Billie Joe Armstrong
Il vero nome del noto frontman dei Grin Dei, è Billiggiò.
Che si può dire su Billie?
Ah si, beh, le leggende metropolitane sostengono che sia nato in questo mondo (precisamente a Catania) e ci viva ancora. L'America è stata invece la sua culla, come per molti altri "punk-rocker".
Le sue prime esperienze musicali sono state all'età di... ehm... beh... ecco... non si sa con certezza se, in effetti, siano davvero mai cominciate, ma si sa che ricevette la prima chitarra (maledetto quel giorno) al suo 10° compleanno. Un'altra disgrazia accadde quando conobbe un piccolo ragazzo (chiamato Michele Riano Pritciardo) che Billiggiò traumatizzò, insegnandogli a "suonare" la chitarra e poi il basso.
All'inizio avevano un batterista (Giovanni Kiffomeiro) che poi, dopo aver sognato la Madonna che gli comunicò in sogno il suo destino di studente, tornò sulla retta via per diplomarsi. Questo momento fu davvero difficile per i due piccoli "musicisti" rimasti, tanto che stavano per diventare emo, ma un giorno il sole ritornò a splendere per loro, ma non per noi, e il vuoto lasciato dal vecchio batterista venne occupato da Tre Culi (Franco eduino dritto 3) che li accompagnò fino ai giorni nostri.
La svolta commerciale
Nel 2004 viene rilasciato il nuovo album, noto tra i primi 20 più commerciali di sempre: Idiota Americano, probabilmente riferito al padre dei tre ragazzi(/e). La prima canzone a fare successo è il Ponte dei Sogni Rotti (Boulevard Of Broken Dreams), seguono poi "Idiota Americano" e "Vacanze", canzone molto amata in quanto il trio dei finocchi effettivamente dovrebbe prendersene una... e anche bella lunga! Un'altra canzone che riscuote successo è Gesù di Periferia (Jesus Of Suburbia), che dura 9 minuti (di sofferenza totale) e narra la triste storia di un gigolò emo che ha solo clienti maschi. Il significato della storia è probabilmente riferito al padre di Billie Joe. Un'altra canzone molto famosa è il tributo a Jimmy Page (St. Jimmy), il quale dopo si è incazzato perché egli non era ancora morto. Grande successo riscuote "Svegliami quando finisce settembre" (Wake me up when september ends)che in fonetico si pronuncia [ueik-mi-ap-uen-septemba-endz). La "canzone" narra di una marmotta che va in letargo d'estate e vuole svegliarsi in autunno.