Utente:NonChiki/Sandbox2: differenze tra le versioni

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*RPGers: no, non è il nome di un malattia sessualmente trasmissibile, sarebbe troppo ironico chiamare una malattia sessuale in questo modo. Questa sigla rappresenta i cosidetti '''Role Play Gamers''', esseri sostanzialmente asessuati e amorfi, quasi mutaforma gelatinosi nella vita reale e nell'intimità delle proprie abitazioni, che acquisiscono una personalità e un aspetto solo quando prendono in mano una ''scheda personaggio''. Sono di fatto giocatori di '''giochi di ruolo''', un'intrattenimento in cui si evade dalla propria decadente vita facendo finta di essere personaggi come ''Hector, l'Elfo Superdotato'' o ''Bididibù, l'Oscuro Stregone'', e magari immaginare di trovarsi in un mondo fiabesco o simile in cui fare avventure comandate dall'aleatorietà di un dado a 66 facce.
*RPGers: no, non è il nome di un malattia sessualmente trasmissibile, sarebbe troppo ironico chiamare una malattia sessuale in questo modo. Questa sigla rappresenta i cosidetti '''Role Play Gamers''', esseri sostanzialmente asessuati e amorfi, quasi mutaforma gelatinosi nella vita reale e nell'intimità delle proprie abitazioni, che acquisiscono una personalità e un aspetto solo quando prendono in mano una ''scheda personaggio''. Sono di fatto giocatori di '''giochi di ruolo''', un'intrattenimento in cui si evade dalla propria decadente vita facendo finta di essere personaggi come ''Hector, l'Elfo Superdotato'' o ''Bididibù, l'Oscuro Stregone'', e magari immaginare di trovarsi in un mondo fiabesco o simile in cui fare avventure comandate dall'aleatorietà di un dado a 66 facce.
*Otaku: questa imprecazione serve a identificare una "persona" che ad esempio preferirebbe stuprare un cuscino con un disegno di [[Sailor Moon]] piuttosto che un'essere umano vero. Amanti del Giappone, dei [[Manga]], degli [[Anime]], e di tutte le altre turbe dagli occhi a mandorla, questi otaku si dedicano a attraversare i padiglioni della fiera in cerca di presentazioni di [[Mangaka]] famosi, di offerte per manga da collezione e di dvd di perversi cartoni animati giapponesi in cui magari [[Neon Genesis Evangelion|ragazzini quattordicenni vengono stuprati fino alla pazzia]]. Detti anche '''Giappofili'''.
*Otaku: questa imprecazione serve a identificare una "persona" che ad esempio preferirebbe stuprare un cuscino con un disegno di [[Sailor Moon]] piuttosto che un'essere umano vero. Amanti del Giappone, dei [[Manga]], degli [[Anime]], e di tutte le altre turbe dagli occhi a mandorla, questi otaku si dedicano a attraversare i padiglioni della fiera in cerca di presentazioni di [[Mangaka]] famosi, di offerte per manga da collezione e di dvd di perversi cartoni animati giapponesi in cui magari [[Neon Genesis Evangelion|ragazzini quattordicenni vengono stuprati fino alla pazzia]]. Detti anche '''Giappofili'''.
*Cosplayers: come descrivere questo festival senza la più importante fonte di guadagno per le casse dell'Organizzazione Mondiale della Salute Mentale e Ginecologica? Non si può. Pensavate non fosse una domanda retorica? IDIOTI. Questi cosplayers sì che sono casi psichiatrici mica da ridere; si travestono da personaggi di videogiochi, manga, cartoni animati, film e telefilm e a tal punto credono nel loro travestimento che credono di essere davvero quei personaggi, arrivando a parlare, muoversi e pensare nello stesso modo.<ref>Ora la capite la necessità delle mura?</ref> Li potete trovare camminare un po' ovunque nel borgo di Lucca, aspettando che qualche appassionato riconosca il costume e chieda una foto con loro, gonfiando quel poco ego che possono ambire ad avere. Ci sono anche molte gare in cui viene premiata la "persona" con il disturbo della personalità più genuino del festival. Menzione d'onore per un tipo di cosplayer particolarmente amato, l'ermafrodito. Tale travestito non solo si traveste, ma decide anche di scegliere un personaggio di sesso opposto, suscitando ammirazione, ribrezzo, ilarità e metrorragie negli spettatori.
*Cosplayers: come descrivere questo festival senza la più importante fonte di guadagno per le casse dell'Organizzazione Mondiale della Salute Mentale e Ginecologica? Non si può. Pensavate non fosse una domanda retorica? IDIOTI. Questi cosplayers sì che sono casi psichiatrici mica da ridere; si travestono da personaggi di videogiochi, manga, cartoni animati, film e telefilm e a tal punto credono nel loro travestimento che credono di essere davvero quei personaggi, arrivando a parlare, muoversi e pensare nello stesso modo.<ref>Ora la capite la necessità delle mura?</ref> Li potete trovare camminare un po' ovunque nel borgo di Lucca, aspettando che qualche appassionato riconosca il costume e chieda una foto con loro, gonfiando quel poco ego che possono ambire ad avere. Ci sono anche molte gare in cui viene premiata la "persona" con il disturbo della personalità più genuino del festival. Menzione d'onore per un tipo di cosplayer particolarmente amato, l'ermafrodito. Tale travestito non solo si traveste, ma decide anche di impersonare un personaggio di sesso opposto, suscitando ammirazione, ribrezzo, ilarità e metrorragie negli spettatori.
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Versione delle 22:12, 18 mag 2017

ATTENZIONE
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Un fedele perfettamente sano di mente intento a purificarsi.
« Oh ASPIRABRICIOLE VC5000® portami la benedizione della Nostra Signora dell'Aspirazione®, aspira ogni mio dubbio »
(Fedele durante la preghiera post-prandiale)
« Possa questo rito schiarire la mia vista per riconoscere il bene dalla polvere »
(Preghiera di utilizzo del LAVAVETRO VG2000®)


Il Lucca Comics & Games è una fiera di paese che si tiene ogni anno, per pura coincidenza proprio a Lucca, a scopo ricreativo[1] per tutti coloro che si divertono a travestirsi e fare i fighi[citazione necessaria] ad Halloween. Organizzata con il patrocinato dell'Unesco, dell'Organizzazione Mondiale della Salute Mentale e Ginecologica e della Camera del Commercio di Piallate Sul Glabro, la manifestazione, che ogni anno attira sempre più

partecipanti, è stata indetta per garantire a queste "persone", notoriamente smanettoni, nerd, emo, suicidi, tsundere, psicopatici, psicolabili, trans, pervertiti e peggio di tutti otaku, il minimo quantitativo di socializzazione nel mondo reale, volume di ossigeno respirato in ambienti aperti e radiazione solare previsto dalla Carta dei Diritti Umani.

Ovviamente il tutto avviene tradizionalmente in un ambiente controllato e sicuro, lontano dai predatori. Ma la manifestazione negli ultimi anni ha attratto anche molti turisti che da tutto il mondo vengono per osservare queste "persone" dal vivo interagire con l'ambiente esterno e tra loro. Alcuni di questi visitatori prendono memorabilia dell'evento o fanno foto ai partecipanti della manifestazione e si dicono divertiti e affascinati dalla festività.

Storia

Seppure i partecipanti siano convinti che le radici di questo festival affondino nella storia dei Sabbath delle Streghe di Salem, le Streghe di Eastwick e le Streghe di San Vittore, da cui ha probabilmente preso l'uso dei travestimenti animaleschi, l'utilizzo del sangue come marchiatura e gli inni di chiara dedicazione satanica, la manifestazione in realtà è stata inaugurata nel 1991 per sensibilizzare la gente all'Asocialità e la Sindrome di Gollum e come terapia di supporto per promuovere lo stato di salute di queste "persone" che vi partecipano. Il risultato della prima edizione è stato così positivo, incrementando la produzione di vitamina D, melanina e migliorando lo stato di salute delle arterie dei partecipanti, che è stato deciso di rendere annuale l'appuntamento. Quindi ogni anno il festival viene rinnovato nella decadente cornice che è il borgo di Lucca, centro storico contenuto entro spesse quanto fatiscenti cinta murarie, per fornire barriera di contenimento per le "persone" di modo che non possano disperdersi in città e nuocere a innocenti Lucchesi.[2]

Affluenza

Le, mi si perdoni ulteriormente il termine non proprio adatto, "persone" che partecipano al festival sono non classicamente definibili come normali, includendo un vario pool di psicosi, menomazioni mentali, mutazioni genetiche e disforie di sorta. Il bersaglio della terapia è costituito principalmente da videogiocatori detti "videogamers", ma anche "videogayers", e travestiti detti "cosplayers" ma vedremo ora in dettaglio come la fauna sia ricca come una coltura fecale.

  • Videgamers: appassionati di videogiochi, che sarebbero poi quelli che vi mazzuolano il culo a Halo, Call of Duty et similia a sera tardi quando tornate dai vostri onesti lavori[citazione necessaria]. Ma anche altri giochi più "innocenti" come Pokémon o Cooking Mama. Di solito sono riservati e asociali, a meno che non si trovino dietro uno schermo di computer a smanettare e bestemmiare in ostrogoto: non vi sorprendete se si comportano in maniera molto schiva nell'habitat di Lucca.
  • Cardplayers: giocatori di cosidetti giochi di carte collezionabili, tipo Scopa, Magic, Briscola, Yu-Gi-Oh! e Pokémon. Sostanzialmente più socievoli dei videogamers, potete trovarli nei padiglioni di gioco a farsi un culo quadrato giocando partite innumerevoli per un titolo immaginario o per un invito in un posto remoto dell'Uganda dove potrebbe svolgersi un campionato mondiale.
  • RPGers: no, non è il nome di un malattia sessualmente trasmissibile, sarebbe troppo ironico chiamare una malattia sessuale in questo modo. Questa sigla rappresenta i cosidetti Role Play Gamers, esseri sostanzialmente asessuati e amorfi, quasi mutaforma gelatinosi nella vita reale e nell'intimità delle proprie abitazioni, che acquisiscono una personalità e un aspetto solo quando prendono in mano una scheda personaggio. Sono di fatto giocatori di giochi di ruolo, un'intrattenimento in cui si evade dalla propria decadente vita facendo finta di essere personaggi come Hector, l'Elfo Superdotato o Bididibù, l'Oscuro Stregone, e magari immaginare di trovarsi in un mondo fiabesco o simile in cui fare avventure comandate dall'aleatorietà di un dado a 66 facce.
  • Otaku: questa imprecazione serve a identificare una "persona" che ad esempio preferirebbe stuprare un cuscino con un disegno di Sailor Moon piuttosto che un'essere umano vero. Amanti del Giappone, dei Manga, degli Anime, e di tutte le altre turbe dagli occhi a mandorla, questi otaku si dedicano a attraversare i padiglioni della fiera in cerca di presentazioni di Mangaka famosi, di offerte per manga da collezione e di dvd di perversi cartoni animati giapponesi in cui magari ragazzini quattordicenni vengono stuprati fino alla pazzia. Detti anche Giappofili.
  • Cosplayers: come descrivere questo festival senza la più importante fonte di guadagno per le casse dell'Organizzazione Mondiale della Salute Mentale e Ginecologica? Non si può. Pensavate non fosse una domanda retorica? IDIOTI. Questi cosplayers sì che sono casi psichiatrici mica da ridere; si travestono da personaggi di videogiochi, manga, cartoni animati, film e telefilm e a tal punto credono nel loro travestimento che credono di essere davvero quei personaggi, arrivando a parlare, muoversi e pensare nello stesso modo.[3] Li potete trovare camminare un po' ovunque nel borgo di Lucca, aspettando che qualche appassionato riconosca il costume e chieda una foto con loro, gonfiando quel poco ego che possono ambire ad avere. Ci sono anche molte gare in cui viene premiata la "persona" con il disturbo della personalità più genuino del festival. Menzione d'onore per un tipo di cosplayer particolarmente amato, l'ermafrodito. Tale travestito non solo si traveste, ma decide anche di impersonare un personaggio di sesso opposto, suscitando ammirazione, ribrezzo, ilarità e metrorragie negli spettatori.
  • Amatori in incognito
  • Visitatori


belle "ragazze" in succinti abiti da cosplay; questi sono puntualmente delusi.

  1. ^ ...e terapeutico
  2. ^ si chiamano così, vero?
  3. ^ Ora la capite la necessità delle mura?