Lecco: differenze tra le versioni

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Nel 22 A.G. (avanti Giuseppe) un gruppo di maniaci sessuali [[Padova|padovani]] si ritrovò casualmente a [[Milano]] e, dopo essere stati nell’ordine derubati e malmenati da una banda di [[Rom]] di origine [[svizzera]], dissero: “Sì, la città fa schifo e la gente è inospitale ma non fa ancora abbastanza freddo: andiamo più a Nord!”
Nel 22 A.G. (avanti Giuseppe) un gruppo di maniaci sessuali [[Padova|padovani]] si ritrovò casualmente a [[Milano]] e, dopo essere stati nell’ordine derubati e malmenati da una banda di [[Rom]] di origine [[svizzera]], dissero: “Sì, la città fa schifo e la gente è inospitale ma non fa ancora abbastanza freddo: andiamo più a Nord!”
Fu così che nacque Lecco.
Fu così che nacque Lecco.
Il [[Medioevo]] fu un periodo di scontri con la vicina Como. Le cause della diatriba fu l’origine del nome Lario: per i comaschi era [[Lago di Como]], per i Lecchesi Lago di Lecco, per gli abitanti di Forlimpopoli Lago di [[Forlimpopoli]] (ma questi ultimi non se li cagava mai nessuno e furono subito sbaragliati).
Il [[Medioevo]] fu un periodo di scontri con la vicina Como. Le cause della diatriba fu l’origine del nome Lario: per i comaschi era [[Lago di Como]], per i Lecchesi Lago di Lecco, per gli abitanti di Forlimpopoli Lago di [[Forlimpopoli]] (ma questi ultimi [[A nessuno importa|non se li cagava mai nessuno]] e furono subito sbaragliati).
Nel [[Rinascimento]] Lecco visse un periodo di vivacità artistica e culturale della durata di circa tre settimane durante il quale notevole fu il contributo dei sapienti lecchesi al genere umano (vennero fatti passi avanti nella costruzione del primo [[frigo a pedali]] della storia dell’uomo).
Nel [[Rinascimento]] Lecco visse un periodo di vivacità artistica e culturale della durata di circa tre settimane durante il quale notevole fu il contributo dei sapienti lecchesi al genere umano (vennero fatti passi avanti nella costruzione del primo [[frigo a pedali]] della storia dell’uomo).
Ma fu con l’[[Ottocento]], quando venne per la prima volta introdotta la [[scrittura]], che [[Ma anche no|Lecco potè finalmente assurgere al rango di metropoli cosmopolita.]]
Ma fu con l’[[Ottocento]], quando venne per la prima volta introdotta la [[scrittura]], che [[Ma anche no|Lecco potè finalmente assurgere al rango di metropoli cosmopolita.]]

Versione delle 00:29, 28 set 2010

Lecco


Lecco è una città dell’Italia del Nord, che confina a Ovest con Como, a est con Bergamo, a Sud con Monza e a Nord con Gardaland. Nel 22 A.G. (avanti Giuseppe) un gruppo di maniaci sessuali padovani si ritrovò casualmente a Milano e, dopo essere stati nell’ordine derubati e malmenati da una banda di Rom di origine svizzera, dissero: “Sì, la città fa schifo e la gente è inospitale ma non fa ancora abbastanza freddo: andiamo più a Nord!” Fu così che nacque Lecco. Il Medioevo fu un periodo di scontri con la vicina Como. Le cause della diatriba fu l’origine del nome Lario: per i comaschi era Lago di Como, per i Lecchesi Lago di Lecco, per gli abitanti di Forlimpopoli Lago di Forlimpopoli (ma questi ultimi non se li cagava mai nessuno e furono subito sbaragliati). Nel Rinascimento Lecco visse un periodo di vivacità artistica e culturale della durata di circa tre settimane durante il quale notevole fu il contributo dei sapienti lecchesi al genere umano (vennero fatti passi avanti nella costruzione del primo frigo a pedali della storia dell’uomo). Ma fu con l’Ottocento, quando venne per la prima volta introdotta la scrittura, che Lecco potè finalmente assurgere al rango di metropoli cosmopolita.



La popolazione è così composta:

30% leghisti

30% ciellini

30% truzzi

120% pensionati


La città è immersa in uno scenario mozzafiato: da una parte il lago, dall’altra i monti della Valsassina, famosa per ospitare campi di rieducazione dove vengono spediti terroni ed extracomunitari. I risultati sono strepitosi: nel giro di pochi mesi imparano a parlare in dialetto e a cucinare pulenta e osei.


Governata per decenni da un Margravio, le ultime elezioni hanno visto il ballottaggio fra un candidato leghista e un bradipo, conclusosi con la vittoria schiacciante del secondo (anche se c’è chi ritiene che lo scarto di QI a favore dell’animale abbia invalidato la gara).


Lecco ha dato i natali e ospitato personalità illustri: Roberto Formigoni, Roberto Castelli, Michela Vittoria Brambilla, Enrico Beruschi. Per evitare che tutto ciò accada di nuovo, l’OMS ha stabilito la sterilizzazione di tutti gli abitanti della provincia.


Lecco è rinomata per le sue scuole che eccellono a livello nazionale come l’istituto per geometri Bovara, l’istituto tecnico Fiocchi e il liceo sociopsicopedagogico. Quelli che invece frequentano il classico o lo scientifico sono solitamente radical-chic che hanno di fronte a se una rigorosa carriera universitaria che sfocerà poi in una brillante carriera lavorativa e artistica. Ultimamente il Politecnico di Milano ha aperto una succursale a Lecco. Lo scopo è sfornare futuri ingegneri da impiegare nella principale attività industriale della città: la produzione di cazzi di gomma.


Lecco ha una vita notturna seconda solo a quella dell’Uzbekistan. I vari fighetti cittadini si radunano nei tre metri quadri compresi fra il lungolago e piazza Cermenati. Per il resto la città sembra lo scenario di un film di Wes Craven.


Anche il territorio della provincia può vantare dei centri di prim’ordine:

- Calolziocorte: principale centro di produzione di truzzi;

- Oggiono: come sopra ma sostituire “truzzi” con “bimbiminchia”;

- Bellano: paese noto per la maniacale igiene intima dei suoi abitanti, ossessionati dall’idea di avere uno sfintere pulito;

- Torre de Busi: dove il tasso di omosessualità sfiora il 525%;

- Monticello Brianza: detto così perché è in pianura.



A Lecco la gente è così ignorante che non sanno come si fa a farlo. Ecco spiegato perché in città non trovi una zoccola manco a pagarla oro.

A Valmadrera la gente se la tira, e a Malgrate pure.

Al supermercato “compri 2, paghi 3” di Oggiono c’è una cassiera che è una figa allucinante.

Il Bar Fiammetta di Lecco è entrato nel Guinnes dei Primati come “posto più triste del mondo”.