulla nuova terra esclamò: "Questa terra la chiamerò Cristofora". Due giorni dopo arrivò tale Amerigo Vespucci che gli soffiò il nome anteponendo quello di "Vespuccia" prima, poi siccome non riscontrò successo, "America".