Onnivoro

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia liberale, liberista e libertaria.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Odio

File:Teschio Neanderthal.png
La dura verità.
« Dopotutto Dio ha creato gli animali apposta per noi. Perchè non mangiarli? »
(Un onnivoro esperto in scienze della creazione e dell'alimentazione.)
« Anche Hitler era vegetariano! »
(Un onnivoro subito dopo aver scoperto che Albert Einstein e Leonardo da Vinci erano vegetariani.)
« La carne è buona, sana e genuina, indispensabile per la corretta crescita del vostro bambino (ma soprattutto del nostro fatturato)! »
(Un testimonial pediatra durante la pubblicità di una multinazionale dei liofilizzati per bambini)
« Sarà, ma io preferisco non scorreggiare. »
(Onnivoro durante uno slancio di cultura su PETA.)
« A parte un certo vizietto, sono vegetariano »
(Hannibal parlando della sua dieta.)
« I hatti c'hanno huelle loro harnine bianhe e tenhere che co mi nonno ce li mangiavamo »
(Beppe Bigazzi, un tipico onnivoro.)
« Ahah, la mia cena caga sulla tua! »
(Onnivoro evidentemente perfettamente consapevole del fatto che la sua cena navigava nel proprio letame lussureggiante, chiusa in qualche capannone con Millemila altre allegre compagne)
« L'uomo è onnivoro! »
(Un Homo sapiens sapiens (?!) mentre cerca disperatamente le similitudini tra la sua dentatura e quella di un orso.)
« Mucche, maiali e polli non sono ebrei, idiota! »
(Un onnivoro espone la differenza tra allevamenti intensivi e Olocausto.)
« Dopotutto questa è la catena alimentare! »
(Un tipico onnivoro di cultura medio-alta mentre rispolvera l'autorevole sussidiario delle elementari.)
« Maledetti vivisezionisti! Io amo gli animali, difendiamoli! »
(Onnivoro animalista mentre guarda Studio Aperto gustando una succulenta fiorentina.)


Per "onnivoro" (in seguito, per sbaglio, definito anche "neanderthaliano“) s'intende un essere pseudo-pensante che, allevato sin da piccolo a mangiare pezzi di cadavere solitamente prodotti e confezionati dall'economia capitalistica, ha perso le capacità cognitive che consentono di ricollegare logicamente una bistecca ad un essere vivente (non più tanto vivente). I dogmi e i miti della sua religione si possono ridurre a: "la carne è indispensabile", "la carne fa bene". Si possono facilmente verificare le somiglianze con altre religioni sostituendo la parola "carne" con le parole "Gesù", "cazzo", "Berlusconi", etc. nelle ultime due frasi tra virgolette. Altro elemento di distinzione dell'onnivoro, è il quaderno scolastico con le paperette, tenuto sottobraccio mentre egli si avventa su di una brioche alla crema pasticcera. Oppure il fatto che non abbia capito il controsenso della frase precedente, evidente segno di cultura dell'alimentazione.

Origine e diffusione

Gli onnivori adorano i würstel, specie quelli enormi.

Le teorie più accreditate sostengono che il movimento degli autodefinitisi "onnivori" tragga le sue origini da un istintivo riflesso Pavloviano (esemplare manifestazione di capriccio "gnè gnè" di risposta alla presa di coscienza dell'esistenza di esseri umani "vegetariani", inizialmente ritenuti alieni dagli onnivori più intelligenti).

Tuttavia, posizioni autorevoli sostengono che il fenomeno abbia origini più antiche, addirittura risalenti alla preistoria; gli uomini di quei tempi, i cavernicoli (da cui gli onnivori amano prendere esempio), costretti da apocalittiche condizioni climatiche che tolsero di mezzo il loro cibo abituale, cominciarono dapprima a mangiare carogne abbandonate e successivamente iniziarono a cacciare animali per ucciderli e sfamarsi. In quelle occasioni fu vantaggioso non leggere riviste di scienza medica e non prevedere l'inevitabile accorciamento della vita che ne sarebbe derivato: tale sacrificio era doveroso per impedire l'estinzione della specie che qualche millennio più tardi avrebbe fatto estinguere migliaia di specie vegetali e animali, sdebitandosi con Madre Natura attraverso la devastazione degli ecosistemi.

Uno dei piatti preferiti la domenica da un numeroso gruppo di onnivori: panino con carne al sangue, comunemente conosciuto come "corpo di Cristo"

Ma solo nell'epoca moderna e per la precisione negli ultimi secoli, con la nascita di scienze (non accettate da tutti gli onnivori) come biologia, biochimica e anatomia, il movimento ha preso maggiore coscienza e responsabilità: importanti studiosi "onnivoristi" hanno recentemente contestato alcuni punti della teoria dell'evoluzione di Charles Darwin (recentemente confermata dall'astrologia, dalle previsioni di Nostradamus e da Vanna Marchi), sostenendo che:

  • 1) "L'evoluzione stessa ha portato l'uomo a essere onnivoro: questo è lo scopo del Disegno Intelligente";
  • 2) "Le mutazioni genetiche casuali e la selezione naturale non contano nulla: la carne ci ha fatto evolvere cervello" (notare la genialità e la finezza intellettuale di usare il termine "evolversi" come sinonimo di "migliorare").

La portata di questa rivoluzione scientifica è ancora oggetto di studio e indagine, sebbene a favore di coloro che si oppongono a queste teorie ci sia il fatto semi-irrilevante che la popolazione in possesso di QI superiore di almeno 20 punti alla media classifica questi studi come "merda di cane" senza batter ciglio. (N.B., la scelta del cane come animale defecante è da attribuirsi alla volontà di non urtare la sensibilità degli onnivori che potrebbero accorgersi del fatto che anche le loro bistecche un tempo emettevano feci proprio come loro. Ma la scelta in questione può non essere valida in altre culture rispetto a quella occidentale: basti pensare ai cinesi).

Un tipico esempio di propaganda onnivora spudorata.

Mentre solamente insulse riviste di nicchia come "Nature" pubblicano studi sulla cancerogenicità di molecole contenute nella carne, riviste internazionalmente affermate come "Il Gazzettino del Fantabosco" del mese di Pignaio elogiano la bontà della succulenta bistecca gnomentina: ciò porta gli onnivori più colti alla mancata conoscenza di particelle dannose, come ad esempio le nitrosammine. Tuttavia, le conseguenze ben peggiori che deriverebbero dallo spiegare ad un "mangiotutto" cosa siano le nitrosammine, unite alle scarsissime possibilità di riuscirci, fanno sì che nessun onnivoro conosca le conseguenze dell'introdurre pezzi di cadavere cotti o crudi nel proprio apparato digerente. Per lo stesso motivo si è rinunciato, con qualche eccezione, a spiegare la correlazione tra le patologie che costituiscono le prime cause di morte (sì, ancora prima degli incidenti stradali) nel mondo civilizzato (ovvero patologie cardio-vascolari) e l'alimentazione carnea, che rifornisce quotidianamente di una buona e sana quantità di colesterolo e altri grassi animali (che gli onnivori scambiano sempre per vitamine): il motivo della rinuncia si può facilmente dedurre dal fatto che l'onnivoro medio ha difficoltà a leggere questa frase. Così, gli onnivori credono che il terrorismo e Osama Bin Laden siano il principale nemico dell'umanità (dopo i comunisti, ovviamente).

Distribuzione

Un onnivoro senza salvagente: Giuliano Ferrara

Gli onnivori si trovano un po' ovunque ci siano supermercati, macellerie e mattatoi, rassicurati dall'odore di fiori di campo proveniente dagli allevamenti intensivi che amano paragonare alla Fattoria ia-ia-o, dove tutti gli animali si offrono felici in sacrificio per soddisfare il palato di milioni di mamme-Simmenthal. Esistono anche veri e propri templi di culto, tra i quali il più famoso è chiamato McDonald's: essi svolgono un ruolo decisivo nella società di questi allegri personaggi in quanto fanno felici gli onnivori e contemporaneamente: le case farmaceutiche, gli stati - che avranno meno pensioni da pagare -, i capitalisti dell'allevamento che a loro volta verranno pagati dalle case farmaceutiche, e qui si chiude il cerchio. Segnali felicemente distintivi utilizzati dagli onnivori per marchiare i loro territori sono solitamente: feci maleodoranti (le cacche vegetariane sono invece utilizzate in nelle migliori profumerie), alito da far scoppiare i topi di fogna, emissione di peti che farebbero invidia alla carcassa spiaggiata di Giuliano Ferrara dopo un'ora di jogging, e ovviamente devastazione di intere foreste tropicali per far posto alla coltivazione dei vegetali che servono a nutrire gli allevamenti, oltre che contribuire entusiasti all'emissione del 25% circa di gas serra (di cui il 10% solo Ferrara); e chi più ne ha più ne metta.

Ideologia

Un esempio di morale onnivora usa e getta. Molto utile quando si è in viaggio.

Per comprendere a fondo le abitudini della specie è stata necessaria l'analisi dei vegani (extraterrestri abitanti il pianeta Vegan III) che si sono presi la briga di studiare la vita e il comportamento degli onnivori, sebbene i rischi siano ben superiori a quelli corsi dai normali documentaristi (a migliaia sono stati mangiati).

La spesa del sabato è un dei momenti più importanti della settimana di un onnivoro, durante la quale fa le scorte di carne in caso di guerra nucleare. La fase più commovente è quella in cui si prende il numerino e si fa la fila. È curioso notare come i vegetariani risparmino così il 15.5% del proprio tempo, di solito (ma non sempre, vedi la voce 100% animalisti) utlizzato per pensare, attività oscura al possessore del numerino dodicimilaquintordici.

Le basi culturali e filosofiche traggono la loro origine dalla pubblicità e dalle trasmissioni delle reti Mediaset, considerate massime autorità e pozzi di scienza, soprattutto in fatto di alimentazione e medicina preventiva.

L'onnivoro giustifica le proprie non-scelte facendo ricorso a innumerevoli ed accreditate motivazioni, tra cui le più importanti sono:

  • "L'etica e la morale non c'entrano nulla con la catena alimentare." Questo è uno dei dogmi della specie onnivora, secondo il quale è "naturale" che gli uomini mangino altri animali. Quando vi trovate di fronte a un onnivoro che fa quest'affermazione avete la certezza che la sua cultura scientifica non vada oltre ai contenuti dell'opera "Il Corpo Umano" edito dalla DeAgostini nelle migliori edicole. Quindi non provate a spiegare che il concetto di "catena alimentare" è utilizzato dagli etologi per descrivere dati di fatto, ovvero le abitudini alimentari degli animali, i quali non essendo dotati di consapevolezza e pensiero non scelgono cosa mangiare e agiscono quindi inconsciamente. Il 16 brunaio 1996 l'etologo Barry Horne domandò ad un onnivoro se intendesse quindi insistere nel considerarsi come tutti gli altri animali non-pensanti oppure no, causandone l'implosione e venendo arrestato per terrorismo. Non provate nemmeno a fargli notare che da sempre la nostra specie è andata "contro natura" e, se non ci crede, che dovrebbe rinunciare: alla sua casa con la TV e il forno a microonde, alle medicine, a scrivere minchiate su Facebook e rispondere altre minchiate su Yahoo! Answers, a usare il preservativo, ad andare a Gardaland, a scoreggiare sul materasso, a beneficiare ignaro delle scoperte e invenzioni della scienza moderna, a drogarsi, a guardare YouPorn massaggiando il suo salsicciotto stagionato, oltre che a mangiare il suddetto salsicciotto.
  • "Evviva la legge del più forte!". In questo caso è inutile dire che l'orgasmo di piacere che proverebbe un vegetariano nel vedere un onnivoro divorato da una tigre non ha prezzo.
  • "Ma anche le piante hanno un sistema nervoso!". L'onnivoro che afferma questo concetto fa talmente tanta tenerezza che anche Hitler, che era vegetariano, se lo sarebbe mangiato. Inutile qui spiegargli che non c'è paragone tra il sistema nervoso di un vegetale e quello di un vertebrato che prova un dolore atroce, anche se basterebbe l'argomentazione del "da che pulpito...".
  • "Siamo fatti per mangiare anche la carne". Un tipico onnivoro su "anatomia e fisiologia comparata del Paese delle Meraviglie". Notare il "siamo fatti" giustificante, in stile "perché Dio lo vuole".
  • "Abbiamo i canini". Sì, e anche i tori, le mucche, i cavalli, ... Evitate in questo caso di metterlo in imbarazzo presentandogli una foto della dentatura umana e una della dentatura di un animale veramente onnivoro, l'orso, per paragonarle: anche perchè l'orso si offenderebbe.[1]
  • "Le proteine nobili, quelle sono solo nella carne".[2] Questa affermazione dà la certezza che purtroppo potreste avere una discussione più produttiva col chihuahua di Paris Hilton piuttosto che con la persona che vi sta davanti. Ad ogni modo, provate a spiegare delicatamente e senza fare mosse brusche cos'è una proteina, cos'è un amminoacido, cos'è un amminoacido essenziale e il concetto di "amminoacido limitante", anche se probabilmente si sarà già addormentato alla parte in cui spiegate cos'è il gruppo carbossilico o al più quando cominciate a parlare del grafico di Ramachandran (che, probabilmente, era vegetariano). Ma se accendete la televisione e vi sintonizzate su un canale in cui qualche Antonella Clerici dice che la carne "fa bene" perchè è anche "buona" si sveglierà immediatamente: è berlusconianamente sperimentato. Tuttavia, è anche possibile che la motivazione che sta dietro a questa affermazione sia che sono semplicemente suggestionati dall'aggettivo "nobile".
  • "Senza carne ci saremmo estinti". In questo caso il soggetto ha una cultura medio-alta e ha sentito parlare di biologia quasi certamente nel noto programma televisivo ultrascientifico "Voyager". Nella fattispecie dovrebbe essere fattibile spiegare che il compromesso
« non c'è più benzina e c'è solo diesel: metto il diesel nel motore a benzina. Creperò a 25 anni ma almeno la specie è salva »
(Un uomo primitivo, ai tempi dell'Era Glaciale, nell'ipotesi ottimistica che pensasse e s'intendesse di automobili)

non è valido quando non ci sono le ere glaciali, le tempeste di peti rotanti, gli assalti di vegetali ninja o quando il soggetto è intelligente (e in quest'ultima sta la giustificazione).

  • Gli onnivori credono che la carne "faccia il sangue". Se non siete ancora caduti dalla sedia ridendo (se siete sul divano, siete fortunati), state già pensando che se esistesse un'unità di misura per le cazzate, per esempio il Berluscon (simbolo: Brl), questa sarebbe come minimo dell'ordine dei teraberluscon (per chi non lo sapesse, 1000000000000 (10¹²) volte una normale cazzata).
  • Credono anche che la carne faccia diventare: grandi, forti, belli, intelligenti (inconsapevoli di essere la prova vivente che non è vero), famosi, ricchi, Berlusconi, svegli (ne sia prova che i leoni dormono 18 ore al giorno), superdotati (anche se le donne preferiscono verdure migliori delle loro), e un'altra serie di qualità previste da Nostradamus.

Caratteristiche

Un onnivoro D.O.C protagonista di una pubblicità onnivora salutista
  • Mangia tutto. Anche la merda.
  • È un assiduo frequentatore di templi onnivori quali i McDonald's. Alcuni smettono solo quando non riescono più a passare dalle pur larghe entrate del tempio.
  • Suda e puzza, d'altronde siamo ciò che mangiamo.
  • Russa. Troppo.
  • Ucraina. Poco.
  • Crede che la carne faccia diventare forti come tori e muscolosi come gorilla (noti carnivori).
  • Se per caso viene a sapere dell'esistenza dei vegetariani passa 24 ore su 24 su Yahoo! Answers a chiedere cose tipo "Perchè la carne fa male?" rifiutando qualsiasi risposta sensata, tirando in ballo una scienza autopersonalizzata che spaccia per biologia, biochimica o addirittura medicina, a volte vantandosi di aver frequentato un corso di scienze di una facoltà prestigiosa, tra le quali la più diffusa è certamente Scienze Motorie.
  • Dà carne da mangiare alle mucche per farle crescere sane e forti, e soprattutto pazze.
  • È ovviamente stitico, e questo aggrava notevolmente il tanfo delle sue scoregge. Da qui il famoso modo dire "Ma che hai mangiato, un bambino morto?" in cui è evidente che pur di non urtare la sensibilità onnivora si è sostituito il termine "animale" con "bambino", anche un po' per far dispetto ai comunisti.
  • Considera la stessa esistenza dei vegetariani come una rottura di balle. In effetti è molto frequente la sua appartenenza al noto partito politico della tolleranza Lega Nord.
  • Ama gli animali, è contro la vivisezione, è animalista, è contro le pellicce. Tranne quando è ora di mangiare.
  • La scienza dimostra che la carne non è adatta all'organismo dell'essere umano e che dunque fa male e fa invecchiare prima, ma loro capiscono tutto il contrario.
  • E' pacifista, democratico, contro la violenza. La violenza non va mai attuata, come fanno alcuni stupidi attivisti, va delegata tramite finanziamento a chi può commetterla impunemente, lucrandoci e, soprattutto, facendone molta di più.
  • Crede che ancora oggi le mucche pascolino libere come nella pubblicità della Granarolo.
  • Uno dei motti preferiti dagli onnivori è "mettete i polpettoni nei vostri cannoni", anche se - e questo è un merito, bisogna dirlo - qualche onnivoro è stato beccato a dire "coglioni" invece di "polpettoni".
  • Per lui la carne è carne. Non distingue gli animali da cui proviene e probabilmente non lo sa.
  • Pensa che tra gay, vegetariano e comunista non ci sia alcuna differenza.
  • Nei rari casi in cui sente parlare dei rischi del mangiare carne è distratto, non capisce, capisce male oppure nega o sminuisce. Anche le rare volte in cui in televisione si dice che mangiare carne aumenta il rischio di cancro e infarti del 90%. Anche se lo dice un premio Nobel. Anche se c'è scritto su riviste semi-sconosciute come il British Medical Journal. Sì, anche.
  • Prende in giro Leonardo da Vinci. Questi prevedeva infatti la futura considerazione dell'uccisione di qualsiasi essere vivente senziente allo stesso modo dell'omicidio. Infatti sbeffeggia i vegetariani che paragonano gli allevamenti odierni all'Olocausto. È anti-razzista, ma specista: uno squisito esempio di etica alla cazzo di cane.
  • È un fan della nota rubrica "Gusto" del TG5, telegiornale notoriamente di stampo sovietico.
  • Non ha mai pensato alla possibilità che la vita di un altro animale valga di più rispetto, per esempio, a quella di Emilio Fede.[3]
  • Non vuole scoprire che la Lola della Granarolo è in realtà morta da tempo dopo una vita peggiore di quella di Borghezio rinchiuso in una moschea iraniana.
  • Segue con passione la trasmissione Voyager del noto leader di divulgazione scientifica Roberto Giacobbo.
  • Tra gli illustri onnivori si annoverano Bruno Vespa, Silvio Berlusconi, Umberto Bossi, Ciccio, Homer Simpson, George Bush, Daniela Santanchè, Benedetto XVI, Romano Prodi (non per niente chiamato "il mortadella").

Come allevare, o meglio, coltivare un onnivoro

È sufficiente mettere al mondo un cucciolo di Homo sapiens e assicurarsi che il suo QI sia inferiore di almeno 5 punti alla media della popolazione. Dopodichè i vari condizionamenti sociali e (in)culturali lo porteranno ad assumere i tratti tipici descritti sopra. In seguito alla sua morte per una delle varie cause riconducibili alla tanto allegra presenza di sostanze tossiche nella sua alimentazione sarà necessario sotterrarlo con il benestare del prete in un campo di grano, soia o qualsiasi altro squisito vegetale da coltivare. Dopo qualche mese ci si potrà godere la bontà e le proprietà organolettiche di una zuppa di cereali o di una pasta e ceci risultanti dall'ottimo concime impiegato. Anche la Chiesa Cattolica lo ritiene morale in quanto la morte nel nostro concime è naturale e non sofferta (a parte un po' di agonia non ben documentata, forse collegata alle cause della morte).

Voci correlate

Note

Template:Legginote

  1. ^ Attenzione: non è garantito che il vostro interlocutore non assomigli veramente all'orso
  2. ^ Lo sostiene anche la Maga Magò
  3. ^ Che sarebbe un ottimo pasto per il dottor Hannibal Lecter.