Collegio

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Il collegio è un manicomio dove vengono abbandonati dai loro genitori casi umani tra i 13 e i 17 anni.

Vita nella scuola

Secondo la tradizione, al loro ingresso gli studenti vengono smistati dal cappello parlante nelle due camerate dei ragazzi e dei non ragazzi.

I ragazzi devono sopravvivere per un mese nel durissimo convitto San Carlo di Celana o nella fortezza medievale infestata dallo spirito della regina Margherita e da quello del prof Raina, scomparso in circostanze misteriose a metà del corso 1992 (Forse a causa di un atto di cannibalismo compiuto dagli studenti a causa del digiuno al quale sono sottoposti), svegliandosi ogni mattina alle 4 e correndo 160 km prima di poter fare colazione. Chi non sopravvive viene sottoposto al bacio del dissennatore (sorvegliante) o nel peggiore dei casi espulso con vergogna dal sommo preside del collegio. I sopravvissuti possono mangiare la loro colazione a base di uova crude, pane vecchio e capitoni. Dopo di che dovranno seguire le durissime lezioni del professor Petolicchio e della professoressa Maggi.

Al collegio infatti si fa finta di studiare le seguenti materie:

Matematica e scienze, insegnate dalla professoressa Petolicchio .Dopo un mese di studio matto e disperatissimo, gli studenti saranno addirittura in grado di recitare a memoria la tabellina dello zero, dell' uno e del dieci

Letteratura italiana, insegnata dal prof Maggi già noto in precedenza ai servizi di assistenza sociale per accuse di perversione da parte di alcuni suoi alunni, che istruirà i baldi studenti (con ottimi risultati) su come redigere un tema. Grazie a lui  nasceranno I più grandi pensatori degli ultimi anni come il filosofo Cardamone , autore del best seller "chi è individualista in fondo è individualista verso se stesso e non verso gli altri" . Presto il libro verrà tradotto in italiano e potremo comprarlo tutti per buttarlo nella differenziata.

Nel pomeriggio i ragazzi svolgono la lezione di aerobica con la dolcissima prof Gottlieb, ex capo delle SS nella Germania nazista. La lezione consiste nel lamentarsi di quanto sia dura la vita, di quanto sia brutta l'aerobica e di quanto caldo faccia. Chi si lamenta di più vince una pizza in faccia per la cena. Gli altri potranno leccare gli avanzi che cadono per terra o accontentarsi delle unghie della prof petolicchio in brodo

Una tipica lezione del prof Carnevale

Dopo la cena si svolgono le lezioni con quel carnevale del prof di storia dell'arte, durante le quali i ragazzi e i non ragazzi fanno a gara a chi piange di più.

Verso le tre di notte si torna nelle camerate, dove i collegiali , esausti, possono lasciarsi andare ai loro istinti animali. Ma non per molto, perché alle 4 suona la sveglia e inizia una nuova giornata.

Personaggi del collegio

Il duce del collegio è il sommo preside pelato, chiuso nel suo bunker 24h/24 e dal quale esce solo per espellere a caso qualche disertore. Il preside ama essere contraddetto per poi infliggere severe punizioni ai suoi alunni, come far imparare loro 1234 poesie del sommo fasc...ehm.. poeta D'Annunzio.

Al collegio ci sono due bidelli che ogni mattina svegliano i ragazzi con l'ausilio di campane melodiose.. Secondo alcuni studi scientifici condotti su degli ex-collegiali, la maggior parte di essi sente regolarmente nella propria testa il suono delle campane ogni giovedì mattina alle 7:00. La signora Rottermeier, detta la sorvegliante, lavora nel collegio dal 1922, mentre il signor sorvegliante viene misteriosamente cambiato quasi ogni anno, come il professore di difesa contro le arti oscure.

Attività ricreative

Una collegiale mentre si procaccia il cibo durante la gita.

Ogni anno si svolgono le convittiadi , durante le quali i collegiali si sfidano a gare di rutti e nell' All you can eat  "mensa del collegio edition"  . Chiude la manifestazione la gara di pianto al termine della quale il sommo pontefice del collegio deciderà chi andrà o no in gita.

La gita di solito si svolge in qualche fattoria vicino al collegio, dove i ragazzi verranno lasciati pascolare in ampie praterie e faranno degli incontri ravvicinati con i loro simili, smettendo di comunicare a gesti e iniziando a fare i primi versi.

L'esame finale

Al termine dei corsi, i collegiali devono sottoporsi ad un esame, corrispondente grossomodo all'esame di terza media. Esso si compone in tre prove: 1) il tema di italiano, volto principalmente, così come i temi svolti in classe, a disidratare gli studenti a forza di lacrime. Ma il vero problema di questi temi giunge al momento della correzione: il professor Maggi e il preside si muovono come samurai nelle fronde dei testi uccidendo i numerosissimi orrori grammaticali, che dovrebbero far riflettere sul livello d'italiano dei giovani. 2) la prova di matematica, contenente problemi di geometria, esercizi con le frazioni, equazioni, espressioni, triangolazioni, ammassoni, sassóni, impressioni e qualsiasi altra cosa terminante in -ssioni/-zioni, insomma. È ormai una tradizione consolidata dei collegiali pianificare, il giorno prima della prova, una strategia per far sì che gli unici 2, massimo 3 studenti bravi facciano copiare, salvandola, tutta la classe. Il bello (e anche un po' preoccupante) è che la Petolicchio, dopo cinque anni, non si è mai accorta di ciò. Vi sono state delle eccezioni, ma nessun complotto è stato completamente sventato. 3) il colloquio orale, in pratica una sorta di lotteria in cui i professori possono chiedere qualsiasi argomento del programma di tutte le materie. Fortunatamente, le domande della Petolicchio sono prevedibili: chiede sempre di parlare di un sistema o un apparato del corpo umano o di qualche strano animale sconosciuto e schifoso. Al termine delle prove, i collegiali sono finalmente liberi. Il giorno sucessivo, avviene la cerimonia di consegna dei diplomi, ma non per tutti. I tre che non sono riusciti a superare un esame che in teoria dovrebbero aver sostenuto vengono chiamati, con i genitori, nell'ufficio del preside, il quale informa la famiglia dei comportamenti scorretti degli alunni. Ogni incontro dura all'incirca trettro ore.