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Dell'Utri condannato a sette anni.

Marcello Dell'Utri e i suoi avvocati
Marcello Dell'Utri e i suoi avvocati

29 giugno 2010, PALERMO - Sette anni di carcere per Marcello Dell'Utri. Questo il verdetto delle toghe rosse di Palermo. In primo grado, il senatore del Pdl, era stato condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.

La Corte ritiene provato che Dell'Utri intrattenne stretti rapporti con la mafia, con Dio, e con altri personaggi immaginari, come Babbo Natale e la Fatina dei denti.

Eccolo, allora, uno dei capisaldi della condanna: l'assunzione del boss palermitano Vittorio Mangano per fare da stalliere nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi.

« Un'offesa imperdonabile nei confronti di un assoluto gentiluomo. È inammissibile una condotta di questo tipo, verso un cittadino onesto e rispettabile »
(I giudici chiariscono la loro posizione.)

Il senatore Dell'Utri non era presente alla lettura della sentenza, per impegni inderogabili ed ha preferito commentarla in una conferenza stampa a Milano.

« Mangano resta il mio eroe. Sapevo che non sarei stato assolto! »
(Dell'Utri dimostra la sua innocenza con un ragionamento ineccepibile.)


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