Cassandra

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« Te l'avevo detto »

Cassandra è un personaggio della mitologia greca, passata alla storia non per essere bella come Elena o coraggiosa come Atena ma per portare una sfiga tale che quando i gatti neri la vedevano brizzolavano all'istante. O almeno così la ricordano Omero, Apollodoro e Virgilio, tutti, guarda caso, abbastanza morti.

Il mito

Figlia del re di Troia Priamo, e casualmente anche di sua moglie Ecuba, Cassandra era una fanciulla normale, con le aspirazioni di tutte la fanciulle della sua epoca: sposarsi, sfornare figli, essere tradita dal marito con la propria ancella, liberarsi dei peli superflui, finire immolata su una rupe, essere stuprata da un dio e cose così. Andava tutto bene fino a quando Cassandra non attirò le attenzioni del dio Apollo, padre di Apelle e Pollon, notorio cacciafighe come suo padre e altrettanto notorio collezionista di due di picche. Il dio, ancora frustrato per il rifiuto di Dafne che aveva preferito trasformarsi in un alloro piuttosto che dargliela, cercò invano di convincere Cassandra della bontà del suo amore, della serietà delle sue intenzioni e dell'attendibilità del suo test per la candida. Alla fine le promise il dono della profezia in cambio di una sveltina e Cassandra, che in realtà mirava a scarpe e borsette, accettò pur di toglierselo di torno. Ma ricevuto il dono la scaltra si rifiutò di soddisfare il povero Apollo, con la scusa del mal di testa. Il giustamente incazzato Apollo le sputò così in bocca, condannandola a non esser mai presa sul serio da nessuno, nemmeno quando si trattava di prevedere la fine dell'anno.

E le passò comunque la candida.

Sindrome di Cassandra

La sindrome di Cassandra è una diffusissima patologica psichica che colpisce la totalità del mondo femminile e porta a causare sfiga, pestilenza e morte al genere umano.