Collettivismo: differenze tra le versioni
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==Collettivismo marxista== |
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Secondo [[Karl Marx]], la proprietà collettiva è condizione ''sine qua non'' per raggiungere la fase finale del socialismo: il super-comunismo. |
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Nelle comuni tutto deve essere di proprietà del partito (Comunista, naturalmente), anche la carta igienica nelle ritirate e il sapone liquido sui lavandini. |
Nelle comuni tutto deve essere di proprietà del partito (Comunista, naturalmente), anche la carta igienica nelle ritirate e il sapone liquido sui lavandini. |
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Secondo il noto economista politico [[Clemente Mastella]], il collettivismo perfetto si realizza quando nessuno ha il controllo delle risorse pubbliche e la [[UDEUR]] - il suo partito personale - governa e sottogoverna indiscriminatamente. |
Secondo il noto economista politico [[Clemente Mastella]], il collettivismo perfetto si realizza quando nessuno ha il controllo delle risorse pubbliche e la [[UDEUR]] - il suo partito personale - governa e sottogoverna indiscriminatamente. |
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Nella concezione radicale e della rosa nel pugno - come di recente ha affermato l'autorevole [[Daniele Capezzone]] - il collettivismo è mettere spinelli, siringhe e culi in |
Nella concezione radicale e della rosa nel pugno - come di recente ha affermato l'autorevole [[Daniele Capezzone]] - il collettivismo è mettere spinelli, siringhe e culi in comune ... |
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Per [[Sandro Bondi]], vassallo berlusconiano in [[Forza Italia]], si raggiunge il collettivismo quando tutte le reti televisive sono controllate da [[Mediaset]]. |
Per [[Sandro Bondi]], vassallo berlusconiano in [[Forza Italia]], si raggiunge il collettivismo quando tutte le reti televisive sono controllate da [[Mediaset]]. |
Versione delle 13:52, 12 set 2007
Il partito approva questo utente, soprattutto quando si scola mezza bottiglia di vodka e inizia a cantare:
☭ ... Москва не делать глупых этот вечер ... ☭ |
Definizione di collettivismo
In un collettivismo la proprietà dei mezzi di produzione è rigorosamente in mani pubbliche e le rendite non esistono, così che nessuno può cazzeggiare alle spalle del "popolo lavoratore", vivendo - appunto - di rendita e scialacquando le risorse nei night clubs.
Grandi entità collettiviste sono state, nella storia passata, la Unione Sovietica di Lenin e di Stalin, e la formidabile I.R.I., che fu prima di Beneduce (ai tempi di Benito Mussolini) e poi dello smidollato Romano Prodi, che fece di tutto per liquidarla definitivamente.
Il collettivismo è il sistema prediletto dagli Alieni Comunisti, dalla fazione dei Bolscevichi ed è stato abbondantemente teorizzato dal Guru comunista Karl Marx nel suo indimenticabile Il Capitale.
Collettivismo marxista
Secondo Karl Marx, la proprietà collettiva è condizione sine qua non per raggiungere la fase finale del socialismo: il super-comunismo.
Nelle comuni tutto deve essere di proprietà del partito (Comunista, naturalmente), anche la carta igienica nelle ritirate e il sapone liquido sui lavandini.
Altre teorie collettiviste
Secondo il noto economista politico Clemente Mastella, il collettivismo perfetto si realizza quando nessuno ha il controllo delle risorse pubbliche e la UDEUR - il suo partito personale - governa e sottogoverna indiscriminatamente.
Nella concezione radicale e della rosa nel pugno - come di recente ha affermato l'autorevole Daniele Capezzone - il collettivismo è mettere spinelli, siringhe e culi in comune ...
Per Sandro Bondi, vassallo berlusconiano in Forza Italia, si raggiunge il collettivismo quando tutte le reti televisive sono controllate da Mediaset.