Cavalieri dello Zodiaco - Episode G: differenze tra le versioni

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Un giorno, così senza un vero motivo, arrivano i Titani, riempiendo il mondo del loro cosmo oscuro: da quel momento dovunque si sono verificate guerre, rivoluzioni, stragi - prima invece si stava benissimo, eh! Uno splendore!
Un giorno, così senza un vero motivo, arrivano i Titani, riempiendo il mondo del loro cosmo oscuro: da quel momento dovunque si sono verificate guerre, rivoluzioni, stragi - prima invece si stava benissimo, eh! Uno splendore!

[[File:Guerra dei Titani.jpg]]


I Titani sono tizi vestiti di nero con una forza della [[Madonna]] che si divertono a malmenare altri tizi, i Cavalieri d'Oro, che indossano una corazza d'oro, emanano un cosmo d'oro, hanno capelli d'oro e sono ricchi... di speranza.
I Titani sono tizi vestiti di nero con una forza della [[Madonna]] che si divertono a malmenare altri tizi, i Cavalieri d'Oro, che indossano una corazza d'oro, emanano un cosmo d'oro, hanno capelli d'oro e sono ricchi... di speranza.

Versione delle 09:12, 22 lug 2009

« Gli uomini devono piegarsi al destino deciso dagli dèi. »
(Un titano)
« Gli uomini possono scegliere il proprio destino. »
(Un cavaliere d'oro)
« Sono gli dèi a scegliere il destino degli uomini »
(Un altro titano)
« Sono gli uomini a scegliere il proprio destino »
(Un altro cavaliere d'oro)

Episode G viene prima della prima serie dei Cavalieri dello Zodiaco ed è venuto dopo la prima serie. Cioè, è la seconda serie perché è venuta dopo, ma è la prima serie perché viene prima... in realtà non è neppure la prima perché ce n'è un'altra che viene prima di questa ma che è venuta dopo di questa e un'altra ancora contemporanea alla terza e proporzionale alla radice quadrata dell'altra... Un casino.

È un'opera di Masami Kurumada scritta, disegnata e realizzata interamente da Megumu Okada. Cioè, l'autore della serie è Kurumada, ma l'autore del manga è Okada... Nel senso: il manga è di Okada, ma l'autore è Kurumada... Ah, al diavolo.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

Un giorno, così senza un vero motivo, arrivano i Titani, riempiendo il mondo del loro cosmo oscuro: da quel momento dovunque si sono verificate guerre, rivoluzioni, stragi - prima invece si stava benissimo, eh! Uno splendore!

File:Guerra dei Titani.jpg

I Titani sono tizi vestiti di nero con una forza della Madonna che si divertono a malmenare altri tizi, i Cavalieri d'Oro, che indossano una corazza d'oro, emanano un cosmo d'oro, hanno capelli d'oro e sono ricchi... di speranza.

La storia è una successione di scontri tra Titani e Cavalieri, che segue approssimativamente questo schema:

  1. Un inutile Gigante e altre inutili carni da cannone fanno i gradassi con il Cavaliere d'Oro di turno, il quale li stermina schioccando le dita.
  2. Davanti al Cavaliere appare il Titano, che anziché dire "Ora ti apro il culo siccome farei con una succulenta albicocca", esclama: "Gli uomini devono piegarsi al destino scelto dagli dèi".
  3. Il Cavaliere, anziché piagnucolare "Ti prego, risparmiami, o Tu che puoi aprirmi il culo come una succulenta albicocca!", risponde "Dinanzi a dèi come voi, gli uomini hanno diritto di ribellarsi e scegliere il proprio destino".
  4. Il Titano apre il culo del povero Cavaliere come una succulenta albicocca.
  5. Il Cavaliere, applicando il III Teorema degli Shonen per cui , si rialza seppure versi in stato semicomatoso e, gridando "Anche gli uomini possono compiere miracoli!", sferra un colpo permeato di un cosmo così potente che riesce persino a graffiare l'armatura del Titano.
  6. Il Titano, che non sopporta di andare in giro con l'armatura sfregiata, si ritira per andarla a riverniciare.
  7. GOTO 1.

Tra un incontro e l'altro compaiono signori cosmici imprigionati nell'eternità, mostri mitologici che tornano in vita e divinità cosmogoniche che prevedono il futuro. Ma la pubblicità in genere dura poco.

Personaggi

Aiolia
Il protagonista. È la vittima preferita delle torture dei Titani in quanto, benché forte come una barzelletta, non crolla mai: anche con diciassei fratture multiple, uno pneumotorace, uno shock emorragico in corso, il diabete e il cosmo ridotto al lumicino continua ancora a muoversi, perciò possono picchiarlo all'infinito. Anche in venti, uno dopo l'altro. In più è il prescelto da Crono, quindi hanno anche la scusa per non ucciderlo.
Iperione
Un Titano risvegliatosi da un sonno durato eoni per pestare Aiolia. Si distingue dagli altri titani in quanto maneggia una spada.
Aldebaran
Anche noto come Cinzia, la lucciola della quinta strada. Ama tutti i suoi amici cavalieri, e davanti a loro sfoggia sempre con orgoglio il suo "grande corno"...
Crio
Un Titano armato di spada, a differenza dei suoi compagni.
Mu
Un Cavaliere prode e coraggioso. Quando c'è bisogno di combattere per salvare il Santuario, risponde "Eh, mi piacerebbe, proprio tanto... Ma... devo riparare le armature...". E quando tutti i Cavalieri si radunano per salvare il mondo, solo lui rimane a casa. Perché? "C'ho quest'armatura, qui, che mi dà problemi... Dài, sarà per un'altra volta". Meno male che c'è lui!
Oceano
Un Titano che è il Signore Unico dei Mari, proprio come Poseidone e Ponto. La sua peculiarità è quella di utilizzare una spada.
Ponto
Una divinità che possiede la Dunamis, parola colta per dire che è superonnimbattibilissimo. È detto anche Mario Tozzi in quanto lavora per Gaia.
Ceo
Un Titano risvegliato all'improvviso da Ponto riportando una paresi che gli ha garantito la stessa gamma di espessioni di un ornitorinco imbalsamato, a differenza dei suoi compagni la sua armatura ha la forma di una spada.
Giapeto
Unico tra i Titani (donne comprese) che si trucca con rossetto e mascara. Il suo potere è quello di aprire varchi dimensionali da scaraventa sui suoi nemici universi di roba, dinosauri, creature mitologiche, cavallette, cani e gatti che vivono insieme e masse isteriche. Come arma ha due lame di un metro e venti come sopraguanti - praticamente delle spade, un'autentica rarità fra i Titani.
Temi
Titanessa protettrice dei fruttivendoli che attacca la gente scagliandogli addosso bilance che pesano garzillioni di tonnellate. Indossa un'armatura molto sadomaso con calze a rete in maglia metallica con spunzoni che fanno molto cilicio e push-up in uranio impoverito che sostiene e modella (altro che reggiseno col ferretto). Non si conosce la sua arma, ma dato il suo colpo "Brabeus Blade" è probabile che, a differenza dei fratelli, possieda una spada.
Mnemosine
Titanessa della memoria, la sua funzione nella storia è aggirarsi con lo sguardo allucinato e rispondere alle domande che le fanno. Sfoggia due codini alla Spice Girls tenuti dall'elmo invece che da due laccetti come Dio comanda. Alcuni fan sostengono che sia cieca visto che i suoi occhi sono disegnati senza pupilla, ma altri sostengono che sia invece effetto di qualche droga non meglio identificata. Non si sa che arma possieda, ma visti anche gli altri titani, andando per esclusione i fan sostengono che sia l'ultimo tipo di arma disponibile per non creare doppioni: una spada.
Saga
Un Cavaliere estremamente buono che ogni tanto si trasforma nella sua metà malvagia e psicotica di nome Jessica.
Crono
Il Dio degli orologi, che si è messo in testa di far regredire la specie umana ai tempi in cui i treni arrivavano in orario.
Lythos
Il personaggio più anormale del manga. È una femmina convinta di essere un ragazzo. Suo padre è una statua. Cosa più strana, la sua età cambia in continuazione perciò se in una vignetta ha 5 anni, in quella dopo ne ha 16 e in quella dopo ancora 12. Ciò causa alcuni grattacapi ad Aiolia, poiché in Grechia sotto i 13 è pedofilia.

Interpretazione sociologica

Secondo il professor Guido Vespa dell'Università di Milano sul Tevere, dietro quest'opera apparentemente leggera e d'intrattenimento si celerebbe una sofisticata metafora della visione marxista di lotta di classe nell'epoca preindustriale. I Titani sarebbero infatti i nobili decaduti, mentre i Cavalieri rappresenterebbero la borghesia in ascesa. Non a caso i primi indossano sobrie e austere armature scure, i secondi invece vestono pacchianissime corazze dorate, da cafoni arricchiti della domenica.