Vercingetorige: differenze tra le versioni

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[[File: Statua cavallo.jpg|thumb|right|250px| Vercingetorige raffigurato poco dopo essere sceso da cavallo.]]
[[File:Foto segnaletica di Vercingentorige.jpg|thumb|right|400px|Foto segnaletica scattata durante il crimine commesso da Papà Francesco .]]
{{Cit2|Oggi parliamo di Verquinche... Verzindetor... Verspinghe... Di [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] e della guerra in Gallia| [[Luca Giurato]] su Vercingetorige}}
{{Cit2|Oggi parliamo di Verquinche... Verzindetor... Verspinghe... Di [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] e della guerra in Gallia| [[Luca Giurato]] su Vercingetorige}}


Vercingetorige ([[latino]]: ''Vercingetorix'', "Il grandissimo re degli stronzi") ([[Liegi-Baston-Liegi]], [[80 a.C.]] – Roma, [[26 settembre]] [[46 a.C]]) è stato un [[principe]] e [[condottiero]] [[galli|gallo]]. Figlio del nobile '''Gaglione''', fu re degli ''Averni'', influente popolo gallico noto per aver inventato e sponsorizzato il [[latte con le cozze]]. Nel suo disegno di respingere l'[[Repubblica romana|invasione romana]], riuscì a coalizzare la maggioranza dei [[popolo|popoli]] gallici e dei loro comandanti; il disegno fu però utilizzato da [[Gaio Giulio Cesare]] per pulirsi il [[culo]].<br/>
'''Vercingetorige''' ([[latino]]: ''Vercingetorix'', "Capo dei terroristi") ([[Liegi-Baston-Liegi]], [[80 a.C.]] – Roma, [[26 settembre]] [[46 a.C]]) è stato un [[principe]] e [[condottiero]] [[galli|gallo]]. Fu re degli ''Averni'', influente popolo gallico noto per l'ingente consumo di [[amaro Averna|amaro digestivo]].

Vercingetorige è stato uno dei primi capi in grado di [[federalismo|federare]] una parte importante dei popoli gallici, grazie a convincenti discorsi a base di [[rutto|rutti]] alla [[polenta]] tartufata e [[dito medio]] alzato. Di fronte ad {{citnec|uno dei più grandi strateghi di sempre}}, mise in mostra i suoi eccellenti talenti, tra i quali quello di sapersi infilare quattro pennarelli nella narice destra.<br/>
Nel suo disegno di respingere l'[[Repubblica romana|invasione romana]], riuscì a coalizzare i [[popolo|popoli]] gallici; il disegno fu però utilizzato da [[Gaio Giulio Cesare]] per pulircisi il [[culo]].
Fu sconfitto nell'[[assedio di Alesia]] nel [[52 a.C.]]. Catturato, fu imprigionato a [[Roma]] per 5 anni a pane e [[sputo]]. Nel [[46 a.C.]] fu trascinato in catene e costretto a camminare con le gambe legate dietro la schiena, per ornare la celebrazione del [[trionfo]] di [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]]. Immediatamente dopo fu mandato a [[morte]] tra le risate dei [[bambini]].

Vercingetorige è stato uno dei primi capi in grado di mangiare i bambini con la forchetta d'oro e riuscire a picchiare i cani.[[federalismo|federare]] una parte importante dei popoli gallici, grazie a convincenti discorsi a base di [[rutto|rutti]] alla [[polenta]] tartufata e [[dito medio]] alzato. Di fronte ad {{citnec|uno dei più grandi strateghi di sempre}}, mise in mostra i suoi eccellenti talenti, tra i quali quello di sapersi infilare quattro pennarelli nella narice destra.

Fu sconfitto nel Tamponamento a Catena di [[Assedio di Alesia|Alesia]] del [[52 a.C.]]. Catturato, fu tenuto prigioniero a [[Roma]] per 5 anni a pane e [[sputo]]. Nel [[46 a.C.]] fu trascinato in catene e costretto a camminare con le gambe legate dietro la schiena, per ornare la celebrazione del [[trionfo]] di [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]]. Immediatamente dopo fu mandato a [[morte]] tra le risate dei [[bambini]].


==Biografia==
==Biografia==

[[File:Cosplayer Asterix.jpg|thumb|right|180px|Il giovane Vercy in un raro autoscatto d'epoca.]]


===Le origini===
===Le origini===


Vercingetorige nacque senza dubbio in ''Avernia'', secondo [[Strabone|Strappone]] intorno all'anno [[80 a.C.|80 virgola 2 a.C.]]
Secondo lo storico [[Strabone|Strappone]], Vercingetorige nacque <u>senza dubbio me possino cecamme</u> in ''[[Alvernia|Avernia]]'' intorno all'anno [[80 a.C.|80 virgola 2 a.C.]], ma d'altronde si sa che il vegliardo cominciava con l'[[happy hour]] verso le 2 del pomeriggio.

Era figlio di '''Gaglione''', capo di uno dei principali clan degli Averni, uno dei popoli più sfigati dell’intero [[Impero Romano]] in generale, della [[Gallia]] in particolare. Gli Averni erano soliti infatti vendemmiare a [[gennaio]] e [[benzinai|produrre un vino verde senza piombo]].
Era figlio di '''Celtillo''', capo degli Averni, uno dei popoli più sfigati dell’intero [[Impero Romano]] in generale e della [[Gallia]] in particolare: essi erano soliti infatti vendemmiare a [[gennaio]] e [[benzinai|produrre un vino verde senza piombo]].
[[File: Gallo_2.jpg‎ |thumb|right|250px|Gaglione, il padre di Vercingetorige.]]

L'origine del suo nome è stata a lungo un mistero, anche perché agli [[storiografia|storiografi]] gliene fregava tanto quanto. [[Plutarco]], nelle sua biografia di Cesare, deforma il suo nome in Ουεργεντοριξ (da pronunciare ''vergingetorix'' con l’ultima sillaba [[rutto|ruttata]]); [[Strabone|Strappone]] lo chiama ''quello lì'', e solitamente lo cita solo per insultarlo e per fargli qualche [[pernacchia]].<br/>
L'origine del suo nome è stata a lungo un mistero, anche perché agli [[storiografia|storiografi]] gliene fregava tanto quanto. [[Plutarco]] deforma il suo nome in Ουεργεντοριξ (da pronunciare ''vergingetorix'' con l’ultima sillaba [[rutto|ruttata]]); Strappone lo chiama ''quello lì'', e solitamente lo cita solo per insultarlo e [[pernacchia|spernacchiarlo]].

Oggi è comunemente accettato quello che i [[filologia|filologi]] vanno dicendo da tempo:
Oggi è comunemente accettato quello che i [[filologia|filologi]] vanno dicendo da tempo:
{{Quote|Chi se ne sbatte di Vercingetorige? Tanto ha perso.|Filologi sul condottiero gallico}}
{{Quote|Chi se ne sbatte di Vercingetorige? Tanto ha perso.|Filologi sul condottiero gallico}}

[[File: Folla 2.jpg|thumb|left|250px|Vercingetorige da piccolo.]]


=== L’infanzia ===
=== L’infanzia ===


Fin da piccolo, il giovane Vercingetorige mostra intelligenza e attitudine al comando, tant’è che il padre Gaglione lo manda all’età di 4 anni a pascolare le pecore a [[calcio in culo|pedate nel sedere]].
Fin da piccolo il giovane Vercingetorige mostra intelligenza e attitudine al comando, tant’è che il padre Celtillo lo manda all’età di 4 anni a pascolare le pecore a [[calcio in culo|pedate nel sedere]].

All’età di 6 anni entra alle [[elementari]] dove i compagnetti lo prendono in giro per il nome, storpiandolo in ''Coglione''. A 7 ripete la prima, dove fa il duro perché è più grande degli altri. <br/>
All’età di 6 anni entra alle [[elementari]] dove i compagnetti lo prendono in giro per il nome del genitore, storpiandolo in ''Tarzanillo''. Che simpa. A 7 ripete la prima, dove fa il duro perché è più grande degli altri. A 15 anni prende la licenza di [[scuola media]], con una tesina sulla [[Medea]] di [[Omero]] e la sua celebre ospitata a [[Pomeriggio Cinque]].
A 15 anni prende la licenza di [[scuola media]], con una tesina sulla [[Medea]] di [[Omero]] ed i suoi rapporti con l’[[Iliade]] di [[Euripide]]. A 18 si arruola nelle legioni galliche partendo dal grado di [[dildo]] di gomma. Le sue capacità nel leccare il [[culo]] e nel rammendare i calzini gli faranno però fare una rapida ascesa.

A 18 entra negli [[Ultras|ultrà]] dell''''Avernia f.c.''' e lì scopre il gusto di menare mazzate senza un motivo preciso.


===La guerra nel cuore della Gallia e i rapporti pruriginosi con Cesare===
===La guerra nel cuore della Gallia e i rapporti pruriginosi con Cesare===

{{vedi anche|Gaio Giulio Cesare}}
{{vedi anche|Gaio Giulio Cesare}}
Nel [[58 a.C.]], Vercingetorige è un giovane rampante sulla ventina, nell'età giusta per farsi ammazzare in [[battaglia]], quando [[Gaio Giulio Cesare]] decide di invadere la Gallia. Il ''casus belli'' fu un’occhiata prolungata lanciata alla [[ricchione|sua ragazza]] da un Gallo all'interno di un bar. Gli storiografi riportano la seguente frase pronunciata da Cesare:
[[File: Galli_che_giocano_a_calcio.jpg|thumb|right|250px|I galli in un momento di svago.]]
{{Quote|Oh, non ti permettere a gvardarne il deretano! Vienine fvori che ti percvoto in volto!|Cesare ad un Gallo}}
Nel [[58 a.C.]], Vercingetorige è un giovane rampante sulla ventina, nell'età giusta per farsi ammazzare in [[battaglia]], quando [[Gaio Giulio Cesare]] decide di invadere la Gallia. Il motivo era rappresentato da un’occhiata prolungata lanciata alla sua ragazza da un [[gallo]] (l’animale) all'interno di un bar. Gli storiografi riportano la seguente frase pronunciata da Cesare:
[[File:Legionari con armi e veicoli moderni.jpg|thumb|left|300px|L'esercito di Cesare.]]
{{Quote|Oh non ti permettere a guardare la mia tipa! Vienine fuori che ti spacco la faccia| Cesare ad un [[gallo]]}}
In realtà Cesare [[ebbrezza|era ubriaco]] e aveva solo voglia di litigare con qualcuno.
In realtà Cesare [[ebbrezza|era ubriaco]] e aveva solo voglia di litigare con qualcuno. La guerra che ha inizio durerà sei anni, supplementari compresi.

In quel momento Vercingetorige decide di fare il [[doppio gioco]] ed entra a far parte dell'entourage militare di Cesare col grado di ''contubernales'' ([[zoccola]] lava e stira). <br/>
La guerra che ha inizio durerà sei anni, con Cesare che asfalterà letteralmente le varie tribù galliche.
Nel [[58 a.C.]] Cesare decide di intervenire per impedire ai [[Germania|Tedeskien]] di '''Merkello''' di minacciare la Gallia. Lo sconfigge in [[Alsazia]], con un [[all-in]] all’ultima mano.
Nel [[58 a.C.]] Cesare decide di intervenire per impedire ai [[Germania|Tedeskien]] di '''Merkello''' di minacciare la Gallia. Lo sconfigge in [[Alsazia]], con un [[all-in]] all’ultima mano.

Nel [[57 a.C.]] Cesare si dirige verso il Nord-Est e decide di affrontare i ''[[Belgi]]'' dello [[Standard Liegi]], poi i ''Nervi'' di '''Ambrogio''', ed infine i ''Bellovaci'' di '''Asfaltorix''', tirando loro le orecchie. La Gallia è sottomessa carponi, e la guerra è finita; tuttavia Cesare rimane in Gallia e a partire dal [[56 a.C.]] si trova ad affrontare il montare della [[resistenza]], soprattutto contro l’allungamento dell’[[età pensionabile]] fino a 83 anni e 70 lavorativi. Nel [[55 a.C.]] Cesare deve affrontare un nuovo esodo di popolazioni germaniche che in massa si riversavano in Gallia attraversando il [[Reno]]; Cesare considera il fiume un limite invalicabile e si inviperisce vistosamente nel vedere una quantità imbarazzante di '''[[punkabbestia|punkabbusta]]''' nel giardino di casa propria intenti a non fare una mazza. I [[Germani]] che oltrepassano il [[File:Legionari con armi e veicoli moderni.jpg|thumb|left|300px|L'esercito romano.]] fiume vengono sterminati dall'[[esercito romano]], che lascia sul terreno, a dire di Cesare, “''quattrocento milioni di mila persone''” tra morti, feriti e simpatizzanti. Agli altri Cesare dà 20 euro e dice loro:
Nel [[57 a.C.]] Cesare si dirige verso il Nord-Est e decide di affrontare i ''[[Belgi]]'' dello [[Standard Liegi]], poi i ''Nervi'' di '''Ambrogio''', ed infine i ''Bellovaci'' di '''Asfaltorix''', impegnati in una feroce [[riunione di condominio]] che va avanti da mesi. Cesare approfitta della distrazione e la Gallia è sottomessa carponi, ponendo fino alla guerra nonostante le proteste dell'amministratore di condiminio per l'evidente vizio di forma; tuttavia Cesare rimane in Gallia e a partire dal [[56 a.C.]] si trova ad affrontare il montare della [[resistenza]], soprattutto contro l’allungamento dell’[[età pensionabile]] fino a 83 anni e 70 lavorativi.
{{Quote| Andate a tagliarvi i capelli, barboni.|Cesare ai [[punkabbestia]].}}

Nel [[55 a.C.]] Cesare deve affrontare un nuovo esodo di popolazioni germaniche che in massa si riversavano in Gallia attraversando il [[Reno]]; Cesare si inviperisce vistosamente nel vedere una quantità imbarazzante di '''[[punkabbestia]]''' nel giardino di casa propria intenti a non fare una mazza. I [[Germani]] che oltrepassano il fiume vengono sterminati dall'[[esercito romano]], che lascia sul terreno, a dire di Cesare, “''quattrocento milioni di mila persone''” tra morti, feriti e simpatizzanti. Agli altri Cesare dà 20 euro e dice loro:
{{Quote| Andate a tagliarvi i capelli, barboni.|Cesare ai punkabbestia.}}
I vecchi soldati annuivano, raccontando che alla loro età già zappavano la terra.
I vecchi soldati annuivano, raccontando che alla loro età già zappavano la terra.

Con l'arrivo dell'inverno del [[53 a.C.]], Cesare ritorna in Italia spostandosi in [[Gallia cisalpina]], l’attuale [[Boh]]. È questo il momento dell'entrata in scena di Vercingetorige che si allontana da Cesare, reo di non avergli comprato la [[pelliccia]]. Volendo forse approfittare del malcontento latente in una Gallia stanca di guerre, Vercingetorige, tradendo l'alleanza con Cesare, acquisisce il [[potere]] in Gallia taccheggiandolo al precedente proprietario.
Con l'arrivo dell'inverno del [[53 a.C.]], Cesare ritorna in Italia spostandosi in Gallia Cisalpina, l’attuale [[Boh]]. È questo il momento dell'entrata in scena di Vercingetorige che si allontana da Cesare, reo di non avergli comprato la [[pelliccia]].


=== La ribellione dei Galli e l’ascesa al potere ===
=== La ribellione dei Galli e l’ascesa al potere ===


[[File:Guerrieri galli.png|thumb|right|300px|L’esercito di Vercingetorige.]]
Ma Vercingetorige incontra la contrarietà dell'[[oligarchia]] [[amaro averna|averna]], in capo a tutti lo zio paterno '''Gobannizione''', e viene cacciato dalla città. Solo e con le pezze al [[culo]] Vercingetorige arruola le sue truppe tra la [[poveraccio|gente miserabile delle campagne]] promettendo loro la liberazione da [[Roma ladrona]] e una diminuzione delle [[tasse]]. Vercingetorige ritornerà in forze qualche giorno più tardi, assediando la città, e costringendo lo zio Gobannizione a fare un passo indietro, dalla finestra, aiutato con una spinta. Viene così acclamato re, nonostante avesse la [[terza media]] e fosse del tutto digiuno di [[economia]]. Al popolo andava bene così, perché aveva promesso [[soldi|grano]] in abbondanza e [[ballerina|ballerine]] gratis per tutti.
Vercingetorige incontra però la contrarietà del [[CdA]] dell'[[amaro Averna|Averna]], amministratore delegato lo zio paterno '''Gobannizione''', che teme un calo delle vendite dell'amaro. Lo cacciano quindi a bottigliate sul cranio.

Solo e con le pezze al [[culo]] Vercingetorige arruola le sue truppe tra la [[poveraccio|gente miserabile delle campagne]] perché tanto quei cenciosi bevono solo acqua piovana.
Vercingetorige ritornerà in forze qualche giorno più tardi, assediando la città, e costringendo lo zio Gobannizione a fare un passo indietro. Dalla finestra. Aiutato con una spinta.

Viene così acclamato re. Le maestranze di Gobannizione dichiarano sciopero duro a oltranza. Crollano le [[Borsa valori|Borse]] [[Asia|Asiatiche]], costrette a ripiegare su quella cacchio di ''glappa di lose'' che sa di medicina.

Grandioso il suo primo discorso, di seguito integralmente riportato:
Grandioso il suo primo discorso, di seguito integralmente riportato:
{{Quote| Se sbaglio mi corrigerete. |Discorso d’insediazione di Vercingetorige}}
{{Quote|'''''BUUUURRRP!''''' Ehm... |Discorso d’insediazione di Vercingetorige}}
Le prime decisioni prese da Vergingetorige dopo l’incoronazione furono:
Le prime decisioni prese da Vercingetorige dopo l’incoronazione furono:
* insegnare il [[dialetto]] gallico nelle scuole;
* insegnare il [[dialetto]] gallico nelle scuole;
* investire in una banca gallica che sarebbe fallita poco dopo;
* dare la colpa a [[Roma]];
* mangiare indossando la canottiera e mettendo i piedi sul tavolo;
* mangiare indossando la canottiera e mettendo i piedi sul tavolo;
* investire in una banca gallica che sarebbe fallita poco dopo;
* stuprare una [[capra]].
* dare la colpa a [[Roma]].
Le sorti della Gallia furono così, presto sollevate, e i sudditi già pregustavano la vittoria sui nemici.

[[File:Ballerina Lap dance.jpg|left|thumb|300px|L'invito di Vercingetorige alle tribù galliche.]]


=== Il genio militare e politico di Vercingetorige ===
=== Il genio militare e politico di Vercingetorige ===


[[File:Ballerina Lap dance.jpg|left|thumb|250px|L'invito di Vercingetorige alle tribù galliche.]]
Vercingetorige, nel corso di quell'[[anno]], mostrerà il suo reale talento [[militare]] e [[politico]] creando dei problemi ad uno degli strateghi [[romani]] più talentuosi. La sua azione prende due strade: innanzitutto, organizza la [[resistenza]] concependola come una ''guerra di disturbo'' (accende la [[radio]] ad alto volume mentre i [[romani]] dormono, [[scorreggia]] in ascensore, entra in casa dei romani con le scarpe sporche di [[merda]]); utilizza poi la tattica della “Terra bruciata” , cioè scappa un minuto prima della battaglia, lasciando i suoi [[uomini]] ad affrontare i [[romani]].
Vercingetorige, nel corso di quell'[[anno]], affronterà uno degli strateghi più abili di tutti i tempi con una duplice azione: innanzitutto, organizza la [[resistenza]] concependola come una ''guerra di disturbo'' (accende la [[radio]] ad alto volume mentre i [[romani]] dormono, [[scorreggia]] in ascensore, entra in casa dei romani con le scarpe sporche di [[merda]]); utilizza poi la tattica della “terra bruciata” , cioè scappa un minuto prima della battaglia, lasciando i suoi [[uomini]] ad affrontare i [[romani]].

Nel gennaio del [[52 a.C.]] mette in gioco con successo le sue carte diplomatiche: invia ai vari popoli gallici una serie di inviti per un aperitivo con spogliarello di una ballerina albanese . Gli '''Edui''' e i '''Rutteni''' accettano, mentre i '''Biturigi Sferici''' declinano perché occupati con le [[moglie|mogli]].
Nel gennaio del [[52 a.C.]] mette in gioco con successo le sue carte diplomatiche: invia ai vari popoli gallici una serie di inviti per un aperitivo con spogliarello di una ballerina albanese . Gli '''Edui''' e i '''Rutteni''' accettano, mentre i '''Biturigi Sferici''' declinano perché occupati con le [[moglie|mogli]].

Accortosi di questa accozzaglia di ignoranti per la puzza che si propagava per chilometri, Cesare decide pertanto di tornare in [[Gallia Narbonese]] per fermare la rivolta.
Accortosi di questa accozzaglia di ignoranti per la puzza che si propagava per chilometri, Cesare decide pertanto di tornare in Gallia Narbonese per fermare la rivolta.


=== Le campagne della primavera del [[52 a.C.]] ===
=== Le campagne della primavera del [[52 a.C.]] ===


Vercingetorige mette in opera la sua strategia: [[cagarsi addosso|cagarsi nelle mutande]] per avere una scusa per abbandonare la battaglia.
[[File:Guerrieri galli.png|thumb|right|250px|L’esercito di Vercingetorige.]]
Vercingetorige mette in opera la sua strategia: [[cagare|cagarsi]] nelle mutande sfiancando così l’[[esercito]] romano, ed evitare lo scontro diretto.
Cesare non ci casca e punta sulla città d'''Avarico'', cingendola d’assedio. Vercingetorige, all’interno della città, dispone le seguenti difese:
Cesare non ci casca e punta sulla città d'''Avarico'', cingendola d’assedio. Vercingetorige, all’interno della città, dispone le seguenti difese:
* mostra il [[culo|sedere]] alle truppe nemiche, al fine di fermarli, come aveva visto fare in un [[Braveheart|film]];
* mostra il [[culo|sedere]] alle truppe nemiche, al fine di fermarli, come aveva visto fare in un [[Braveheart|film]];
* utilizza l’olio bollente per una [[frittura mista]] di calamari e gamberi;
* utilizza l’olio bollente per una [[frittura mista]] di calamari e gamberi;
* organizza gli arcieri per difendere il [[Fosso di Helm]];
* organizza gli arcieri dando ordini in elfico, come in [[Il Signore degli Anelli|quell'altro film]];
* ordina ai fanti di presidiare i “guarvi” con coraggio e “sprontevolezza”;
* ordina ai fanti di presidiare i “guarvi” con coraggio e “sprontevolezza”;
* [[bestemmia]] in [[metrica greca]];
* [[bestemmia]] in [[metrica greca]];
* si pulisce i denti con lo [[stuzzicadenti]], tenendo la bocca aperta e facendo rumori;
* si pulisce i denti con lo [[stuzzicadenti]], tenendo la bocca aperta e facendo rumori;
* chiede scusa a [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]].
* chiede scusa a [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]].
Cesare con le sue scuse si sciacqua gli [[coglioni|zebedei]] e fa cadere Avarico nel tempo record di nove secondi netti, con vento a sfavore di 2 m/s.
Cesare con le sue scuse ci si sciacqua gli [[coglioni|zebedei]] e fa cadere Avarico nel tempo record di nove secondi netti, con vento a sfavore di 2 m/s.


=== La vittoria di Gergovia in giugno ===
=== La vittoria di Gergovia in giugno ===


Dopo la sconfitta Vercingetorige, sempre con le mutande patentate, riorganizza le sue forze e, fedele alla sua tattica di evitare lo scontro, attende l’attraversamento del fiume ‘’Elaver’’ da parte di Cesare.
Dopo la sconfitta, Vercingetorige, sempre con le mutande patentate, riorganizza le sue forze e, fedele alla sua tattica di evitare lo scontro, attende l’attraversamento del fiume ‘’Acqvamerda’’ da parte di Cesare.
A [[Gregovia]] Vercingetorige ottiene la sua prima vittoria; [[Roberto Baggio]] e [[Alessandro Del Piero]] si mangiano due gol, [[Di Biagio]] sbaglia un rigore ed il generale [[Cesare Maldini]] viene ricoperto di sputi dagli spalti.
A [[Gregovia]] Vercingetorige ottiene la sua prima vittoria; [[Roberto Baggio]] e [[Alessandro Del Piero]] si mangiano due gol, [[Di Biagio]] sbaglia un rigore ed il generale [[Cesare Maldini]] viene ricoperto di sputi dagli spalti.

Dopo la sconfitta, i [[Romani]] levano il campo imboccando la strada di [[nord-ovest]].
Cesare, nei suoi commentari, sostiene di aver raggiunto a Gergovia lo scopo di respingere la iattanza gallica e ridare [[coraggio]] ai suoi, avendo limitato le perdite a 700 legionari; il tutto viene esposto con un laconico:
Cesare, nei suoi commentari, sostiene di aver raggiunto a Gergovia lo scopo di respingere la iattanza gallica e ridare [[coraggio]] ai suoi, avendo limitato le perdite a 700 legionari; il tutto viene esposto con un laconico:
{{Quote|Non vi preoccupate, tutto calcolato|Cesare, [[De Bello Gallico]] IV,4,752 nord-est}}
{{Quote|Non vi preoccupate, tutto calcolato|Cesare, [[De Bello Gallico]] IV,4,752 nord-est}}
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[[File:Soldatini romani.JPG|300px|thumb|left|Battaglia di Gregovia]]
[[File:Soldatini romani.JPG|300px|thumb|left|Battaglia di Gregovia]]

=== Apogeo di Vercingetorige e isolamento di Cesare ===
=== Apogeo di Vercingetorige e isolamento di Cesare ===


Nel frattempo l'insurrezione è ormai generalizzata: la gente urla e si prende a [[schiaffo|schiaffi]], altri, [[ebbrezza|ubriachi]], guidano le bighe all’impazzata passando con l’arancione, altri ancora violentano gli [[animali da cortile]]. Tutto questo casino viene sfruttato da ''Verci'' per incanalare la rabbia contro [[Roma]] e Cesare.
Nel frattempo l'insurrezione è ormai generalizzata: la gente urla e si prende a [[schiaffo|schiaffi]], altri, [[ebbrezza|ubriachi]], guidano le bighe all’impazzata passando col giallo, altri ancora violentano gli [[animali da cortile]]. Tutto questo casino viene sfruttato da ''Vercy'' per organizzare un [[rave party]] epocale che ancora se lo ricordano i vecchi.

Vercingetorige si impone così definitivamente come leader della [[coalizione]]. Una gran parte dei popoli gallici, per la prima volta nella storia, si trova ora unito in un unico sentimento nazionale: l’odio verso [[Roma Ladrona]].
Cesare sa di non poter contare ormai su nessun alleato in Gallia, a parte i ''Minchioni'' e i ''Remi''. Solo contro tutti, deve assolutamente tentare lo scontro diretto contro Vercingetorige.
Vercingetorige si impone così definitivamente come leader della [[coalizione]]. Cesare sa di non poter contare ormai su nessun alleato in Gallia, a parte i ''Minchioni'' e i ''Remigi''. Solo contro tutti, deve assolutamente tentare lo scontro diretto contro Vercingetorige prima che si monti la testa come un [[centravanti]] della Primavera [[Juventus]].


=== La capitolazione e l’Assedio di Alesia ===
=== La capitolazione e l’Assedio di Alesia ===


Cesare vince a Digione e Vercingetorige decide, con un’astuta mossa militare, di rifugiarsi nuovamente in una [[città]], ''Alesia'', perché glì avevano detto che ci stava la [[birra]].
Cesare vince a Digione e Vercingetorige decide, con un’astuta mossa militare, di rifugiarsi ad ''Alesia'', paesotto rinomato per il fatto di non essere rinomato.
Cesare dispiega le proprie forze attorno alla città con un [[catenaccio]] spaventoso che avrebbe fatto arrossire '''Trapattonix'''. Vercingetorige, di contro, non s’impaurisce, e decide di scegliere i propri uomini in base all’astrologia, escludendo tutti quelli nati a Luglio. Un [[Zidane|pelato]] viene espulso per una [[testata]], si va ai rigori, e [[Trezeguet|'''Treseghe''']] prende il [[palo]].
Cesare lo trova comunque su [[Google Maps]] e, stanco di queste scenette alla [[Tom e Jerry]], assedia il borgo con un [[catenaccio]] spaventoso che avrebbe fatto arrossire '''Trapattonix'''. Vercingetorige, di contro, non s’impaurisce, e decide di scegliere i propri uomini in base all’astrologia, escludendo tutti quelli nati a Luglio. Quando si rende conto che non si può scappare da una città assediata, si caga addosso ''sul serio'' per la prima volta in vita sua.


===La resa di Vercingetorige (ottobre [[52 a.C.]]) ===
===La resa di Vercingetorige (ottobre [[52 a.C.]]) ===

{{Wikipedia}}
{{Wikipedia}}
Dopo una quarantina di giorni di panico improduttivo, le truppe affamate ridotte a mangiare i batuffoli di polvere sotto il letto tradiscono Vercingetorige e lo consegnano ai romani, costringendolo ad arrendersi al cospetto di Cesare, che fatica a nascondere una possente [[erezione]]. È allora che il condottiero sconfitto pronuncia la celebre frase:
{{Quote|A uolnerati vel tu es aliud a pederast mortuus eis| Vercingetorige a Cesare}}
Benché gli storici dell'epoca riportassero un lusinghiero ''"Hai vinto un uomo forte, O uomo fortissimo"'', secondo i filologi moderni non trasmette propriamente il significato originale di ''"Ti venisse un colpo, o pederasta che non sei altro, li mortacci tua"''.


Dopo una quarantina di giorni di disperata [[resistenza]], con le truppe ridotte alla fame, Vercingetorige, viene consegnato dai suoi stessi uomini e, umiliandosi, decide di arrendersi al cospetto di Cesare, gettandosi ai suoi [[piedi]] e leccandogli le suole delle scarpe. Gli storiografi riportano la seguente ruffianata pronunciata da Vercingetorige rivolta a Cesare: "''Hai vinto un uomo forte, O uomo fortissimo''", che nel latino del condottiero gallico diventa:
{{Quote|Tantum quantum imodium, rosa, rosae, rosarum| Vercingetorige a Cesare}}
Cesare gli risponde:
{{Quote|Prova a dire [[OVOLOLLO]]|Cesare, in risposta}}
I Galli escono disarmati dalla cittadella e vengono ridotti in prigionia.
La sconfitta si rivela conseguenza di numerosi fattori: la superiorità dei Romani, la mancanza di [[intesa]] fra i diversi [[popoli]] e comandanti gallici, la totale incapacità in fatto di [[strategia militare]] da parte di Vercingetorige ma, soprattutto, la sua noncuranza per l’[[igiene intima]].
La sconfitta si rivela conseguenza di numerosi fattori: la superiorità dei Romani, la mancanza di [[intesa]] fra i diversi [[popoli]] e comandanti gallici, la totale incapacità in fatto di [[strategia militare]] da parte di Vercingetorige ma, soprattutto, la sua noncuranza per l’[[igiene intima]].


===La morte di Vercingetorige ===
===La morte di Vercingetorige ===


Giulio Cesare conduce Vercingetorige con sé, come trofeo da mettere sul camino della sua casa di [[Roma]]. Il principe gallico viene tenuto prigioniero a [[Rebibbia]] fino al 26 settembre del [[46 a.C.]], quando, dopo aver ornato in catene il trionfo di Cesare, verrà subito mandato a morte.
Giulio Cesare conduce Vercingetorige con sé, come trofeo da mettere sul camino della sua casa di [[Roma]]. Il principe gallico viene tenuto prigioniero a [[Rebibbia]] fino al 26 settembre del [[46 a.C.]], quando, dopo aver ornato in catene il trionfo di Cesare, verrà subito mandato a morte per [[teabagging]].


== Vercingetorige nelle arti e nella scrittura ==
== Vercingetorige nelle arti e nella scrittura ==

[[File: Moneta_50_lire.jpg|thumb|right|250px|Moneta antica raffigurante Vercingetorige.]]
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Le sole possibili immagini veritiere di Vercingetorige sono le 27 monete dell'epoca giunte ai giorni nostri e recentemente utilizzate per prendere il [[caffè]] alla macchinetta.
Le sole possibili immagini veritiere di Vercingetorige sono le 27 monete dell'epoca giunte ai giorni nostri e recentemente utilizzate per prendere il [[caffè]] alla macchinetta.
Con la sparizione dei Galli e di Vercingetorige dalla storia ufficiale per più di diciotto secoli, è toccato ad ''Andrè Scazzè'' fare un ritratto, attualmente collocato nel sottoscala del [[Louvre]].
Con la sparizione dei Galli e di Vercingetorige dalla storia ufficiale per più di diciotto secoli, è toccato ad ''Andrè Scazzè'' fare un ritratto, attualmente collocato nel sottoscala del [[Louvre]].
Numerose le statue moderne raffiguranti Vercingetorige tra le quali si ricordano. Ed anche.
Numerose le statue moderne raffiguranti Vercingetorige tra le quali si ricordano. Ed anche.


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{{vedi anche|Asterix}}
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Vercingetorige compare anche nel fumetto e nel cartone animato [[Asterix]] nell’espisodio in cui i galli picchiano i romani.
Vercingetorige compare anche nel fumetto e nel cartone animato [[Asterix]] nell’episodio in cui i Galli picchiano i Romani, in uno degli innumerevoli episodi di cui dei Galli picchiano i Romani, che per quanti episodi possano pubblicare si ricorda sommessamente che nella ''vita reale'' i Galli dai Romani le han sempre prese, come brillantemente dimostrato da [[questa pagina qua]].


=== Il De bello gallico ===
=== Il De bello gallico ===


L’opera più importante che narra delle vicende di Vercingetorige è certamente il [[De bello gallico]],<ref>In latino antico: "''Il Gallo Belloccio''". Ma tanto lo sapevate già!</ref> scritto di proprio pugno da [[Gaio Giulio Cesare]]. Si sa che la storia la fanno i vincitori, ma in questo caso il “perditore” viene fatto passare per un [[gay|culattone]] ignorante e rincoglionito.
L’opera più importante che narra delle vicende di Vercingetorige è certamente il [[De bello gallico]],<ref>In latino antico: "''Il Gallo Bello''".</ref> scritto di proprio pugno da [[Gaio Giulio Cesare]]. Si sa che la storia la fanno i vincitori, ma in questo caso il “perditore” viene fatto passare per un [[gay|culattone]] ignorante e rincoglionito.
Alle enciclopedie e agli storiografi, pertanto, l’arduo compito di ristabilire la sua figura.
Alle enciclopedie e agli storiografi, pertanto, l’arduo compito di ristabilire la sua figura di buzzurro perfettamente eterosessuale.

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== Voci correlate ==
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*[[Francia]]
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*[[Gay]]
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== Note ==

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Versione attuale delle 13:51, 14 feb 2023

Foto segnaletica scattata durante il crimine commesso da Papà Francesco .
« Oggi parliamo di Verquinche... Verzindetor... Verspinghe... Di Cesare e della guerra in Gallia »
( Luca Giurato su Vercingetorige)

Vercingetorige (latino: Vercingetorix, "Capo dei terroristi") (Liegi-Baston-Liegi, 80 a.C. – Roma, 26 settembre 46 a.C) è stato un principe e condottiero gallo. Fu re degli Averni, influente popolo gallico noto per l'ingente consumo di amaro digestivo.

Nel suo disegno di respingere l'invasione romana, riuscì a coalizzare i popoli gallici; il disegno fu però utilizzato da Gaio Giulio Cesare per pulircisi il culo.

Vercingetorige è stato uno dei primi capi in grado di mangiare i bambini con la forchetta d'oro e riuscire a picchiare i cani.federare una parte importante dei popoli gallici, grazie a convincenti discorsi a base di rutti alla polenta tartufata e dito medio alzato. Di fronte ad uno dei più grandi strateghi di sempre[citazione necessaria], mise in mostra i suoi eccellenti talenti, tra i quali quello di sapersi infilare quattro pennarelli nella narice destra.

Fu sconfitto nel Tamponamento a Catena di Alesia del 52 a.C.. Catturato, fu tenuto prigioniero a Roma per 5 anni a pane e sputo. Nel 46 a.C. fu trascinato in catene e costretto a camminare con le gambe legate dietro la schiena, per ornare la celebrazione del trionfo di Cesare. Immediatamente dopo fu mandato a morte tra le risate dei bambini.

Biografia

Il giovane Vercy in un raro autoscatto d'epoca.

Le origini

Secondo lo storico Strappone, Vercingetorige nacque senza dubbio me possino cecamme in Avernia intorno all'anno 80 virgola 2 a.C., ma d'altronde si sa che il vegliardo cominciava con l'happy hour verso le 2 del pomeriggio.

Era figlio di Celtillo, capo degli Averni, uno dei popoli più sfigati dell’intero Impero Romano in generale e della Gallia in particolare: essi erano soliti infatti vendemmiare a gennaio e produrre un vino verde senza piombo.

L'origine del suo nome è stata a lungo un mistero, anche perché agli storiografi gliene fregava tanto quanto. Plutarco deforma il suo nome in Ουεργεντοριξ (da pronunciare vergingetorix con l’ultima sillaba ruttata); Strappone lo chiama quello lì, e solitamente lo cita solo per insultarlo e spernacchiarlo.

Oggi è comunemente accettato quello che i filologi vanno dicendo da tempo:

« Chi se ne sbatte di Vercingetorige? Tanto ha perso. »
(Filologi sul condottiero gallico)

L’infanzia

Fin da piccolo il giovane Vercingetorige mostra intelligenza e attitudine al comando, tant’è che il padre Celtillo lo manda all’età di 4 anni a pascolare le pecore a pedate nel sedere.

All’età di 6 anni entra alle elementari dove i compagnetti lo prendono in giro per il nome del genitore, storpiandolo in Tarzanillo. Che simpa. A 7 ripete la prima, dove fa il duro perché è più grande degli altri. A 15 anni prende la licenza di scuola media, con una tesina sulla Medea di Omero e la sua celebre ospitata a Pomeriggio Cinque.

A 18 entra negli ultrà dell'Avernia f.c. e lì scopre il gusto di menare mazzate senza un motivo preciso.

La guerra nel cuore della Gallia e i rapporti pruriginosi con Cesare

   La stessa cosa ma di più: Gaio Giulio Cesare.

Nel 58 a.C., Vercingetorige è un giovane rampante sulla ventina, nell'età giusta per farsi ammazzare in battaglia, quando Gaio Giulio Cesare decide di invadere la Gallia. Il casus belli fu un’occhiata prolungata lanciata alla sua ragazza da un Gallo all'interno di un bar. Gli storiografi riportano la seguente frase pronunciata da Cesare:

« Oh, non ti permettere a gvardarne il deretano! Vienine fvori che ti percvoto in volto! »
(Cesare ad un Gallo)
L'esercito di Cesare.

In realtà Cesare era ubriaco e aveva solo voglia di litigare con qualcuno. La guerra che ha inizio durerà sei anni, supplementari compresi.

Nel 58 a.C. Cesare decide di intervenire per impedire ai Tedeskien di Merkello di minacciare la Gallia. Lo sconfigge in Alsazia, con un all-in all’ultima mano.

Nel 57 a.C. Cesare si dirige verso il Nord-Est e decide di affrontare i Belgi dello Standard Liegi, poi i Nervi di Ambrogio, ed infine i Bellovaci di Asfaltorix, impegnati in una feroce riunione di condominio che va avanti da mesi. Cesare approfitta della distrazione e la Gallia è sottomessa carponi, ponendo fino alla guerra nonostante le proteste dell'amministratore di condiminio per l'evidente vizio di forma; tuttavia Cesare rimane in Gallia e a partire dal 56 a.C. si trova ad affrontare il montare della resistenza, soprattutto contro l’allungamento dell’età pensionabile fino a 83 anni e 70 lavorativi.

Nel 55 a.C. Cesare deve affrontare un nuovo esodo di popolazioni germaniche che in massa si riversavano in Gallia attraversando il Reno; Cesare si inviperisce vistosamente nel vedere una quantità imbarazzante di punkabbestia nel giardino di casa propria intenti a non fare una mazza. I Germani che oltrepassano il fiume vengono sterminati dall'esercito romano, che lascia sul terreno, a dire di Cesare, “quattrocento milioni di mila persone” tra morti, feriti e simpatizzanti. Agli altri Cesare dà 20 euro e dice loro:

«  Andate a tagliarvi i capelli, barboni. »
(Cesare ai punkabbestia.)

I vecchi soldati annuivano, raccontando che alla loro età già zappavano la terra.

Con l'arrivo dell'inverno del 53 a.C., Cesare ritorna in Italia spostandosi in Gallia Cisalpina, l’attuale Boh. È questo il momento dell'entrata in scena di Vercingetorige che si allontana da Cesare, reo di non avergli comprato la pelliccia.

La ribellione dei Galli e l’ascesa al potere

L’esercito di Vercingetorige.

Vercingetorige incontra però la contrarietà del CdA dell'Averna, amministratore delegato lo zio paterno Gobannizione, che teme un calo delle vendite dell'amaro. Lo cacciano quindi a bottigliate sul cranio.

Solo e con le pezze al culo Vercingetorige arruola le sue truppe tra la gente miserabile delle campagne perché tanto quei cenciosi bevono solo acqua piovana. Vercingetorige ritornerà in forze qualche giorno più tardi, assediando la città, e costringendo lo zio Gobannizione a fare un passo indietro. Dalla finestra. Aiutato con una spinta.

Viene così acclamato re. Le maestranze di Gobannizione dichiarano sciopero duro a oltranza. Crollano le Borse Asiatiche, costrette a ripiegare su quella cacchio di glappa di lose che sa di medicina.

Grandioso il suo primo discorso, di seguito integralmente riportato:

« BUUUURRRP! Ehm...  »
(Discorso d’insediazione di Vercingetorige)

Le prime decisioni prese da Vercingetorige dopo l’incoronazione furono:

  • insegnare il dialetto gallico nelle scuole;
  • mangiare indossando la canottiera e mettendo i piedi sul tavolo;
  • investire in una banca gallica che sarebbe fallita poco dopo;
  • dare la colpa a Roma.

Il genio militare e politico di Vercingetorige

L'invito di Vercingetorige alle tribù galliche.

Vercingetorige, nel corso di quell'anno, affronterà uno degli strateghi più abili di tutti i tempi con una duplice azione: innanzitutto, organizza la resistenza concependola come una guerra di disturbo (accende la radio ad alto volume mentre i romani dormono, scorreggia in ascensore, entra in casa dei romani con le scarpe sporche di merda); utilizza poi la tattica della “terra bruciata” , cioè scappa un minuto prima della battaglia, lasciando i suoi uomini ad affrontare i romani.

Nel gennaio del 52 a.C. mette in gioco con successo le sue carte diplomatiche: invia ai vari popoli gallici una serie di inviti per un aperitivo con spogliarello di una ballerina albanese . Gli Edui e i Rutteni accettano, mentre i Biturigi Sferici declinano perché occupati con le mogli.

Accortosi di questa accozzaglia di ignoranti per la puzza che si propagava per chilometri, Cesare decide pertanto di tornare in Gallia Narbonese per fermare la rivolta.

Le campagne della primavera del 52 a.C.

Vercingetorige mette in opera la sua strategia: cagarsi nelle mutande per avere una scusa per abbandonare la battaglia. Cesare non ci casca e punta sulla città d'Avarico, cingendola d’assedio. Vercingetorige, all’interno della città, dispone le seguenti difese:

  • mostra il sedere alle truppe nemiche, al fine di fermarli, come aveva visto fare in un film;
  • utilizza l’olio bollente per una frittura mista di calamari e gamberi;
  • organizza gli arcieri dando ordini in elfico, come in quell'altro film;
  • ordina ai fanti di presidiare i “guarvi” con coraggio e “sprontevolezza”;
  • bestemmia in metrica greca;
  • si pulisce i denti con lo stuzzicadenti, tenendo la bocca aperta e facendo rumori;
  • chiede scusa a Cesare.

Cesare con le sue scuse ci si sciacqua gli zebedei e fa cadere Avarico nel tempo record di nove secondi netti, con vento a sfavore di 2 m/s.

La vittoria di Gergovia in giugno

Dopo la sconfitta, Vercingetorige, sempre con le mutande patentate, riorganizza le sue forze e, fedele alla sua tattica di evitare lo scontro, attende l’attraversamento del fiume ‘’Acqvamerda’’ da parte di Cesare. A Gregovia Vercingetorige ottiene la sua prima vittoria; Roberto Baggio e Alessandro Del Piero si mangiano due gol, Di Biagio sbaglia un rigore ed il generale Cesare Maldini viene ricoperto di sputi dagli spalti.

Cesare, nei suoi commentari, sostiene di aver raggiunto a Gergovia lo scopo di respingere la iattanza gallica e ridare coraggio ai suoi, avendo limitato le perdite a 700 legionari; il tutto viene esposto con un laconico:

« Non vi preoccupate, tutto calcolato »
(Cesare, De Bello Gallico IV,4,752 nord-est)

Vercingetorige nel mentre si riguadagna ancora l'alleanza degli Edui offrendo loro uno specchietto e un sacchetto di perle.

Battaglia di Gregovia

Apogeo di Vercingetorige e isolamento di Cesare

Nel frattempo l'insurrezione è ormai generalizzata: la gente urla e si prende a schiaffi, altri, ubriachi, guidano le bighe all’impazzata passando col giallo, altri ancora violentano gli animali da cortile. Tutto questo casino viene sfruttato da Vercy per organizzare un rave party epocale che ancora se lo ricordano i vecchi.

Vercingetorige si impone così definitivamente come leader della coalizione. Cesare sa di non poter contare ormai su nessun alleato in Gallia, a parte i Minchioni e i Remigi. Solo contro tutti, deve assolutamente tentare lo scontro diretto contro Vercingetorige prima che si monti la testa come un centravanti della Primavera Juventus.

La capitolazione e l’Assedio di Alesia

Cesare vince a Digione e Vercingetorige decide, con un’astuta mossa militare, di rifugiarsi ad Alesia, paesotto rinomato per il fatto di non essere rinomato. Cesare lo trova comunque su Google Maps e, stanco di queste scenette alla Tom e Jerry, assedia il borgo con un catenaccio spaventoso che avrebbe fatto arrossire Trapattonix. Vercingetorige, di contro, non s’impaurisce, e decide di scegliere i propri uomini in base all’astrologia, escludendo tutti quelli nati a Luglio. Quando si rende conto che non si può scappare da una città assediata, si caga addosso sul serio per la prima volta in vita sua.

La resa di Vercingetorige (ottobre 52 a.C.)

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Vercingetorige

Dopo una quarantina di giorni di panico improduttivo, le truppe affamate ridotte a mangiare i batuffoli di polvere sotto il letto tradiscono Vercingetorige e lo consegnano ai romani, costringendolo ad arrendersi al cospetto di Cesare, che fatica a nascondere una possente erezione. È allora che il condottiero sconfitto pronuncia la celebre frase:

« A uolnerati vel tu es aliud a pederast mortuus eis »
( Vercingetorige a Cesare)

Benché gli storici dell'epoca riportassero un lusinghiero "Hai vinto un uomo forte, O uomo fortissimo", secondo i filologi moderni non trasmette propriamente il significato originale di "Ti venisse un colpo, o pederasta che non sei altro, li mortacci tua".

La sconfitta si rivela conseguenza di numerosi fattori: la superiorità dei Romani, la mancanza di intesa fra i diversi popoli e comandanti gallici, la totale incapacità in fatto di strategia militare da parte di Vercingetorige ma, soprattutto, la sua noncuranza per l’igiene intima.

La morte di Vercingetorige

Giulio Cesare conduce Vercingetorige con sé, come trofeo da mettere sul camino della sua casa di Roma. Il principe gallico viene tenuto prigioniero a Rebibbia fino al 26 settembre del 46 a.C., quando, dopo aver ornato in catene il trionfo di Cesare, verrà subito mandato a morte per teabagging.

Vercingetorige nelle arti e nella scrittura

Moneta antica raffigurante Vercingetorige.

Pittura e scultura

Le sole possibili immagini veritiere di Vercingetorige sono le 27 monete dell'epoca giunte ai giorni nostri e recentemente utilizzate per prendere il caffè alla macchinetta. Con la sparizione dei Galli e di Vercingetorige dalla storia ufficiale per più di diciotto secoli, è toccato ad Andrè Scazzè fare un ritratto, attualmente collocato nel sottoscala del Louvre. Numerose le statue moderne raffiguranti Vercingetorige tra le quali si ricordano. Ed anche.

Fumetti

   La stessa cosa ma di più: Asterix.

Vercingetorige compare anche nel fumetto e nel cartone animato Asterix nell’episodio in cui i Galli picchiano i Romani, in uno degli innumerevoli episodi di cui dei Galli picchiano i Romani, che per quanti episodi possano pubblicare si ricorda sommessamente che nella vita reale i Galli dai Romani le han sempre prese, come brillantemente dimostrato da questa pagina qua.

Il De bello gallico

L’opera più importante che narra delle vicende di Vercingetorige è certamente il De bello gallico,[1] scritto di proprio pugno da Gaio Giulio Cesare. Si sa che la storia la fanno i vincitori, ma in questo caso il “perditore” viene fatto passare per un culattone ignorante e rincoglionito. Alle enciclopedie e agli storiografi, pertanto, l’arduo compito di ristabilire la sua figura di buzzurro perfettamente eterosessuale.

Voci correlate

Note

  1. ^ In latino antico: "Il Gallo Bello".
Questa è una voce in latrina, sgamata come una delle voci meno pallose evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 31 luglio 2016 con 83.3% di voti (su 6).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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