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In [[Agosto]] la Marcegaglia aveva preso posizioni dure contro il governo di [[Silvio Berlusconi]], accusandolo di essere incompetente, magliaro e per di più [[impotente]]. Ed ecco che a quel mattacchione di Sallusti (che già a vederlo sprizza goliardia da tutti i pori) è venuta l'idea geniale: organizzare un bel dossier sulla Marcegaglia per farla cagare in [[mano]], visto il successo della lavanda gastrica orchestrata per [[Dino Boffo]]. Così il direttore del Giornale ha proceduto come da manuale: con [[telefonate]] minatorie, lettere contenenti promesse di [[morte]] e una testa di [[cavallo]] nel [[letto]]; perché quando Sallusti fa una cosa la fa in grande stile.
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Versione delle 16:13, 11 ott 2010
Lo scherzo è bello finché dura poco
![Una delle tante lettere goliardiche inviate da Sallusti ai suoi amiconi in questi anni.](http://static.miraheze.org/nonciclopediawiki/thumb/c/ca/Lettera_minatoria.jpg/110px-Lettera_minatoria.jpg)
8 ottobre 2010, Milano - Era tutto pronto per la grande festa: la suspense era salita alle stelle, la festeggiata era completamente ignara e si stava avvicinando il momento di rivelare lo scherzo col botto. Ma come al solito si sono messi di mezzo i magistrati, che essendo comunisti e quindi di natura tristi, poco sopportano l'altrui divertimento e come tanti piccoli gremlins si danno costantemente da fare per rovinarlo.
Questa volta è toccato alla redazione del quotidiano[citazione necessaria] Il Giornale, di proprietà di Silvio del fratello di un noto politico italiano. Il direttore Sallusti, grande estimatore del film Amici miei, aveva infatti pensato ad una gustosa burla per la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, aiutato dal vicedirettore Nicola Porro: i due infatti si conoscono dai tempi dell'Università e fin da allora amano fare piccoli scherzi, come ruttare al telefono dopo aver fatto un numero a caso.
In Agosto la Marcegaglia aveva preso posizioni dure contro il governo di Silvio Berlusconi, accusandolo di essere incompetente, magliaro e per di più impotente. Ed ecco che a quel mattacchione di Sallusti (che già a vederlo sprizza goliardia da tutti i pori) è venuta l'idea geniale: organizzare un bel dossier sulla Marcegaglia per farla cagare in mano, visto il successo della lavanda gastrica orchestrata per Dino Boffo. Così il direttore del Giornale ha proceduto come da manuale: con telefonate minatorie, lettere contenenti promesse di morte e una testa di cavallo nel letto; perché quando Sallusti fa una cosa la fa in grande stile.