Che cazzo dici?

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
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« Che cazzo dici? »
(Amico dell'autore della pagina all'autore della pagina quando questo gli dice che vuole creare una pagina "Che cazzo dici?")
« Che cazzo dici? »
(Lettore della pagina sulla spiegazione della citazione precedente)

"Che cazzo dici?" è un modo di dire (per alcuni uno stile di vita) molto usato in qualsiasi società umana o animale. La flora invece non usa mai un simile linguaggio perchè beneducata.

Nascita

L'origine del "Che cazzo dici?" è un dogma. Nella storia, nessuno è

Tu... ma che cazzo dici?

mai riuscito a trovare una spiegazione razionale alla sua nascita, ma per i complessi e molteplici significati che ha è universalmente accettata come giusta e portatrice di pace. Infatti la frase non ha mai significati ostili in sè, si fa solo portavoce di messaggi subliminali che possono essere, ad esempio:

  • Sei un idiota.
  • Sei un imbecille.
  • Sei stupido.
  • Ce l'hai piccolo.
  • Sei una troia.
  • Fottiti.

eccetera eccetera...

Variante: Che cazzo fai?

Poco dopo la nascita del "Che cazzo dici?" è nato anche il "Che cazzo fai?", ossia un tentativo di poter esprimere per le opere altrui lo steso giudizio che per le altrui idee. Questa frase è molto più ostile della prima è serve a lanciare un chiaro messaggio: "Non mi offri il gelato, visto che l'altro giorno ti ho regalato una busta di carte dei Pokemon e non era nemmeno il tuo compleanno?".

Gli esempi più celebri

Nella storia alcuni contesti in cui è stato detto "Che cazzo dici?" si sono distinti per la loro grandezza. Ecco i più importanti.

- Cavernicolo1: “Woarghuaua!”
- Cavernicolo2: “Che cazzo dici?”


- Cicerone: “Nati sumus ad congregationem hominus et ad societatem comunitatem que generis humani.”
- Giudice: “Che cazzo dici?”


- Ulisse: “Non foste fatti per viver come bestie, ma per seguire virtute e conoscienza...”
- Marinaio che si sta scopando una scrofa: “Che cazzo dici?”


- Napoleone Bonaparte: (su battaglia di Trafalgar Square) Beh, non è andata poi così male”
- Generale Bernadotte: “Che cazzo dici?”


- Benito Mussolini: “L'Italia è pronta per entrare in guerra!”
- Gran Consiglio del Fascismo (sottovoce): “Che cazzo dici?”
- Matsuda: “Ma no! È impossibile! Light non può essere Kira!”
- Tutti gli altri: “Che cazzo dici?”

Struttura della frase

La frase "Che cazo dici?" è in realtà molto più complessa di quanto si possa pensare. Infatti è strutturata su tre diverso livelli di comunicazione.

  1. Primo livello: Che: L'utilizzo della semplice preposizione "che" anzichè del più complesso "che cosa" è la trasposizione in canale comunicativo della velocità di viaggio del concetto di "Che cazzo dici?", quindi sinonimo di immediatezza e di prontezza mentale.
  1. Secondo livello: cazzo: La parola "cazzo" è l'identificazione del concetto di uomo, maschio, e quindi di forza e potenza. È quindi un rafforzativo di frase, qualcosa che la renda inevitabile e costringe a rimanere muti difronte all'energia trasmessa.
  1. Terzo livello: dici: "Dici" è la forma della seconda persona singolare del verbo dire, quindi parlare, cioè poter esprimere la propria opinione rispetto a fatti, persone e cose; ciò è riconducibile al concetto di società e libertà, e quindi rispetto verso chi ha detto la cazzata, perchè anzichè privarlo dei suoi diritti gli fai semplicemente notare che ha detto una sciocchezzuola.

Curiosità

  • "Che cazzo dici?" è patrimonio culturale dell'umanita.
  • Gli animali che usano questa frase non sono protetti dal WWF.
  • I panda sono l'unica specie che usa un linguaggio scurrile ma che è comunque protetta, ma solo perchè non sono attratti dalle gioie della vita.
  • Usare la parola "cacchio" anzichè "cazzo" per essere meno volgare è perseguibile per legge.
  • L'autore di questa pagina non ha assunto sostanze stupefacienti prima di scrivere la storia dei tre livelli.
  • Le ha assunte dopo.
  • Le uniche due lingue in cui è esprimibile il concetto di "Che cazzo dici?" sono l'Italiano e l'Itagliano.