Australopithecus: differenze tra le versioni

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Versione delle 12:26, 16 mag 2010

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« U-u-u-u, a-a-a-a! »
(Un australopiteco dice "Buongiorno".)

Con il nome Australopiteco ci si riferisce a quelle scimmie troppo stupide per sopravvivere alla selezione naturale, che quei babbei evoluzionisti ritengono imparentate con il genere Homo. Gli australopitechi sono divisi in due ulteriori classi: Australopithecus afarensis e Australopithecus africanus, di cui i primi però sono immaginari.

Morfologia

Gli australopitechi erano fisicamente simili a piccoli ominidi. Venivano assemblati in Africa con i pezzi di scarto dei gorilla, e in più ricevevano un cervello in omaggio (cosa che oggi non avviene più con alcuni Homo sapiens). Gli esemplari maschili erano più alti di quelli femminili e complessivamente più grossi, ma avevano il pene più piccolo. L'altezza variava a seconda della Luna e delle maree, motivo per cui una sera potevano essere alti 1,40 metri e il mattino successivo 80 centimetri. Stessa cosa per il colore dei capelli, che cambiava in base alle stagioni, così come il numero di arti superiori, da due a tre in primavera ed estate, da quattro a sette in Autunno e Inverno. La scatola cranica conteneva un cervello di modeste dimensioni, in grado soltanto di gestire la deambulazione, l'accoppiamento e la produzione di saliva. Infine, un particolare di una certa rilevanza: a causa di una malformazione congenita al pene (era montato al contrario), gli Australopitechi erano soliti urinarsi in faccia.

Sottoclassi

Ritrovamenti fossili

Voci correlate