Onnivoro

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La dura verità.
« Dopotutto Dio ha creato gli animali apposta per noi. Perché non mangiarli? »
(Un onnivoro esperto in scienze della creazione e dell'alimentazione.)
« La carne è buona, sana e genuina, indispensabile per la corretta crescita del vostro bambino, ma soprattutto del nostro fatturato! »
(Un testimonial pediatra durante la pubblicità di una multinazionale dei liofilizzati per bambini)
« Sarà, ma io preferisco non scoreggiare. »
(Onnivoro durante uno slancio di cultura su PETA.)
« L'uomo è un onnivoro! »
(Un Homo sapiens sapiens (?!) mentre cerca disperatamente le similitudini tra la sua dentatura e quella di un orso.)
« Maledetti vivisezionisti! Io amo gli animali, difendiamoli! »
(Onnivoro animalista mentre guarda Studio Aperto gustando una succulenta fiorentina.)

Per "onnivoro" (in seguito, per sbaglio, definito anche "neanderthaliano") s'intende un essere pseudo-pensante che, allevato sin da piccolo a mangiare pezzi di cadavere solitamente prodotti e confezionati dall'economia capitalistica, ha perso le capacità cognitive che consentono di ricollegare logicamente una bistecca ad un essere vivente (non più tanto vivente). Altro elemento di distinzione dell'onnivoro, è il quaderno scolastico con le paperette, tenuto sottobraccio mentre egli si avventa su di una brioche alla crema pasticcera. Oppure il fatto che non abbia capito il controsenso della frase precedente, evidente segno di cultura dell'alimentazione.

Origine e diffusione

Gli onnivori adorano i würstel, specie quelli enormi.

Le teorie più accreditate sostengono che il movimento degli autodefinitisi "onnivori" tragga le sue origini da un istintivo riflesso Pavloviano (esemplare manifestazione di capriccio "gnè gnè" di risposta alla presa di coscienza dell'esistenza di esseri umani "vegetariani", inizialmente ritenuti alieni dagli onnivori più intelligenti).

Tuttavia, posizioni autorevoli sostengono che il fenomeno abbia origini più antiche, addirittura risalenti alla preistoria; i cavernicoli, costretti da apocalittiche condizioni climatiche che tolsero di mezzo il loro cibo abituale, cominciarono dapprima a mangiare carogne abbandonate e successivamente iniziarono a cacciare animali per ucciderli e sfamarsi. In quelle occasioni fu vantaggioso non leggere riviste di scienza medica e non prevedere l'inevitabile accorciamento della vita che ne sarebbe derivato: tale sacrificio era doveroso per impedire l'estinzione della specie che qualche millennio più tardi avrebbe fatto estinguere migliaia di specie vegetali e animali, sdebitandosi con Madre Natura attraverso la devastazione degli ecosistemi.

Ma solo nell'epoca moderna, con la nascita di scienze, il movimento ha preso maggiore coscienza e responsabilità: importanti studiosi "onnivoristi" hanno recentemente contestato alcuni punti della teoria evoluzionista sostenendo che:

« L'evoluzione stessa ha portato l'uomo a essere onnivoro: questo è lo scopo del Disegno Intelligente »
« Le mutazioni genetiche casuali e la selezione naturale non contano nulla: la carne ci ha fatto evolvere cervello"  »
(Notare la genialità e la finezza intellettuale di usare il termine "evolversi" come sinonimo di "migliorare")
Un tipico esempio di propaganda onnivora spudorata.

La portata di questa rivoluzione scientifica è ancora oggetto di studio e indagine, sebbene a favore di coloro che si oppongono a queste teorie ci sia il fatto semi-irrilevante che la popolazione, in possesso di QI superiore di almeno 20 punti alla media, classifica questi studi come "merda di cane" senza batter ciglio[1].

Gli onnivori più colti non sono affatto a conoscenza dell'esistenza di particelle dannose, come ad esempio le nitrosammine. Tuttavia, le conseguenze ben peggiori che deriverebbero dallo spiegare ad un "mangiotutto" cosa siano le nitrosammine, unite alle scarsissime possibilità di riuscirci, fanno sì che nessun onnivoro conosca le conseguenze dell'introdurre pezzi di cadavere cotti o crudi nel proprio apparato digerente. Per lo stesso motivo si è rinunciato a spiegare la correlazione tra le patologie che costituiscono le prime cause di morte nel mondo civilizzato, ovvero patologie cardio-vascolari, e l'alimentazione carnea, che rifornisce quotidianamente di una buona e sana quantità di colesterolo e altri grassi animali: il motivo della rinuncia si può facilmente dedurre dal fatto che l'onnivoro medio ha difficoltà a leggere questa frase. Così, gli onnivori credono che il terrorismo e Osama Bin Laden siano il principale nemico dell'umanità, dopo i comunisti, ovviamente.

Distribuzione

Uno dei piatti preferiti la domenica da un numeroso gruppo di onnivori: panino con carne al sangue, comunemente conosciuto come "corpo di Cristo"

Gli onnivori si trovano un po' ovunque ci siano supermercati, macellerie e mattatoi, rassicurati dall'odore di fiori di campo proveniente dagli allevamenti intensivi che amano paragonarsi alla Fattoria ia-ia-o. Esistono anche veri e propri templi di culto, tra i quali il più famoso è chiamato McDonald's, che fanno felici gli onnivori e, contemporaneamente, le case farmaceutiche, gli stati (che avranno meno pensioni da pagare) ed infine i capitalisti dell'allevamento che a loro volta verranno pagati dalle case farmaceutiche.

Loro segni distintivi sono solitamente: feci maleodoranti, alito da far scoppiare i topi di fogna, emissione di peti mostruosi dopo un'ora di jogging, e ovviamente devastazione di intere foreste tropicali per far posto alla coltivazione dei vegetali che servono a nutrire gli allevamenti, e chi più ne ha più ne metta.

Ideologia

Per comprendere a fondo le abitudini della specie è stata necessaria l'analisi dei vegan, che si sono presi la briga di studiare la vita e il comportamento degli onnivori, sebbene i rischi comportassero l'essere mangiati a migliaia.

La spesa del sabato è un dei momenti più importanti della settimana di un onnivoro, durante la quale fa le scorte di carne in caso di guerra nucleare. La fase più commovente è quella in cui si prende il numerino e si fa la fila. È curioso notare come i vegetariani risparmino così il 15.5% del proprio tempo, di solito[2] utlizzato per pensare, attività oscura al possessore del numerino dodicimilaquintordici.

L'onnivoro giustifica le proprie non-scelte facendo ricorso a innumerevoli ed accreditate motivazioni, tra cui le più importanti sono:

  1. L'etica e la morale non c'entrano nulla con la catena alimentare: Questo è uno dei dogmi della specie onnivora, secondo il quale è "naturale" che gli uomini mangino altri animali. Quando vi trovate di fronte a un onnivoro che fa quest'affermazione avete la certezza che la sua cultura scientifica non vada oltre ai contenuti dell'opera "Il Corpo Umano" edito dalla DeAgostini nelle migliori edicole. Non provate nemmeno a fargli notare che da sempre la nostra specie è andata "contro natura" e, se non ci crede, che dovrebbe rinunciare: alla sua casa con la TV e il forno a microonde, alle medicine, a scrivere minchiate su Facebook, a usare il preservativo, ad andare a Gardaland, a scoreggiare sul materasso, a beneficiare ignaro delle scoperte e invenzioni della scienza moderna, a drogarsi, ecc.
  2. Evviva la legge del più forte!: In questo caso è inutile dire che l'orgasmo di piacere che proverebbe un vegetariano nel vedere un onnivoro divorato da una tigre non ha prezzo.
Un esempio di morale onnivora usa e getta. Molto utile quando si è in viaggio.
  1. Ma anche le piante hanno un sistema nervoso!: L'onnivoro che afferma questo concetto fa talmente tanta tenerezza che anche Hitler, che era vegetariano, se lo sarebbe mangiato. Inutile qui spiegargli che non c'è paragone tra il sistema nervoso di un vegetale e quello di un vertebrato che prova un dolore atroce.
  2. Siamo fatti per mangiare anche la carne: Un tipico onnivoro su "anatomia e fisiologia comparata del Paese delle Meraviglie". Notare il "siamo fatti" giustificante, in stile "perché Dio lo vuole".
  3. Le proteine nobili, quelle sono solo nella carne[3]: Questa affermazione dà la certezza che purtroppo potreste avere una discussione più produttiva col chihuahua di Paris Hilton, piuttosto che con la persona che vi sta davanti. Ad ogni modo, provate a spiegare delicatamente e senza fare mosse brusche cos'è una proteina, cos'è un amminoacido, cos'è un amminoacido essenziale e il concetto di "amminoacido limitante", anche se probabilmente si sarà già addormentato alla parte in cui spiegate cos'è il gruppo carbossilico o al più quando cominciate a parlare del grafico di Ramachandran (che, probabilmente, era vegetariano). Ma se accendete la televisione e vi sintonizzate su un canale in cui qualche esimio obeso dice che la carne "fa bene" perché è anche "buona" si sveglierà immediatamente.
  4. Senza carne ci saremmo estinti: In questo caso il soggetto ha una cultura medio-alta e ha sentito parlare di biologia quasi certamente nel noto programma televisivo ultrascientifico Voyager.
  5. Credono anche che la carne faccia diventare: grandi, forti, belli, intelligenti (inconsapevoli di essere la prova vivente che non è vero), famosi, ricchi, svegli (ne sia prova che i leoni dormono 18 ore al giorno), superdotati e un'altra serie di qualità previste da Nostradamus.

Caratteristiche

Pubblicità onnivora salutista
  • Mangia tutto. Anche la merda.
  • È un assiduo frequentatore di templi onnivori quali i McDonald's. Alcuni smettono solo quando non riescono più a passare dalle pur larghe entrate del tempio.
  • Suda e puzza, d'altronde siamo ciò che mangiamo.
  • Russa. Troppo.
  • Ucraina. Poco.
  • Crede che la carne faccia diventare forti come tori e muscolosi come gorilla (noti carnivori).
  • Considera la stessa esistenza dei vegetariani come una rottura di balle.
  • Ama gli animali, è contro la vivisezione, è animalista, è contro le pellicce. Tranne quando è ora di mangiare.
  • La scienza dimostra che la carne non è adatta all'organismo dell'essere umano e che dunque fa male e fa invecchiare prima, ma loro capiscono tutto il contrario.
  • Crede che ancora oggi le mucche pascolino libere come nella pubblicità della Granarolo.
  • Per lui la carne è carne. Non distingue gli animali da cui proviene e probabilmente non lo sa.
  • È un fan della nota rubrica "Gusto" del TG5, telegiornale notoriamente di stampo sovietico.
  • Non ha mai pensato alla possibilità che la vita di un altro animale valga di più rispetto, per esempio, a quella di Emilio Fede[4].
  • Non vuole scoprire che la Lola della Granarolo è in realtà morta da tempo dopo una vita peggiore di quella di Borghezio rinchiuso in una moschea iraniana.

Come allevare, o meglio, coltivare un onnivoro

È sufficiente mettere al mondo un cucciolo di Homo sapiens e assicurarsi che il suo QI sia inferiore di almeno 5 punti alla media della popolazione. Dopodichè i vari condizionamenti sociali lo porteranno ad assumere i tratti tipici descritti sopra. In seguito alla sua morte per una delle varie cause riconducibili alla tanto allegra presenza di sostanze tossiche nella sua alimentazione, sarà necessario sotterrarlo con il benestare del prete in un campo di grano, soia o qualsiasi altro squisito vegetale da coltivare. Dopo qualche mese ci si potrà godere la bontà e le proprietà organolettiche di una zuppa di cereali o di una pasta e ceci risultanti dall'ottimo concime impiegato.

Voci correlate

Note

  1. ^ N.B., la scelta del cane come animale defecante è da attribuirsi alla volontà di non urtare la sensibilità degli onnivori che potrebbero accorgersi del fatto che anche le loro bistecche un tempo emettevano feci proprio come loro. Ma la scelta in questione può non essere valida in altre culture rispetto a quella occidentale: basti pensare ai cinesi
  2. ^ Ma non sempre, vedasi la voce 100% animalisti.
  3. ^ Lo sostiene anche la Maga Magò
  4. ^ Che sarebbe un ottimo pasto per il dottor Hannibal Lecter.