Bari: differenze tra le versioni

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con la scusa che il mare bello sta qua...
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vuoi sapere cosa fa?
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Fa i pompini a noi ultrà. |Componimento lirico composto dai cugini leccesi |Componimento lirico composto dai cugini leccesi | Bari}}
Fa i pompini a noi ultrà. |componimento lirico composto dai cugini leccesi | leccesi | Bari}}


{{Citazione| Dò a Bar, acchemmanne Frankino Camel Light. Cudd iè test adaver |Pupo |Pupo | Bari}}
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Versione delle 18:08, 13 feb 2008

Template:AADA

Bari
File:Bari.gif

(Stemma)

"Chittemmurt!"

(Motto)

Posizione geografica Golfo del Polpo
Anno di fondazione 2020
Abitanti Baresi
Etnia principale Baresi
Lingua D'u sine e d'u none
Sistema di governo Latitante
Moneta Cd Contraffatto
Attività principale Scippo, Rapina
Patrono S. Cippo
«  Oh barese, devi sapere perchè...

tua sorella viene in vacanza da me, con la scusa che il mare bello sta qua... vuoi sapere cosa fa?

Fa i pompini a noi ultrà.  »
(componimento lirico composto dai cugini leccesi )
«  Dò a Bar, acchemmanne Frankino Camel Light. Cudd iè test adaver  »
(Pupo )
«  Che poi Frankino lo chiamano anche Justin. Si sciala...  »
(Articolo 31 )
«  Sti ricottar tìrene le pit. S'u pigghìiasser tutt m-mocche...  »
(Frankino )
«  Com la mettìte e la mettìte, le Baris so le megghiìe e comunque la malavita iè la C.A.A.  »
(Gianpierao u'trmaun )
«  Cuss a do'stam ie u megh pais.....  »
(baresi )
«  Nèèè mo t'ja mitt tutt mmokk mòòò  »
(Ciccill U'gnor )
«  Appropò...uè nu pallongin 'ngul a mamt? Trmooon!  »
(Sabino Paulicelli )


Bari è una città italiana delle Puglie nota per... niente. È una città priva di qualunque attrattiva e importanza. È stata fondata qualche giorno fa da un branco di galline pazze e in menopausa.

Uno dei vari divertimenti offerti dal "Percorso delle sgagliozze"

Gli abitanti di Bari, cioè i baristi, sono tra le persone più antipatiche del mondo, soprattutto a causa del loro dialetto, che definire incomprensibile e irritante sarebbe quasi un complimento. Si calcola inoltre che fra 100 baresi, 99 siano truzzi: anche questo rende i baresi il popolo più odiato d'italia (dati Istat).

Attività

L'attività principale della popolazione barese è la produzione di orecchiette. Le orecchiette sono un tipo di pasta, fatto con calce, sabbia, acqua del gabinetto e borotalco, con una graziosa forma di antenna parabolica. Questa particolare forma non è casuale: le orecchiette servono ai Baresi anche a mettersi in contatto con gli extra-terrestri, popolo da sempre molto amico di quello barese. Le orecchiette vengono condite solitamente con ragù di paesano, o di altro pugliese(i Baresi odiano i paesani e li sfruttano per produrre un macinato molto gustoso) Ogni brava massaia barese si allena fin da piccola a creare delle orecchiette perfette, allenandosi per esempio con le caccole del naso.

Le baresi sono così sollecite nell'allenarsi a produrre orecchiette, che molto spesso le loro mani assumono forme mostruose: si tratta di una particolare forma d'artrosi: la "recchiosi". ,

Delle mostruose mani baresi affette da recchiosi.

Turismo

A Bari non esiste turismo. E GRAZIE AL CAZZO! Ma che ci venite a fare in questo buco fetente? Esiste soltanto un albergo, l'"Hotel Extraschkifo", gestito da rape. Ad ogni modo, se per vostra sfortuna vi trovaste a Bari, potreste comunque trascorrere qualche ora dilettandovi con i giouchi e i passatempi amati dal popolo barese: un gioco antichissimo consiste nel cospargersi di cacioricotta (aderisce meglio se si è sudati, e il vero barese lo è sempre) e fingere di essere capre. Che spasso! Un'altro passatempo molto comune consiste nell'alzare il braccio e guardare le gocce d sudore che percorrono l'ascella. La prima che arriva all'ombellico, vince. Se però, durante il vostro soggiorno nella città non resisterete alla noia, e troverete la città insopportabile, potrete sempre trovare la morte tuffandovi nelle immonde acque baresi.

I Baresi

I Baresi, non si è ancora capito per quale oscura ragione, ritengono di essere un popolo meraviglioso e amato da tutto il resto del paese. Questo ovviamente non corrisponde alla realtà, e lo dimostra un sondaggio del 2006: alla domanda "Qual'è la città italiana che odi maggiormente?", il 96% degli italiani a rispoosto "Bari", il 2% ha risposto: "Gardaland", l'1,5% ha risposto "tutte ugualmente", e lo 0,5% ha risposto: "Non credevo di vivere in Italia".

Il vero barese

  1. Beve solo ed esclusivamente Peroni da tre quarti (e lotta contro la diffusione della Dreghèr da 33 o della Raffo tarantina), e pipì di gatto mista a schweppes.
  1. Ha mangiato almeno una volta i frutti di mare sul porto (contrastando la concorrenza sleale della costa di San Giorgio): in particolare, si esibisce nel risucchio di ricci (rabbrividendo all'idea che in Giappone li credono velenosi) o taratuffi.
Corollario 1: All'estero, ha gridato almeno in un ristorante la mitica frase Giovane, spacchi due cozze, provocando così l'imbarazzo di quanti sedevano al suo tavolo.
Corollario 2: Almeno una volta nella vita è finito in ospedale per il tifo, e gli stadi non c'entrano nulla (tipica battuta da stupido barese).
  1. Riconosce come sport ufficiale il Gioco della birra, anche se gli tocca fare il sott.
  1. Si riconosce dai gadgets della auto: santino di Padre Pio, sciarpa del Bari, squadra tradizionalmente perdente, e stemma della società accanto alla targa.
  1. Da '90 al '95 ha fatto almeno un abbonamento al San Nicola.
  1. Ha le maglie di Igor Protti, David Platt e Joao Paulo.
  1. Se di sesso femminile, ha partecipato almeno una volta alla nottata delle zitelle nella Basilica di San Nicola.
  1. Consuma abitualmente (o lo ha fatto perlomeno una volta) sgagliozze e bopizze, altrimenti le vende.
  1. Conosce a memorie tutte le canzoni di Toti & Tata e le trame delle loro sit com.
Corollario: Sa tutte le battute di Solfrizzi in Selvaggi.
  1. Ha visto con commossa partecipazione tutte le puntate de Le Battagliere.
  1. Ha come profeta Gianni Ciardo, e scambia i suoi detti (sopra alla nonna o abbasso alla commara?) per il Bignami.
  1. Ha fatto almeno un bagno a Pane e Pomodoro, contraendo in un sol colpo ebola, malaria e febbre gialla, malattie tipiche di una popolazione incivile e sottosviluppata come quella barese.
  1. Si esprime in un linguaggio comprensibile solo dai suoi simili: usa cadenzialmente interiezioni tipo Mò e ce cous, Matà, e sottili metafore come Vai a rubare a San Nicola o Ne hai fritti di polpi.
  1. Compra la Gazzetta del Mezzogiorno, ma, noto per la sua ignoranza, la usa solo per foderare la cuccia del cane o la gabbia del canarino.
  1. A distanza di decenni è ancora convinto che Business serva a tappezzare la macchina quando ci si infratta.
  1. Usa passare la domenica mattina dilettandosi nella sacra arte dell'arricciamento del polpo.
  1. Consuma periodicamente panini alla chitemmurt o chitestramurt dai panemmerda, o i panzerotti al cofano.
  1. Riconosce come piatto nazionale le orecchiette alle cime di rapa, che consuma almeno una volta a settimana, condite con catarro e sudore di barese.
  1. Ha assistito almeno una volta ad uno scippo a Bari vecchia, o ne ha compiuto uno.
  1. È stato sfiorato più di una volta dal pensiero di comprare un appartamento a Punta Perotti. File:Http://farm1.static.flickr.com/206/443318141 9e3afd668c.jpg
  1. Il grado di pericolosità di un barese si racchiude in un monito: IAPRE L'ECCHJIE.
  1. Ogni padre barese aspetta il momento giusto per dire al figlio: ti devo imbarare e ti devo perdere...
  1. Se ti chiami Nicola, esistono notevoli probabilità che tu abbia origini baresi.
Corollario: Se quando ti presenti col solito Piacere, Nicola ti senti rispondere Questa è la mano e questa è la ciola, allora ti trovi di fronte ad un barese.
  1. Ogni cuoca barese conosce una sola certezza: La mort d'u pulp iè la chpodd.
  1. Quando segna a calcetto, costringe la sua squadra ad esultare col trenino.
  1. Conosce la Prefettura in quanto palazzo del piazzale dei Battiti live, evento di irrilevante importanza che ospita cantanti come "Esmeraldo" "Freddy Clavicola" e "Geppo Spengio".
Corollario: per il barese un po' più elevato, la Prefettura è il palazzo accanto al parcheggio del Piccinni.
  1. È FERMAMENTE convinto che "Ce Parigi avesse ù mar sarebbe 'na piccole Bàr" E lui a Parigi non ci è mai stato(e se l'avesse visitata, si starebbe zitto...).
  1. Se un inglese gli scrive "Kiss, so love me", si guarda intorno per capire chi ha fottuto le uova dell'inglese.
  1. Può vantarsi di aver indossato negli anni '90 la mitica tuta acetata.
  1. Parcheggia in seconda fila ANCHE con la bici.
  1. Se negli anni '90 era un bambino, è cresciuto con la convinzione che esistessero davvero bambini come Cosè Cosè.
  1. Il vero barese CANOSOSCE A SADDAMM!
  1. Nonostante il Bari in B, il Petruzzelli ancora in rovina, gli autoradio che spariscono, i parcheggi che sprofondano...ha ancora il coraggio di cantare: "Cuss addò stam, iè ù megghiìe paise".
  1. I so d' baar....punt e avast!
  1. Ha un quoziente intellettivo decisamente inferiore alla media nazionale, già bassa.
  1. Ascolta le canzoni napoletane... nonostante odii i napoletani
  1. Ma soprattutto, il vero barese invidia i tarantini" razza che nonostante passi la vita a disprezzare Bari e i baresi poi è costretta ad andarci per svariati motivi; ad esempio tutti coloro che vogliano iscriversi ad una qualunque università e non possono permettersene una del nord Italia.

Storia di S.Nicola

La storia di S. Nicola di Bari è conosciuta in tutto il mondo sotto il nome de "Il signore degli anelli".

Nel lontano medioevo, mentre nel mondo si andavano creando comuni e con essi anche i santi protettori, a Bari, all'epoca un semplicissimo villaggio di pescatori e scippatori, Frodo si dilettava nel turismo locale e scippava con uno scooter una anziana vecchietta. Pochi minuti dopo, comparve Gandalf spiegando che Lecce aveva ben 3 santi protettori che facevano migliorare le possibilità di successo degli scippi. Bari non è conosciuta come una terra di santi quindi un concilio di Baresi decise di fare una rapida spedizione per cercare il santone che si adattasse meglio alla cultura barese. La scelta ricadde in Nicola di Myra, un vecchio turco che era morto e che aveva iniziato a fare più miracoli da morto che da vivo. All'epoca c'era anche Venezia di mezzo che aveva anche lei messo gli occhi su Nicola.

La situazione si stava facendo molto calda tra Bari e Venezia; per fortuna un gruppo di scippatori riuscì a rubare dal capoluogo veneto una barca elfica con cui andare a prelevare il santo molti giorni prima della spedizione veneziana. In poco tempo i migliori scippatori baresi si trovarono a Myra di fronte alle spoglie del turco. Dovete sapere che uno scippatore non conserva mai tutto il bottino per cui i baresi decisero di rubare solo metà del corpo di S. Nicola sostituendo la parte superiore con dei cuscini.

Dopo pochi giorni ritornarono trionfanti a Bari mostrando alla popolazione incredula parte della salma del nuovo santo protettore rubato. Quel giorno fu l'8 maggio e ancora oggi si festeggia il giorno del più grande scippo di Bari: il giorno in cui S. Nicola di Myra divenne S. Nicola di Bari. E' vero, questa storia fa schifo ed è noiosissima. Ma ai baresi fa ridere.

Simbologia

La similitudine tra il gallo della Kellog's e il gallo di Bari, è tale che fin dal XV secolo A.C. (Avanti Chuck) il comune di Bari ha subito: 2 querele per violazione di copyright da parte della Kellog's, tre citazioni dal tribunale di Svervegia, e la caduta dei capelli di Berlusconi. Ma nonostante questo, Francesco Amadori continua a spopolare con la sua organizzazione criminale nota per i polli 10+o-

Se ti stai domandando....

Se ti stai domandando perchè questo articolo fa schifo, la risposta è: perchè è stato scritto da un barese, che pensa che tutta l'italia trovi simpatici i baresi e divertenti queste idiozie. Solo in alcuni punti è stato corretto da un non-barese.