Daisy

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Tra dieci secondi il tuo PC verrà colpito da una solenne racchettata.
« Hi I'm Daisy! »
(Daisy nella sua imitazione di capitan Ovvio)
« Daisy chi?! »

La principessa Daisy (Nipponia, 21 aprile 1989) è un personaggio della serie di Mario. Così come Ringo Starr è un membro dei Beatles, o così come Gianfranco Fini è un membro del PdL. Attualmente lavora come dittatrice del regno di Sarasaland, un piccolo regno confinante a sud con l'Egitto, a est con la Cina e a nord-ovest con il Molise.

Il suo buon proposito per l'anno nuovo è conquistare il mondo a partire dalle Olimpiadi e dalle corse folli alla Fast & Furious. Mi duole informarvi che ci sta riuscendo.

Biografia

La principessa Daisy, in carne, ossa e pixel.

Daisy è comparsa in occasione della prima avventura in bianco e nero dell'idraulico più pagato del pianeta, tal Mario Mario, con in mano una racchetta da tennis. Militava nelle giovanili della Nintendo quando fu notata da un tale di nome Gunpei Yokoi che la selezionò per sostituire la principessa Peach in Super Mario Land: quest'ultima, infatti, aveva preteso un ritocco dell'ingaggio in vista del suo ennesimo rapimento nel nuovo videogame, nel quale schermo non avrebbe potuto apparire in tutta la sua avvenenza. Neanche le minacce di Peach ("Ho ricevuto offerte da un importante club straniero", ripeté più volte) ebbero successo.

Gunpei, insomma, fu ben impressionato dalla giovane principessa soprattutto dopo che la stessa Daisy lo ebbe sfidato a una doppia maratona di 84 km e, al rifiuto del buon Yokoi, rispose gettandogli il pallone in faccia. D'altro canto, le alternative al momento presenti nella selezione primavera della compagnia videoludica erano Strutzi, un giovanissimo e imberbe Wario e lo stesso Shigeru Miyamoto, offertosi di recitare come damigella in pericolo. Ma la scelta ricadde su Daisy, la quale, come unica clausola, pretese un'opzione sulla sua partecipazione ad ogni gioco secondario ed inutile della serie. La grande N accettò, sapendo che "mai e poi mai accadrà che sfrutteremo il nome di Mario per guadagnare soldi facili con giochi casual e ripetitivi di dubbia originalità". Come andò poi a finire è storia.

La rossa Margherita debuttò quindi come donnetta in pericolo rapita dal piccolo e impotente Tatanga. Costui, pur essendo grande quasi quanto la seconda vertebra del più celebre Bowser, tentò di fermare Mario utilizzando ogni sorta di mezzo robotico, ma fu lui stesso a fornire puntualmente navicelle e sottomarini all'italiano ogniqualvolta fosse necessario. Il motivo fu ben chiaro: Tatanga era vittima delle racchettate della dolce principessa, la quale, a differenza di Peach, se ne fotteva altamente della Sindrome di Stoccolma; così il puffo extraterrestre e viola oppose solo una flebile resistenza agli attacchi del panzone, divertendosi però a creare riproduzioni a grandezza naturale di Daisy che piazzava alla fine di ogni mondo intermedio: tali fantocci si trasformavano in mostriciattoli non appena Mario tentava di avvicinarvisi. Il tutto ebbe almeno il merito di far sembrare meno fastidioso, anzi quasi amabile, il funghetto Toad e il suo "Our princess is in another castle".

Per due anni non si sentì più parlare di Daisy, e molti temettero che ella avesse fatto la medesima fine di Pauline in seguito al suo morboso attaccamento a Donkey Kong. La si rivide, per la prima volta a colori e a più di dieci pixel, in NES Open Tournament Golf, nei panni della caddy di un ritrovato Luigi. Nintendo riteneva infatti dannoso che Luigi, a differenza di Mario, restasse senza compagnia femminile: ciò, infatti, avrebbe dato credito alle voci dei maligni che già parlavano, chi con soddisfazione chi con disprezzo, del primo vice-eroe gay della storia dei videogames. Daisy non parve apprezzare la compagnia del virile idraulico verde, ma il suo senso di umana pietà (nonché i mucchi di yen di mamma Nintendo) le imposero perlomeno di fingere di voler stringere un rapporto d'amicizia con il baffetto. Da allora non riuscì mai a liberarsene del tutto.

Ricomparsa in Mario Tennis per Nintendo 64, in compagnia della sua immortale racchetta, Daisy si vendicò costringendo Shigeru e gli altri a rispettare il contratto firmato tempo addietro: la principessa non-rapita cominciò quindi ad apparire come personaggio giocabile in tutti i giochi di sport fino ai nostri tempi. Ma il fatto che il suo ritorno sia stato concomitante con l'esordio di Waluigi la persuade tuttora a tacere su questo argomento.

Rapporti con la Nintendo

Caccia al tesoro: trova Daisy in meno di cinque secondi e vincerai un frigo a pedali!
La flagellazione di Shigeru, Anonimo secentesco, Louvre.

Daisy, assieme a Wario (che però possiede un castello pieno di soldi), è l'unico personaggio principale (principale?) della serie a non essere stata scoperta da Miyamoto-san. Ne consegue che la principessa di Sarasaland è stata ripetutamente vittima di mobbing da parte di alcuni dirigenti della Grande N, che si sono ostinati a tenerla in bassa considerazione in virtù della creazione di videogiochi. A nulla sono servite le energiche racchettate riservate da Daisy ai suddetti. In ogni gioco in cui compare Daisy tenta disperatamente di mettersi in mostra urlando selvaggiamente, o perfino avvicinandosi a Luigi. Tuttavia ancora oggi l'attività preferita di molti nintendari resta trovare il volto paffuto della dittatrice di Sarasaland sulle copertine dei giochi.

Quello sottostante è uno stralcio della riunione del team Nintendo attorno al 2030, presieduto dal buon Miyamoto (notoriamente immortale) e da Mario (notoriamente atto a ringiovanire col tempo).

- Shigeru: “Vi informo con piacere che i nostri utili sono in netta crescita soprattutto grazie alla serie di Mario. La nostra ultima creazione, New Super Mario Bros. Wii 4: The Lost Levels 2, si conferma tuttora in cima alle classifiche dei videogames più venduti del mese, e nutriamo anche ottime speranze per New Super Mario Galaxy 3 e Mario Very Power Tennis 2... ma se siamo qui è per discutere la creazione di un nuovo capitolo della serie.”
- Mario: “Credo non sia possibile. Peach si è licenziata di nuovo e i Goomba hanno inoltrato una minaccia di sciopero per...”
- Shigeru: “Non preoccuparti, Mario. In realtà avrei in mente di creare qualcosa di nuovo, di innovativo... di fresco, insomma.”
- Luigi: “Ah, non guardate me. Io in quella casa piena di brutti fantasmi non ci torno più, eh?”
- Shigeru: “Non stavo pensando a te, Luigi. In realtà...”
- Mario: “Un videogioco di sport? Ho qui l'elenco degli sport non ancora presenti in nessun altro gioco: gioco della birra, taekwondo, spanciata nelle pozze di fango...”
- Shigeru: “No, non ci siamo, porco DK! Voglio qualcosa di assolutamente innovativo, che rivoluzioni la storia dei videogames e dell'Umanità... ma servirebbe un personaggio adatto, che sia frizzante come il gioco che andiamo a proporre. Idee?”
- Mario: Diddy Kong potrebbe andare?”
- Shigeru: “Effettivamente è puccioso al punto giusto, ma no, preferirei qualcos'altro... sapete che vi dico? Ci vuole... ci vuole una donna. Un personaggio femminile che sappia captare gli interessi del pubblico rosa, ma che non precluda la giocabilità ai vecchi nintendari... coniugare tradizione con modernità, futuro ma anche passato... sì, ci vuole una donna!”
- Mario: Rosalinda?”
- Shigeru: “Rosalinda? Dove li troviamo i soldi per stipendiare una divinità? E poi neanche lei è adatta... ci vuole una ragazza più pimpante, allegra e piena di energia, un personaggio interessante e indipendente... (volta il capo a sinistra) Ma certo! Daisy?”
- Daisy: (balzando in piedi, sorridendo incredula e gioiosa) Sì?”
- Shigeru: “Daisy, non è che avresti il numero di telefono di Toadette?”

Nessuno crederà mai al buon Miyamoto quando Egli tenterà di spiegare il motivo della presenza della racchetta da tennis nel suo corpo.

Voci correlate

Collegamenti esterni