Black (videogioco): differenze tra le versioni

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==Trama==
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Questo [[Sparatutto in prima persona|effeppiesse]] si svolge ai nostri tempi, in luogo di dubbia esistenza dai nomi assurdi e complessi: no, il [[Molise]], bensì l'[[Europa]] Orientale. Tutto ruota attorno alle azioni di un ''Black Ops'', tale Jack Kellar. Sua è la responsabilità di stragi di civili, omicidi di [[Napoleone Bonaparte|personaggi politicamente rilevanti]] e di aver lasciato la tavoletta alzata. La [[CIA]] lo ha ora catturato e bloccato in una stanza per interrogarlo al riguardo: all'arrivo dell'ispettore, l'agente speciale si accende una sigaretta e ignora bellamente tutto il suo sproloquio iniziale, atteggiandosi a [[Film d'azione|a duro da film]]. La sua maschera però crolla non appena il nuovo arrivato minaccia di lasciarlo senza sigarette, colpo bassissimo che fa sciogliere la lingua a Jack come neanche il [[Mastro Lindo]] fa coi cessi intasati. Presosi il suo pacchetto, Kellar inizia il racconto dei quattro giorni precedenti, in una nebbia molto molto ''noir'', quindi tutt'intorno si appanna. Ma a causa delle zaffate di fumo dei due protagonisti, che uccidono sul colpo due cameraman e l'addetto alla giraffa.
Questo [[Sparatutto in prima persona|effeppiesse]] si svolge ai nostri tempi, in luogo di dubbia esistenza dai nomi assurdi e complessi: no, non il [[Molise]], bensì l'[[Europa]] Orientale. Tutto ruota attorno alle azioni di un ''Black {{s|Cock}} Ops'', tale Jack Kellar. Sua è la responsabilità di stragi di civili, omicidi di [[Napoleone Bonaparte|personaggi politicamente rilevanti]] e di aver lasciato la tavoletta alzata. La [[CIA]] lo ha ora catturato e bloccato in una stanza per interrogarlo al riguardo: all'arrivo dell'ispettore, l'agente speciale si accende una sigaretta e ignora bellamente tutto il suo sproloquio iniziale, atteggiandosi a [[Film d'azione|a duro da film]]. La sua maschera però crolla non appena il nuovo arrivato minaccia di lasciarlo senza sigarette, colpo bassissimo che fa sciogliere la lingua a Jack come neanche il [[Mastro Lindo]] fa coi cessi intasati. Presosi il suo pacchetto, Kellar inizia il racconto dei quattro giorni precedenti, in una nebbia molto molto ''noir'', quindi tutt'intorno si appanna. Ma a causa delle zaffate di fumo dei due protagonisti, che uccidono sul colpo due cameraman e l'addetto alla giraffa.


'''*Atmosfera noir: on. Lo schermo si fa in bianco e nero, sempre per il fumo dei protagonisti. Jack inizia a parlare sotto lo sguardo dell'ispettore, che segue i suoi movimenti tramite visore termico dal momento che la nebbia fumogena sprigionata dalla sua bocca è troppo densa.*'''
'''*Atmosfera noir: on. Lo schermo si fa in bianco e nero, sempre per il fumo dei protagonisti. Jack inizia a parlare sotto lo sguardo dell'ispettore, che segue i suoi movimenti tramite visore termico dal momento che la nebbia fumogena sprigionata dalla sua bocca è troppo densa.*'''

Versione delle 18:09, 25 dic 2011

La copertina del gioco.
« ........... »
(Jack Kellar dopo essere stato inchiodato in un muro da un colpo di fucile a pompa.)
« Mi è venuta voglia di una sigaretta... »
(Giocatore medio dopo aver visto i filmati d'inizio missione.)
« Noi non c'entriamo nulla! »
(La Malboro su enorme quantità di messaggi subliminali legati al fumo nel gioco.)


Black è uno spara-a-tutto-ciò-che-si-muove sviluppato dalla Criterion (autori della novella su quattro ruote Burnout) ed è la dimostrazione per chi non se ne fosse ancora convinto che

. Non per niente, dopo la sua uscita, la serie Burnout è caduta a picco e il suo seguito è stato cancellato.

Trama

Questo effeppiesse si svolge ai nostri tempi, in luogo di dubbia esistenza dai nomi assurdi e complessi: no, non il Molise, bensì l'Europa Orientale. Tutto ruota attorno alle azioni di un Black

Ops, tale Jack Kellar. Sua è la responsabilità di stragi di civili, omicidi di personaggi politicamente rilevanti e di aver lasciato la tavoletta alzata. La CIA lo ha ora catturato e bloccato in una stanza per interrogarlo al riguardo: all'arrivo dell'ispettore, l'agente speciale si accende una sigaretta e ignora bellamente tutto il suo sproloquio iniziale, atteggiandosi a a duro da film. La sua maschera però crolla non appena il nuovo arrivato minaccia di lasciarlo senza sigarette, colpo bassissimo che fa sciogliere la lingua a Jack come neanche il Mastro Lindo fa coi cessi intasati. Presosi il suo pacchetto, Kellar inizia il racconto dei quattro giorni precedenti, in una nebbia molto molto noir, quindi tutt'intorno si appanna. Ma a causa delle zaffate di fumo dei due protagonisti, che uccidono sul colpo due cameraman e l'addetto alla giraffa.

*Atmosfera noir: on. Lo schermo si fa in bianco e nero, sempre per il fumo dei protagonisti. Jack inizia a parlare sotto lo sguardo dell'ispettore, che segue i suoi movimenti tramite visore termico dal momento che la nebbia fumogena sprigionata dalla sua bocca è troppo densa.*

Strade di Veblensk

"Era una mattina fumosa di un giorno fumoso di un fumoso...", inizia così a dire Jack, mentre le sigarette gli strozzano le varie regioni cerebrali un po' alla volta. "Mi avevano incaricato di fare... non so bene cosa: al momento del briefing mi stavo accendendo un'altra sigaretta. Comunque sia, mi ritrovo a fare fuori immigrati clandestini nella citta di Veblensk. Diamo d'assalto una banca, perché mi servivano spiccioli che il distributore all'angolo non mi accettava le banconote. I miei obiettivi - dopo averli chiesti a un membro della squadra perché io non li sapevo - erano molto chiari: dovevo uccidere un tizio. Sì, uno a caso!"

*Qui il teste s'interrompe per scatarrare una palla da basket di muco sul pavimento, poi si asciuga la bocca e riprende*

"Dato che avevo già fatto uno strage... cioè, compiuto il mio dovere e comprato le mie Malboro; decido di dirigermi a casa. Sulla strada investo due negri col carrarmato, ma quando voglio scendere a prestargli soccorso, il mio compagno Orazio mi dice che sono già morti e quindi è inutile. Io controbatto indicando che si muovevano ancora, al che lui mi risponde in maniera netta: gli spara alle palle e dà fuoco ai loro cadaveri, a dimostrazione del fatto che fossero morti. Convinto, proseguo per casa senza altre esitazioni."

Confine di Treneska

*L'interrogatore respira pesantemente, offuscando l'intera stanza per qualche minuto. Poi riprende a parlare, ma lentamente, dato che l'eccesso di fumo gli ha danneggiato l'area specifica del cervello che gli consente di articolare i tempi verbali.*

"Bene, dunque andagiando sulla strada per arrivò a casa, che succederà? C'eravamo nulla da raccontato?" articola l'agente dell'FBI, che per la confusione ha cambiato anche agenzia per cui lavora. Jack sospira, mandando in cortocircuito l'allarme anti-incendio della stanza; poi riprende tra un tiro e l'altro con una voce che ricorda vagamente la marmitta di un camion: "Sulla strada di ritorno, i miei compagni mi segnalano che il carro ha una ruota a terra e mi dicono di scendere a sostituirla. Rimango abbastanza perplesso quando, sceso dal mezzo, mi trovo davanti i cingoli. Ci armeggio per ore prima di ricordarmi che i carriarmati hanno appunti SOLO i cingoli e non le ruote, ma è troppo tardi: i miei compagni mi hanno già abbandonato al confine con Treneska. Che burloni! È un peccato che, a confine oltrepassato, siano stati tutti fucilati... - colpo di tosse con annessa scatarrata - da me."

*L'interrogatore si accende un'altra sigaretta. No, non ha finito quella di prima: ora ne sta fumando due alla volta, una per mano; ma Jack non lo calcola e continua le sue farneticazioni sforzandosi di non perdersi nella nebbia di sigaretta.*

"Io, per mia fortuna, riesco invece ad attraversare i posti di blocco, complici anche il buio e la mia discrezione in operazioni simili." fa Jack con orgoglio, ma l'interrogatore, rivolgendosi al termosifone per la nebbia presente nella stanza, lo ferma: "Ci avvisano invece che lei ha compiuto una strage di dimensioni bibliche, per di più immotivata, facendo saltare in aria due fabbriche e sterminando centinaia d'innocenti!"

*Jack dà fuoco al fondo del pacchetto e poi se lo fuma direttamente con tutte le 15 sigarette ancora dentro prima di rispondere. Nel frattempo, la nebbia fumogena inizia a diffondersi nel resto degli uffici mietendo vittime peggio di un incendio.*

"Trattasi di 'danni collaterali' facilmente ignorabili in questo caso... La prego di non soffermarsi più su dettagli simili in futuro." conclude Kellar, mentre il fumo della stanza stordisce le persone circostanti mandandole al tappeto come mosche.

Città di Naszran

Acciaieria di Naszran

Manicomio di Tivliz

Cantiere navale di Vratska

Ponte di Graznei

Gulag di Spetriniv

Gameplay

Armi

Nemici

Curiosità

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File:Fuma.jpg
Foto sulla tessera d'identità di Jack Kellar.
File:Bambino sigaretta.gif
Jack Kellar fuma praticamente da sempre.
File:Uomo con passamontagna che fuma tante sigarette.jpg
Tipico terrorista di Black.
L'interrogatore di Kellar in uno dei suoi profili migliori.

Note

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