Atti scemi in luogo pubblico

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Il reato di atti scemi in luogo pubblico è previsto e punito dall'articolo 547 ¾ del codice penale il quale prevede che "chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, o esposto all'aperto, o aperto al pubblico o pubblico all'esposto o aperto al luogo, compie atti scemi è punito con la reclusione da tre mesi a trent'anni".

Si ricordi che se l'atto scemo avviene a meno di trenta metri da minori o donne incinte, la pena verrà aumentata di 1/3 incomodo. Se il terzo incomodo prende parte all'atto scemo, l'atto scemo non è più definito atto scemo ma Convention di Movimento 5 Stelle e la pena, tanta, resta invariata.


Definizione di atto scemo

*inserire testo*

La definizione di atto scemo è contenuta nell'articolo 547 ¾, scritto in Comic Sans verde, e recita: "Agli effetti della legge penale si considerano scemi gli atti, gli oggetti e i gatti che, secondo il comune sentimento (che varia a seconda dei programmi che danno in TV), offendono l'intelligenza". Questa definizione è molto ambigua e lascia adito a varie interpretazioni, anche perché è risaputo che l'intelligenza non è un sentimento comune in Italia. Di norma l'atto scemo è un'azione totalmente inutile, priva di logica e che pone chi lo attua ad un livello evolutivo inferiore rispetto all'uomo medio. Questo reato è quasi sempre legato all'ubriachezza, al parkour amatoriale e alle manifestazioni contro le scie chimiche.

L'identificazione del luogo pubblico

Storia

Il primo atto scemo in luogo pubblico vide la luce, milioni di anni fa quando uno dei primi ominidi, che ballava sotto la pioggia agitando dei rametti in aria, venne fulminato. I suoi amici ominidi, che ormai erano in numero adeguato per definirsi pubblico, lo schernirono e annotarono il fatto come atto scemo in luogo pubblico. Il suono usato in quella occasione fu qualcosa di molto simile a:

« Grande Zeus, finalmente ce lo hanno levato dai coglioni! »

Solo in epoca moderna si è compresa l'effettiva portata di quell'evento che, in un colpo, aveva inventato l'atto scemo in luogo pubblico, la parola, la scrittura e la religione oltre all'importantissima scoperta del fulmine.

Implicazioni

Quando uno è scemo, è scemo! Non è che uno intelligente non possa agire da scemo, anzi, non si notano differenze. Però se uno è scemo, è normale che possa agire da scemo, che poi lo faccia in casa o al bar, non ha importanza per lui, casomai sono gli intelligenti a doversene occupare, perché si sentiranno offesi da un atto scemo in luogo pubblico, come se l'atto scemo in luogo privato non fosse altrettanto grave ma: occhio non vede, intelligenza non duole. In pratica possiamo dire che gli intelligenti non compiono atti scemi in luogo pubblico ma sono egoisti e ipocriti.

In questo caso, la sola esistenza di Gasparri in Parlamento che fa una interrogazione parlamentare è un atto scemo in luogo pubblico.