Wolfgang Amadeus Mozart

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« E' stato uno dei miei migliori allievi. »
(Paolo Meneguzzi)

W. A. Mozart è un cantautore austriaco del XVIII° secolo, precursore di molti generi musicali, quali l'Hip Hop, il Garage Metal ed il Punk neosatanico.

Un bambino prodigio

W. A. Mozart con la sua celebre parrucca che utilizzava quando batteva sui viali.

W. A. Mozart debuttò a soli quattro anni sul palco dello Zecchino d'Oro, cantando "L'alana di razza ariana", simpatica marcetta nazionalsocialista che raccontava le gesta di una cagna tedesca a cui piace sbranare i gattini ebrei. Ingiustamente bistrattato dal televoto e dalla giuria popolare (pesantemente condizionati da pressioni politiche conservatrici), W. A. Mozart si prese la sua rivincita vincendo il premio della critica ed il mago zurlì d'argento.

L'anno seguente, W. A. Mozart debuttò a San Remo vincendo la sezione giovani, cantando, in coppia con Johann Sebastian Bach, un brano scritto per loro da Donatella Rettore.

Il grande successo

Dopo la vittoria al Festival di S. Remo, W. A. Mozart divenne una star a livello mondiale. Le sue composizioni scalarono le classifiche nei cinque continenti. Tenne concerti in giro per l'Europa (indimenticabile quello tenutosi allo stadio di Wembley davanti a 7.000.000 di fan in delirio. Altro che i Queen ed i Beatles!). Venne anche scelto come testimonial per una marca di cioccolatini che porta il suo nome.

I problemi con la droga

Ogni artista, ha un lato oscuro. Quello di W. A. Mozart era quello posteriore. Infatti, all'apice della carriera, venne trovato dalla polizia austriaca nell'appartamento di un famigerato transessuale di origine pugliese, noto nell'ambiente come Patrizia, la dea che ti vizia. Quella sera W. A. Mozart era completamente ubriaco, sotto gli effetti di numerose sostanze stupefacenti, e con il didietro sfondato. Venne arrestato per aver parcheggiato la macchina in divieto di sosta.

Dopo aver scontato 40 giorni in carcere dividendo la cella con Paris Hilton, che nel frattempo si era redenta e, dunque, non gliela aveva fatta vedere neanche col cannocchiale, W. A. Mozart uscì dal carcere completamente sconvolto.

La sua carriera artistica era oramai rovinata dallo scandalo che lo aveva investito. Tutti i salotti buoni dell'aristocrazia mittleuropea gli avevano voltato le spalle (cosa rischiosissima, viste le sue amicizie con i travestiti della periferia salisburghese!), e non veniva più invitato neanche in TV al più sfigato dei reality show dell'epoca.

La morte

Dopo aver dilapidato l'immensa fortuna che aveva accumulato nel suo periodo d'oro in caramelle e figurine Panini, W. A. Mozart si tolse la vita gettandosi nel Danubio con un pianoforte a coda legato sui coglioni.

Curiosità su W. A. Mozart

  • Quando W. A. Mozart ruttava, emetteva un caratteristico suono molto simile al mi bemolle della terza ottava.
  • Quando W. A. Mozart scoreggiava, emetteva una pluralità di suoni che venne poi ribatezzata cacofonia.
  • W. A. Mozart sapeva ruttare e scoreggiare contemporaneamente. Molte delle sue opere più famose nacquero proprio in questa maniera.