Splinter Cell: Pandora Tomorrow

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Sam fissa il sole con il visore notturno attivato, accecandosi.
« È ridicolo ma è tutto quello che abbiamo. Forse è proprio questa la chiave... come il sorriso sulla testa di un cobra. »
(Lambert a Sam durante uno dei sui deliri onirici.)
Colonnello Lambert : Maledizione Sam! Quel tizio ci serviva vivo!
Sam Fisher : Ops! Beh, ormai gli ho già sparato...


Splinter Cell: Pandora Tomorrow (Cellula Scheggia: Pandoro Domani) è il secondo capitolo della saga videoludica avente come protagonista l'uomo nero, alias Sam Fisher. Non pago del clamoroso insuccesso del primo capitolo, Tom Clancy ha deciso di bissare creando questo vero e proprio plagio capolavoro d'autore. Per fortuna, il secondo capitolo ha riscosso un successo maggiore, tale da consentire al buon Tom di comprare ben due bicchieri di limonata da un bambino.

La trama

Sam Fisher mentre spazza via i criminali colpendoli dal nulla.

In un futuro molto lontano, così lontano da essere passato, gli USA cercano di dimostrare l'esistenza della provincia di Timor Est. La soluzione escogitata dal presidente risulta molto ingegnosa:

« Invadiamola, se esiste la conquisteremo! »
(Il presidente su come "esportare la democrazia".)

Così, nel 2006 comincia l'invasione delle truppe americane. Purtroppo, data l'inesistenza di dati sull'ubicazione esatta di Timor Est, gli USA invadono prima Cina, Giappone, Taiwan e Brescia per sbaglio. Dopo l'ennesimo fallimento, il ministro degli esteri si decide a usare Google Maps e finalmente trovano e invadono il maledetto paese. Ma un certo Suhadi Sadono non approva questi provvedimenti e forma una milizia guerriglieri e la nomina Darah Dan Doa ("taralli alle nocciole" in bergamasco stretto): crea cioè un esercito mettendo un kalashnikov in mano a qualunque uomo o scimmia passasse di lì. Forte di ciò, porta a segno un attentato terroristico all'ambasciata americana e per di più rapisce un vecchio pelato. Normalmente, gli USA avrebbero risolto la questione con la loro solita diplomazia, ma dato che Suhadi aveva un ostaggio di particolare importanza per loro, decidono di scomodare il più segreto dei dipartimenti segreti della NSA: Third Echelon. E Third Echelon scomoda il più capace dei più capaci dei suoi agenti segreti: Sam Fisher. E lui, che al momento della convocazione era al cesso, li manda tutti a cagare. Fattosi un bidet, Sam si presenta per ricevere il briefing della missione:

« Sam, quei maledetti ribelli indonesiani hanno rapito un nostro americano. Vai lì, recupera i dati in suoi possesso e uccidili tutti per vendetta, anche se hanno ragione a farlo. E già che ci sei, salva pure l'ostaggio e portami qualche souvenir: una statuetta del colosseo andrebbe bene... »
(Il Colonnello Lambert su come gestire un'emergenza internazionale che rischia di degenerare in un incidente diplomatico catastrofico.)

Dopo aver dato a Lambert dell'ignorante, spiegandogli che il colosseo non si trova a Timor Est bensì in Polonia, Sam parte alla volta di questa nuova, fantastica avventura[citazione necessaria].
Arrivato all'ambasciata e fattosi un bagno nel fiumiciattolo locale, Sam entra nel complesso per salvare l'ostaggio Douglas Shetland, rapito perché sapeva troppe cose. I dati da lui trafugati sono cifrati in una lingua incomprensibile, tipo il napoletano stretto, così è costretto a rivolgersi a una pizzaiola un'esperta fonologa che, tanto è per cambiare, è stata anch'essa rapita. Salvata la donzella in pericolo e tradotti i dati, viene fuori che il mittente è un certo Pinguino Mortificato, o più semplicemente Pingu. Per festeggiare il completamento della missione, Lambert dà a Sam la quinta libertà tanto agognata, quindi la spia taglia l'elettricità al villaggio durante la partita al colmo del suo sadismo. Infine compie una strage di poveri guerriglieri ultràs prima di sparire.

Suhadi Sadono, il cosplay del Che.

I dati in suo possesso portano Sam in un vecchio laboratorio criogenico parigino e, pertanto, tutto rosa a strisce lilla. Lì degli altri mercenari sorvegliano il complesso mentre il famoso Pingu compie i suoi misfatti: alla spia il compito di identificarlo, trovarlo e fargli pagare le sue malefatte, come le bollette arretrate. Disinnescata una bomba piazzata dal solito dinamitardo in cerca di attenzioni, Sam arriva alle camere criogeniche, dove scopre che il famoso Pingu ha rubato cinque contenitori ND-113, lasciando lì il contenuto. Messa tutta questa carne in frigo prima che scadesse, Fisher prosegue per la sua via, fino a quando non viene a sapere che un certo Francis ha delle foto sul suo smartphone con il bersaglio, scattate durante una sbronza probabilmente. Quindi, trovatolo, lo minaccia di graffiargli la macchina con le chiavi se non gliele fa vedere. Le foto. Preso il bottino, Sam esce un secondo prima che alcuni mercenari inneschino dei fuochi d'artificio.

Il suo bersagli ha ora un nome, un cognome e un volto, nemmeno troppo piacevole. Inoltre viaggia su un treno da Parigi diretto a Nizza: Sam s'infiltra spacciandosi per il controllore e subito arriva alla sua cabina. Norman Soth, questo il nome dell'immigrato infiltrato, spiffera tutto temendo che gli bloccassero il permesso di soggiorno, poi riceve una chiamata urgente[citazione necessaria]. Con la scusa di dover rispondere alla mamma, svicola all'interrogatorio e si dirige al bar, inconscio di essere ancora pedinato dall'uomo ombra. Mentre Soth parla con la mamma, Sam spia la sua conversazione mentre ruba un caffè dal vagone-bar: Soth sta organizzando un attacco terroristico! La destinazione è, neanche a dirlo, Gerusalemme. Sam si prepara al volo, mentre Lambert gli rifila le sue solite fisime sugli effetti devastanti dell'attentato... Lui lo ignora e continua a sorseggiare il suo caffè.
Arrivato a Gerusalemme, è in atto il coprifuoco per le strade, causa "possibile attentato da parte di islamici, terroristi o Bush". Data l'alta presenza di poliziotti per ogni strada, vicolo o persino bagno pubblico, dal comando pensano bene di mandare lì Sam senza SC20-K, ma facendoglielo recuperare di persona da un vecchietto che si spaccia per saputo armaiolo. Preso il gingillo, Sam pedina una donna dello Shin-Bet, Dahlia Tahal, che dovrebbe portarlo da qualche parte, salvo poi metterlo invece nei guai con i vari agenti di pattuglia. Finito il giro turistico, Fisher scende in un laboratorio sotterreneo dove sono tenuti strani agenti chimici e batteriologici, proprietà di Montgomery Burns probabilmente. Presi i campioni e rovesciato del Mastro Lindo nelle ampolle, Sam esce per andarsene ma s'imbatte in una sorpresa di Dahlia: quattro simpatici cecchini lo aspettano, pronti a salutarlo coi loro SVD. Peccato per loro che il fucile di Sam sia stato appena perfezionato, così i quattro si ritrovano il cranio forato da Fisher prima di andarsene. Ma allora il vecchio armaiolo ha fatto davvero un buon lavoro! Peccato aver ucciso anche lui prima...
Contro il logorio della vita moderna in città, Lambert spedisce Sam in piena giungla, sperando che i nusbaren non gli facessero la pelle. La cosa però non accade e Sam s'infiltra invece nell'accampamento estivo del famoso terrorista Suhadi Sadono, con lo scopo di fare a lui che che gli avrebbero fatto i negri della zona. Peccato che il tizio abbia dalla sua l'intoccabilità: egli ogni giorno fa una chiamata a carico del destinatario da qualche parte per ritardare di un altro giorno la diffusione del mortale virus del vaiolo. Sì, Suhadi è poco informato circa i vaccini che dal '800 hanno debellato questa malattia. Comunque sia, finché queste temibili armi batteriologiche[citazione necessaria] non vengono ritrovate, il sosia di Che Guevara non può essere eliminato. Sconfortato, Sam scende in un altro accampamento indonesiano, stavolta alla ricerca di un sottomarino.

Sam Fisher cerca i dati nemici, o anche solo i loro porno.

Nella giungla qualcuno è riuscito a creare un enorme complesso sotterraneo dove, in pieno continente, c'è il mare e addirittura un sottomarino! Bando al realismo, Sam si muove subito dentro la base sotteranea, alla ricerca dell'entrata, o più probabilmente di un bagno dal momento che non piscia da due giorni. Entrato nel sottomarino, recupera i transferring javscript data ed esce. Che poi non sappia nemmeno che diamine siano è un dettaglio secondario... Presi i dati e fermati gli ND-133, Sam può finalmente andare da Sadono per legnarlo.
Suhadi si è barricato nello studio televisivio di Sarabanda, millantando assurdità varie su epidemie, virus e forni a ghiaccio. Il lavoro questa volta sarà più pulito che mai: Sam entra, trova Sadono, gli spacca il culo e lo porta all'elicottero per la prigione; il resto è silenzio e uccisioni.
Sotto tortura, Sadono rivela di aver già lasciato un ND-133 a Soth, sicuro che lo avrebbe fatto detonare nell'aeroporto di Los Angeles. O anche quello di Caltanissetta, dipende da quale gli fosse più vicino al momento. Fisher viene scortato all'istante sul luogo del "delitto" e si mette sulle tracce di Norman: chiudendosi in una valigia, passa tutti i controlli e arriva nel cuore dell'aeroporto, dove Soth tiene l'ultimo contenitore. Sam si fa scoprire, Norman apre l'ND-133 e muoiono tutti. In realtà no, però il finale era troppo scontato: Fisher ammazza Soth e compagnia cantante, poi disinnesca il contenitore del vaiolo e torna a casa felice e contento. Di ritorno, porta Lambert il famoso Colosseo souvenir e prende il pane per la sera seguente.

L'equipaggiamento

Sam deve usare vari gadget per mantenere la copertura assegnatagli da Lambert, cioè quella di becchino affetto da una forte presbo-miopia astigmatica. O almeno, è questa l'idea che dà di sé di uno che va in giro tutto vestito di nero e per vederci usa un paio di occhiali con tre lenti. Sam è pertanto costretto a restare celato da telecamere e paparazzi, altrimenti rischia di finire in copertina di Studio Aperto con i soliti titoli del caso "Avvistato uomo con tre occhi, finzione o realtà? Se sì, è colpa del buco dell'ozono?"

Il kit di scasso portatile.

Nella sua tuta da metal-meccanico, costruita con lo stesso criterio del gonnellino di Eta Beta, riesce tranquillamente a tenerci dentro:

  • Pistola a piombini.
  • Fucile ad acqua.
  • Granate contenenti gas lacrimogeno.
  • Grimaldello griffato Hello Kitty.
  • Jammer, un disturbatore elettronico, utile per cancellare in fretta la cronologia di You porn.
  • Kit di scasso rapido, donatogli da suo cugino Lupen.
  • Il suo inseparabile trinocolo con le lenti in polimetilcarbonato antigraffio, ma lui preferisce spacciarle per Karl Zeiss perché tutti sbavano appena sentono "Karl Zeiss".

Le mosse della sacra scuola di Hokuto Fisher

Grazie a un'overdose di Tesmed e alla visione di ogni singola puntata di Ken il guerriero, Sam Fisher riesce ora a picchiare come Bruce Lee o a nascondersi negli angoli più nascosti di una sfera. Le sue abilità fisiche prevedono:

Sam Fisher prima di strapparsi i pantaloni.
  • Spaccata integrale, mezza, a tre quarti e in luna ascendente.
  • Capriola.
  • Girotondo.
  • Cross di sinistro.
  • Bager.
  • Triplo salto mortale senza rete di protezione.
  • Gomitata classica che fa sempre il suo dovere.
  • Calcinculo.
  • Pugnalata nella schiena, insegnatagli dal suo istruttore Bruto.

Curiosità

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Cosa non si farebbe pur di non pagare il biglietto...
  • MacGyver, dopo cinque minuti di gioco, è già a disinnescare la bomba all'aeroporto di Los Angeles, quando il giocatore medio sta ancora armeggiando con la prima serratura al primo livello.
  • Per aumentare la longevità del gioco, gli sviluppatori hanno pensato di inserire anche una modalità online. Non l'avessero mai fatto...
  • Molte persone hanno duramente criticato l'eccessivo realismo del gioco, ma erano i soliti troll che cercavano il pelo nell'uovo per flammare nei forum Ubisoft.
  • I loro forum infatti sono stati subissati dalle trollate dei fan di Metal Gear Solid, che si sono visti scalzare di mano il titolo di peggior videogame stealth creato nella storia. La disputa alla fine si è risolta a tarallucci e vino, grazie alle parole di benvenuto e al supporto morale degli admin del forum.
  • Colpendo un nemico in testa, egli si limiterà a dire: "Cos'è stato?".
  • La scheda grafica del gioco è così avanzata da aver vinto il premio "Miglior grafica virtuale 1976". Solo Pac-man è riuscito a fare di meglio.
  • Fermandosi a un palmo dal naso dei nemici, li si sente borbottare: "Eppure mi sembrava di aver visto qualcuno laggiù nell'ombra...".
  • Nessuno riuscirà mai a vedere le tre luci verde fosforescente del visore di Fisher. Come neanche le luci di segnalazione, del resto.
  • Qualche volta, Sam si ferma a parlare con una certa Anna e passa ore e ore a cercare di rimorchiarla, parlandole degli ultimi aggiornamenti di sicurezza che conosce solo lui o di quante batterie consuma per tenere attivo il suo Tesmed.
  • In realtà la voce di Anna è solo il risultato prodotto da un sintetizzatore vocale di Lambert, che si diverte a prendere in giro Sam.
  • Dopo averlo scoperto, Sam si è dimesso e si è dato inaspettatamente alla pesca.

Voci correlate