Acciuga: differenze tra le versioni

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Versione delle 14:05, 1 dic 2012

File:Tocco di luce.jpg
In questa immagine di repertorio: ingrandimento di una acciuga.

L'acciuga è un tipo di pesce azzurro e a volte terra di Siena bruciata nota fino alla fine degli anni '00 per essere una delle più inutili bestiacce popolanti il nostro pianeta. Le sue vere potenzialità furono scoperte per puro caso quando un pescatore veneto ubriaco se ne mise erroneamente in bocca una, credendolo un bastoncino di liquirizia.

Descrizione e distribuzione

L'acciuga è un organismo bidimensionale dotato di squame ma senza pinne, con gli occhi ma non il cervello, più la coda ma non le branchie (passa i suoi 30-40 anni di vita in totale apnea). È trasparente ed eterea, tanto che al momento di espulsione fecale si può ben notare una evidentissima linea marrone correrle lungo tutto il corpo. Infine una piccola nota riguardante le mascelle: per uno scherzo della natura la mascella inferiore è più lunga di quella superiore, rendendola di fatto un ottimo posacenere e regalando alla simpatica bestiolina la tipica espressione idiota.

Un'"acciuga" un po' in carne mentre sguazza spensierata.

L'acciuga è un animale che si adatta molto bene a qualunque tipo di territorio dotato di un minimo di umidità. Non è infatti difficile osservarne nella rugiada mattutina dedicarsi a toelettatura o nei nasi gocciolanti. Non trovarle nel loro ambiente naturale né in quello frizzante è raro, significata probabilmente che sono andate a una pizzata.

Vita dopo la morte

Spesso rimane nel frigorifero (di solito nel comparto più nascosto) per anni e ne consegue un decadimento a caratteristiche radioattive e simil-flatulenziali, tanto che quando si apre il frigorifero sorge spontanea la domanda: cosa è andato a male?

Dopo anni di ricerche e dopo aver buttato l'impossibile, si scopre che il barattolino, da marroncino-giallognolo che era, è diventato verdastro, con sfumature biancastre che molto spesso ricordano l'acqua dei mari dove vengono coltivate o pescate. Possono essere mangiate da sole, e di solito sono colpevoli dell'emergenza idrica nazionale, tanto che i degustatori di acciughe, post prandium, prosiciugano gli acquedotti e se non cultori di opportuna igiene orale, il caratteristico sbuffo viene percepito a distanza di chilometri.

Acciuga (portare via l')

Diffusa e popolare espressione di chiara provenienza marinara. Significa "andare via" ed enfatizza l'atto di togliersi da torno con una certa solerzia.

La nascita della espressione "portare via l'Acciuga" pare abbia però radici più antiche. Sono state infatti trovate delle antiche trascrizioni in sanscrito-cobol nelle quali, ripetendo le formule di commiato delle cerimonie religiose, veniva riportata l'espressione: "La messa è finita, portate via l'Acciuga".

Alcuni studiosi hanno riportato alla luce reperti del Pistolcene come antiche cravatte sulle quali venivano raffigurate figure sacre come capitoni, bughe, naselli, luassi, besughi e, appunto, sardine e acciughe. Più recentemente pare che il Generale Custer a Little Big Horn a un certo punto abbia detto ai propri soldati "Raga, qui stanno diventando un po' tantini, sarebbe meglio portare via l'acciuga!"

Altri ambiti dove l'espressione viene comunemente usata sono l'alpinismo (Beh, ora che siamo in vetta da 10 minuti possiamo portare via l'acciuga) la chirurgia (Lo abbiamo richiuso e respira, portiamo via l'acciuga), il ciclismo (Sono stufo di stare in gruppo, adesso porto via l'acciuga) la corte di Buckingham Palace (Ora che ho salutato tutta questa gente schiamazzante, credo - I believe - che porterò via l'acciuga).

Classificazioni di acciuga