Wolfgang Amadeus Mozart: differenze tra le versioni

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(tolta orgia gay del cazzo)
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{{inascoltabile}}
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{{citazione|È stato uno dei miei migliori allievi.|Paolo Meneguzzi|Paolo Meneguzzi|W. A. Mozart}}
{{citazione|È stato uno dei miei migliori allievi.|Paolo Meneguzzi|Paolo Meneguzzi|W. A. Mozart}}
[[Immagine:mozart.jpg|right|thumb|W. A. Mozart con la sua celebre parrucca che utilizzava quando batteva sui viali.]]
'''W. A. Mozart''' è un cantautore austriaco del XVIII° secolo, precursore di molti generi musicali, quali l'[[Hip Hop]], il [[Garage Metal]] ed il [[Punk neosatanico]].


{{citazione|Sarebbe ganzo se aprisse i nostri concerti|I Rolling Stones su Mozart|||}}
== Un bambino prodigio ==
'''W. A. Mozart''' debuttò a soli quattro anni sul palco dello [[Zecchino d'Oro]], cantando "''L'alana di razza ariana''", simpatica marcetta nazionalsocialista che raccontava le gesta di una cagna tedesca a cui piace sbranare i gattini ebrei. Ingiustamente bistrattato dal televoto e dalla giuria popolare (pesantemente condizionati da pressioni politiche conservatrici), W. A. Mozart si prese la sua rivincita vincendo il premio della critica ed il mago zurlì d'argento.


L'anno seguente, W. A. Mozart debuttò a San Remo vincendo la sezione giovani, cantando, in coppia con [[Johann Sebastian Bach]], un brano scritto per loro da [[Donatella Rettore]].


{{citazione|E’ bravo ma deve ancora crescere molto come stile e qualità|Albano su Mozart|||}}
== Il grande successo ==
Dopo la vittoria al Festival di S. Remo, '''W. A. Mozart''' divenne una star a livello mondiale. Le sue composizioni scalarono le classifiche nei quattro continenti (l'Oceania non era stata ancora scoperta). Tenne concerti in giro per l'Europa (indimenticabile quello tenutosi allo stadio di Wembley davanti a 7.000.000 di fan in delirio. Altro che Bach e Beethoven!). Venne anche scelto come testimonial per una marca di cioccolatini che porta il suo nome.


== I problemi con la droga ==
Ogni artista, ha un lato oscuro. Quello di '''W. A. Mozart''' era quello posteriore. Infatti, all'apice della carriera, venne trovato dalla polizia austriaca nell'appartamento di un famigerato [[transessuale]] di origine pugliese, noto nell'ambiente come ''Patrizia, la dea che ti vizia''. Quella sera W. A. Mozart era completamente ubriaco, sotto gli effetti di numerose sostanze stupefacenti, e con il didietro sfondato. Venne arrestato per aver parcheggiato la [[automobile|macchina]] in divieto di sosta.


Dopo aver scontato 40 giorni in carcere dividendo la cella con [[Paris Hilton]], che nel frattempo si era redenta e, dunque, non gliela aveva fatta vedere neanche col cannocchiale, W. A. Mozart uscì dal carcere completamente sconvolto.


{{citazione|Mozart? Ah,quello dei cioccolatini!
La sua carriera artistica era oramai rovinata dallo scandalo che lo aveva investito. Tutti i salotti buoni dell'aristocrazia mittleuropea gli avevano voltato le spalle (cosa rischiosissima, viste le sue amicizie con i [[Gay|travestiti]] della periferia salisburghese!), e non veniva più invitato neanche in TV al più sfigato dei [[reality show]] dell'epoca.
|Gigi D’Alessio su Mozart|||}}
==Il suicidio==
Dopo aver dilapidato l'immensa fortuna che aveva accumulato nel suo periodo d'oro in caramelle e figurine Panini, '''W. A. Mozart''' si tolse la vita gettandosi nel Danubio con un pianoforte a coda legato sui coglioni.




== Opere di Mozart ==


{{citazione|Ma chi l’ha scritta stà stronzata?|Anna Tatangelo legge un’opera di Mozart|||}}
Le opere, naturalmente. E anche le sinfonie.


== Curiosità su W. A. Mozart ==
*Quando W. A. Mozart ruttava, emetteva un caratteristico suono molto simile al mi bemolle della terza ottava.
*Quando W. A. Mozart scoreggiava, emetteva una pluralità di suoni che venne poi ribatezzata ''cacofonia''.
*W. A. Mozart sapeva ruttare e scoreggiare contemporaneamente. Molte delle sue opere più famose nacquero proprio in questa maniera.




{{citazione|Non ho capito ancora a cosa serve stà chiave di violino: io la uso a cazzo di cane nei miei testi, tanto nessuno li leggerà mai.|Dal diario di Mozart, 1776|||}}
== Voci correlate ==
* [[Antonio Salieri]]
* [[Franz Joseph Haydn|Franz Joseph Hyeronimus Haydn]]
* [[Il flauto magico]]
* [[Papageno]]
* [[Don Giovanni]]
* [[Vienna]]
* [[Salzburg|Borgo Salato]]
* [[Praga]]
* [[Mozartkugeln]] ovvero le [[Palle di Mozart]]
* [[Leopold Mozart]], il papà di Mozart.
* [[Kostanze Mozart]], la moglie di Mozart
* La [[sorella]] di Mozart
* [[Pupi Avati]] per i film musicali
* [[Catalogo K]], il Kochel Verzeichnis che tante KV ha fatto consumare ai tipografi musicali, quasi quanto i BWV.
{{PMu}}


[[Categoria:Compositori]]
[[Categoria:Musicisti]]
[[Categoria:Austria]]
[[Categoria:Crukki]]


{{citazione|Questo qui non avrà mai successo, io di talenti me ne intendo.
[[de:Wolfgang Amadeus Mozart]]
[[en:Wolfgang Amadeus Mozart]]
|Pippo Baudo su Mozart|||}}

[[es:Wolfgang Amadeus Mozart]]

[[fi:Wolfgang Amadeus Mozart]]
[[fr:Wolfgang Amadeus Mozart]]
==Wolfgang Amadeus Mozart==
Johannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart (nome d’arte di Domenico Pestalozzi - Salisburgo, 27 Brumaio 1756 –Vienna, 5 Freddocane 1791) è stato un compositore e cantautore austriaco,precursore di molti generi musicali, quali l'[[Hip Hop]], il [[Garage Metal]] ed il [[Punk neosatanico]].
[[pl:Wolfgang Amadeusz Mozart]]
Il padre, Gianpiergianfranleopoldo Mozart (Mirko per gli amici) era stato a sua volta un compositore, ma di quelli scarsi, mica come suo figlio. Si classificò 5° alla gara di rutti della sagra della soppressata di Gaborrano e questo fu il premio più alto di una carriera veramente oscena.
[[pt:Wolfgang Amadeus Mozart]]
Tormentato dall’esser stato una pippa, Mirko decise che si sarebbe rifatto sul povero Mozart. Per questo fin da piccolo lo inserì in tutti i tornei e le scuole in cui in bimbo può essere inserito. Già all’ età di cinque anni Mozart venne iscritto:

*alla scuola di piano
*alla scuola di canto
*alla scuola di mimo
*alla scuola di clavicembalo sordo, uno strumento inutile ma il padre pensò: “cazzo, meglio esagerare!”
*alla scuola di calcetto
*alla scuola di ricamo
*alla scuola guida
Alla fine, avendolo iscritto a tutte le scuole possibili e immaginabili tranne che alla scuola dell’obbligo, Mirko dovette fornire al piccolo Mozart anche un Tutor della [[CEPU]], che non gli avrebbe insegnato a coniugare bene i congiuntivi ma a sbagliarli con personalità. Ben presto, già all’età di otto anni Mozart era padrone nell’uso del pianoforte, e inoltre , grazie all’invadenza di suo padre, dei seguenti strumenti:

*il banjo
*l’ukulele
*lo xilofono
*il flauto ad un foro, che emetteva un unico suono, simile al fischio di un arbitro.
*Il pianoforte a 3 tasti, che non si usava quasi mai
*il piffero sbilenco, una variante del flauto traverso, difficilissimo da suonare: basti pensare che colui che lo inventò neanche sapeva suonarlo.
*Il pianoforte malfermo, altro strumento complesso e rognoso perché si reggeva solo su due gambe di cui una più corta dell’altra.
*la cornamusa
*il gong
*le nacchere

aveva inoltre un’infarinatura sull’uso del liuto a 36 corde e della chitarra bigotta, una variante della chitarra classica ancora più classica.


===L’infanzia a Salisburgo===
La notizia della nascita di Wolfgang venne data dal padre Mirko in una lettera del 9 Piovesempre 1756 ad un amico di Augusta, Johann Lotter:
« Ti informo che il 27 gennaio, alle otto della sera, la mia cara moglie ha dato felicemente alla luce un bambino>>

La risposta di Lotter non si fece attendere:
<<E stì cazzi? Io ho cinque figli ma mica me la tiro come fai tu!>>

I coniugi Mozart, che si erano sposati il 21 Copriti-fa-freddo del 1747, portavano una sfiga paurosa: avevano infatti avuto in precedenza altri cinque figli, ma erano tutti morti in tenerissima età: Johann Leopold Joachim, morto a 12 anni di indigestione, Maria Anna Cordula morta a 6 anni per noia, Maria Anna Walpurgis investita da un camion, Johann Carl Amadeus morto a 15 anni per aver trattenuto il respiro troppo a lungo, Maria Francisca de Paula morta a 6 anni per aver messo le dita nella corrente (!).

Come abbiamo già detto finora Mozart era proprio un mostro al pianoforte, un incrocio tra [[Keith Jarrett]] e [[Memo Remigi]].
Anche molte altre persone che conobbero il piccolo Mozart rimasero sbalordite dalle sue capacità, lasciandone trepide testimonianze.

*E' un genio assoluto! Destinato a diventare il migliore!
*Questo ragazzo ci farà dimenticare tutti!
*Ma come cazzo li porta i capelli? Essere bravo non lo autorizza a conciarsi come un troione!!
Naturalmente non mancavano le critiche a volte davvero pretestuose e gratuite come quelle che gli rivolgeva l’eterno rivale [[Antonio Salieri]] che disse:
*Ha suonato divinamente all’ambasciata del Re Piermarcello Sfrallazzo ma io non ci ho fatto caso: un residuo di prezzemolo che aveva tra i denti mi ha distratto in continuazione: ciò è molto disdicevole.
Frattanto Mozart aveva comprato un cane, Ubaldo, un pastore maremmano proveniente da una famiglia di pastori luterani dal pelo bianchissimo che gli resterà vicino fino agli ultimi anni di vita.
===Mozart in Italia===
Tra il 1763 e il 1756, la famiglia Mozart viaggiò per l'Europa. Tra le tappe:[[Monaco di Baviera]], [[Francoforte]], Marcodebole, [[Parigi]], [[Londra]], [[Afragola]], [[Cicciano]], [[Pollena]], [[Casavatore]] dove, al suo primo concerto pubblico, Mozart fu messo alla testa di un corteo di manifestanti, contrari alla costruzione degli inceneritori.
E poi ancora [[Milano]], [[Bologna]], [[Lodi]], [[Parma]] e tante altre città, tanto che oggi 1 città su 3 può esibire una targa che attesti il suo passaggio del tipo: qui soggiornò Mozart, qui dormì Mozart, vicino a quest’albero Mozart si fermò a pisciare, in quest’albergo Mozart si fermò, prese una camera, si ciulò la cameriera, spese 36 paoli di frigobar e il giorno dopo sparì senza pagare. Insomma per quasi 10 anni Mozart cazzeggiò in lungo e in largo per il belpaese, mangiando solo spaghetti e mozzarelle ma senza scrivere neanche una nota.
Stufo di quel tour di piacere che non stava portando a nulla, quell’invadente del padre lo portò a Roma, lo chiuse in Vaticano e lo costrinse ad applicarsi a scrivere delle opere, minacciandolo di farlo diventare come Farinelli se non avesse fatto il suo dovere.
Qui incominciò a scrivere il Miserere, un’ opera inizialmente a 3 voci: ma Mozart voleva strafare e lo trasformò in un testo a 15 voci dove specialmente nel finale tutti urlavano e nessuno ci capiva un cazzo. Perfino papa Clemente XIV ascoltandolo bestemmiò tutti i santi proprio nella Cappella Sistina ma su questo episodio il Vaticano operò sempre una secca smentita.
Cacciato dal Papa per quest’opera sgraziata, Mozart tornò a Milano dove, ciliegina sulla torta, Striscia la Notizia gli conferì il Tapiro d’oro per la pomposa figura di merda al Vaticano.
Eppure proprio a Milano Mozart avrebbe avuto un’occasione di riscatto.
L’Arcimarchese Fernando Lando d’Austria, stufo di fare il puttaniere in giro per il mondo aveva deciso di mettere la testa a posto e di prendere in moglie Maria Francesca Bernarda P’ Este, Regina di Modena. Allora non c’era ancora Gigi D’Alessio e se volevi qualcuno che cantasse al tuo matrimonio dovevi accontentarti di quello che passava il convento. La scelta ricadde su Mozart.
Anche stavolta Mozart arrivò preparatissimo all’evento ma anche stavolta volle strafare. L’opera che preparò era lunga 1146 pagine (scritta a quattro mani con un giovanissimo Peppino di Capri), che l’inesperto compositore si sforzò di imparare tutte a memoria. Risultato fu che il giorno delle nozze dopo le prime 17 pagine eseguite correttamente Mozart cominciò ad improvvisare per un tragico vuoto di memoria inserendo, tra gli altri, testi dei Ricchi e Poveri e di Riccardo Fogli. La folla voleva linciarlo.
Alla corte dei conti Cagacazzi-Sforza Mozart si giocò il tutto per tutto, inscenando il don Giovanni. Ma il padrone di casa volle che l’opera fosse riferita a lui e venne rinominata quindi il Don Giacchino. La parte di Giacchino sarebbe dovuta essere interpretata da un baritono ma per una improvviso attacco di dissenteria del baritono la parte vene affidata al solito coro di castrati, lo stesso del Miserere!! 18 voci bianche che urlavano come galline nell’aia steccarono penosamente per tre atti mentre il pubblico si allargava il culo dalle risate ripiegando vergognosamente sul buffet. Vennero lanciati degli ortaggi, ovviamente, ed alcuni colpirono il soprano che esausto mandò tutti a cagare mentre il tenore cercava di improvvisare al violino per sostituire i vari componenti dell’orchestra che fuggivano via e il contralto raccontava barzellette zozze per intrattenere il pubblico. Un disastro.

Gli ultimi anni di vita

Secondo la leggenda Mozart sarebbe morto per avvelenamento da mercurio, probabilmente dopo aver mangiato un termometro per una scommessa.
Mozart spirò nella notte tra il 5 Freddocane e il 6 Hoilculoghiacciato del 1791 squattrinato e dimenticato da tutti.
Frattanto Ubaldo, il suo pastore maremmano, spirò 2 mesi dopo e c’era più gente al funerale del cane che a quello di Mozart.

Aneddoti
-pare che Mozart fosse sordo.
-pare che Mozart in realtà non sapesse suonare il pianoforte.
-pare che Mozart abbia inventato altre 5 note oltre alle solite 7 del pentagramma e sono: dì, crì, mimì, e chicchirichì, tutte cancellate dal pentagramma subito dopo la sua morte.
-pare che Mozart andasse molto bene in moto.
-pare che Mozart odiasse la musica.

Opere
*Der Dzinspritzchenzlauternfalten (Canzoni belle)
*Concerto per violino ed organetto storpio K 25
*Concerto di flauti e scorregge in si bemolle
*Le nozze di Sfigaro
*Le nozze di Sfigaro parte 2 – il divorzio
*Le nozze di Sfigaro parte 3- l’impunito
*Il Flauto Magico e il suo sequel “M’hanno ciulato il flauto magico”


Sinfonie
Sinfonia in mi minore bemolle stanco K16
Sinfonia in Do rata e fritta K22
Sinfonia in Re minore 333 - “la trita e ritrita”
Sinfonia in Sol bemolle “delle guallere a tracolla” K56
Sinfonia K444 “sono alla frutta” in Re maggiore, suonata con otto quartini, 5 terzini e 6 tramezzini.
Sinfonia in Sì - La – Do K 45 detta “La contessa cosce a compasso”
Sinfonia in chicchirichì bemolle n.34571/bis detta anche “quattro note sullo spartito”
Sinfonia in crì crì n.367899 detta anche “Ho fatto del mio meglio, ma perché non ho fatto l’idraulico?!”
Improvviso opera 3
Fantasia opera 5
Scherzo opera 7
Burla opera 22
Stronzata colossale opera 26

Canzoni neomelodiche
Nà voce nà chitarra è ò ppoc’ è luna- in duetto con Renzo Arbore
Ammore ammore mio, mon amour- in duetto con Silvio Berlusconi

Versione delle 19:40, 11 apr 2008

Template:Inascoltabile

« È stato uno dei miei migliori allievi. »
(Paolo Meneguzzi)
« Sarebbe ganzo se aprisse i nostri concerti »
(I Rolling Stones su Mozart)


« E’ bravo ma deve ancora crescere molto come stile e qualità »
(Albano su Mozart)


« Mozart? Ah,quello dei cioccolatini!  »
(Gigi D’Alessio su Mozart)


« Ma chi l’ha scritta stà stronzata? »
(Anna Tatangelo legge un’opera di Mozart)


« Non ho capito ancora a cosa serve stà chiave di violino: io la uso a cazzo di cane nei miei testi, tanto nessuno li leggerà mai. »
(Dal diario di Mozart, 1776)


« Questo qui non avrà mai successo, io di talenti me ne intendo.  »
(Pippo Baudo su Mozart)


Wolfgang Amadeus Mozart

Johannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart (nome d’arte di Domenico Pestalozzi - Salisburgo, 27 Brumaio 1756 –Vienna, 5 Freddocane 1791) è stato un compositore e cantautore austriaco,precursore di molti generi musicali, quali l'Hip Hop, il Garage Metal ed il Punk neosatanico. Il padre, Gianpiergianfranleopoldo Mozart (Mirko per gli amici) era stato a sua volta un compositore, ma di quelli scarsi, mica come suo figlio. Si classificò 5° alla gara di rutti della sagra della soppressata di Gaborrano e questo fu il premio più alto di una carriera veramente oscena. Tormentato dall’esser stato una pippa, Mirko decise che si sarebbe rifatto sul povero Mozart. Per questo fin da piccolo lo inserì in tutti i tornei e le scuole in cui in bimbo può essere inserito. Già all’ età di cinque anni Mozart venne iscritto:

  • alla scuola di piano
  • alla scuola di canto
  • alla scuola di mimo
  • alla scuola di clavicembalo sordo, uno strumento inutile ma il padre pensò: “cazzo, meglio esagerare!”
  • alla scuola di calcetto
  • alla scuola di ricamo
  • alla scuola guida

Alla fine, avendolo iscritto a tutte le scuole possibili e immaginabili tranne che alla scuola dell’obbligo, Mirko dovette fornire al piccolo Mozart anche un Tutor della CEPU, che non gli avrebbe insegnato a coniugare bene i congiuntivi ma a sbagliarli con personalità. Ben presto, già all’età di otto anni Mozart era padrone nell’uso del pianoforte, e inoltre , grazie all’invadenza di suo padre, dei seguenti strumenti:

  • il banjo
  • l’ukulele
  • lo xilofono
  • il flauto ad un foro, che emetteva un unico suono, simile al fischio di un arbitro.
  • Il pianoforte a 3 tasti, che non si usava quasi mai
  • il piffero sbilenco, una variante del flauto traverso, difficilissimo da suonare: basti pensare che colui che lo inventò neanche sapeva suonarlo.
  • Il pianoforte malfermo, altro strumento complesso e rognoso perché si reggeva solo su due gambe di cui una più corta dell’altra.
  • la cornamusa
  • il gong
  • le nacchere

aveva inoltre un’infarinatura sull’uso del liuto a 36 corde e della chitarra bigotta, una variante della chitarra classica ancora più classica.


L’infanzia a Salisburgo

La notizia della nascita di Wolfgang venne data dal padre Mirko in una lettera del 9 Piovesempre 1756 ad un amico di Augusta, Johann Lotter: « Ti informo che il 27 gennaio, alle otto della sera, la mia cara moglie ha dato felicemente alla luce un bambino>>

La risposta di Lotter non si fece attendere: <<E stì cazzi? Io ho cinque figli ma mica me la tiro come fai tu!>>

I coniugi Mozart, che si erano sposati il 21 Copriti-fa-freddo del 1747, portavano una sfiga paurosa: avevano infatti avuto in precedenza altri cinque figli, ma erano tutti morti in tenerissima età: Johann Leopold Joachim, morto a 12 anni di indigestione, Maria Anna Cordula morta a 6 anni per noia, Maria Anna Walpurgis investita da un camion, Johann Carl Amadeus morto a 15 anni per aver trattenuto il respiro troppo a lungo, Maria Francisca de Paula morta a 6 anni per aver messo le dita nella corrente (!).

Come abbiamo già detto finora Mozart era proprio un mostro al pianoforte, un incrocio tra Keith Jarrett e Memo Remigi. Anche molte altre persone che conobbero il piccolo Mozart rimasero sbalordite dalle sue capacità, lasciandone trepide testimonianze.

  • E' un genio assoluto! Destinato a diventare il migliore!
  • Questo ragazzo ci farà dimenticare tutti!
  • Ma come cazzo li porta i capelli? Essere bravo non lo autorizza a conciarsi come un troione!!

Naturalmente non mancavano le critiche a volte davvero pretestuose e gratuite come quelle che gli rivolgeva l’eterno rivale Antonio Salieri che disse:

  • Ha suonato divinamente all’ambasciata del Re Piermarcello Sfrallazzo ma io non ci ho fatto caso: un residuo di prezzemolo che aveva tra i denti mi ha distratto in continuazione: ciò è molto disdicevole.

Frattanto Mozart aveva comprato un cane, Ubaldo, un pastore maremmano proveniente da una famiglia di pastori luterani dal pelo bianchissimo che gli resterà vicino fino agli ultimi anni di vita.

Mozart in Italia

Tra il 1763 e il 1756, la famiglia Mozart viaggiò per l'Europa. Tra le tappe:Monaco di Baviera, Francoforte, Marcodebole, Parigi, Londra, Afragola, Cicciano, Pollena, Casavatore dove, al suo primo concerto pubblico, Mozart fu messo alla testa di un corteo di manifestanti, contrari alla costruzione degli inceneritori. E poi ancora Milano, Bologna, Lodi, Parma e tante altre città, tanto che oggi 1 città su 3 può esibire una targa che attesti il suo passaggio del tipo: qui soggiornò Mozart, qui dormì Mozart, vicino a quest’albero Mozart si fermò a pisciare, in quest’albergo Mozart si fermò, prese una camera, si ciulò la cameriera, spese 36 paoli di frigobar e il giorno dopo sparì senza pagare. Insomma per quasi 10 anni Mozart cazzeggiò in lungo e in largo per il belpaese, mangiando solo spaghetti e mozzarelle ma senza scrivere neanche una nota. Stufo di quel tour di piacere che non stava portando a nulla, quell’invadente del padre lo portò a Roma, lo chiuse in Vaticano e lo costrinse ad applicarsi a scrivere delle opere, minacciandolo di farlo diventare come Farinelli se non avesse fatto il suo dovere. Qui incominciò a scrivere il Miserere, un’ opera inizialmente a 3 voci: ma Mozart voleva strafare e lo trasformò in un testo a 15 voci dove specialmente nel finale tutti urlavano e nessuno ci capiva un cazzo. Perfino papa Clemente XIV ascoltandolo bestemmiò tutti i santi proprio nella Cappella Sistina ma su questo episodio il Vaticano operò sempre una secca smentita. Cacciato dal Papa per quest’opera sgraziata, Mozart tornò a Milano dove, ciliegina sulla torta, Striscia la Notizia gli conferì il Tapiro d’oro per la pomposa figura di merda al Vaticano. Eppure proprio a Milano Mozart avrebbe avuto un’occasione di riscatto. L’Arcimarchese Fernando Lando d’Austria, stufo di fare il puttaniere in giro per il mondo aveva deciso di mettere la testa a posto e di prendere in moglie Maria Francesca Bernarda P’ Este, Regina di Modena. Allora non c’era ancora Gigi D’Alessio e se volevi qualcuno che cantasse al tuo matrimonio dovevi accontentarti di quello che passava il convento. La scelta ricadde su Mozart. Anche stavolta Mozart arrivò preparatissimo all’evento ma anche stavolta volle strafare. L’opera che preparò era lunga 1146 pagine (scritta a quattro mani con un giovanissimo Peppino di Capri), che l’inesperto compositore si sforzò di imparare tutte a memoria. Risultato fu che il giorno delle nozze dopo le prime 17 pagine eseguite correttamente Mozart cominciò ad improvvisare per un tragico vuoto di memoria inserendo, tra gli altri, testi dei Ricchi e Poveri e di Riccardo Fogli. La folla voleva linciarlo. Alla corte dei conti Cagacazzi-Sforza Mozart si giocò il tutto per tutto, inscenando il don Giovanni. Ma il padrone di casa volle che l’opera fosse riferita a lui e venne rinominata quindi il Don Giacchino. La parte di Giacchino sarebbe dovuta essere interpretata da un baritono ma per una improvviso attacco di dissenteria del baritono la parte vene affidata al solito coro di castrati, lo stesso del Miserere!! 18 voci bianche che urlavano come galline nell’aia steccarono penosamente per tre atti mentre il pubblico si allargava il culo dalle risate ripiegando vergognosamente sul buffet. Vennero lanciati degli ortaggi, ovviamente, ed alcuni colpirono il soprano che esausto mandò tutti a cagare mentre il tenore cercava di improvvisare al violino per sostituire i vari componenti dell’orchestra che fuggivano via e il contralto raccontava barzellette zozze per intrattenere il pubblico. Un disastro.

Gli ultimi anni di vita

Secondo la leggenda Mozart sarebbe morto per avvelenamento da mercurio, probabilmente dopo aver mangiato un termometro per una scommessa. Mozart spirò nella notte tra il 5 Freddocane e il 6 Hoilculoghiacciato del 1791 squattrinato e dimenticato da tutti. Frattanto Ubaldo, il suo pastore maremmano, spirò 2 mesi dopo e c’era più gente al funerale del cane che a quello di Mozart.

Aneddoti -pare che Mozart fosse sordo. -pare che Mozart in realtà non sapesse suonare il pianoforte. -pare che Mozart abbia inventato altre 5 note oltre alle solite 7 del pentagramma e sono: dì, crì, mimì, e chicchirichì, tutte cancellate dal pentagramma subito dopo la sua morte. -pare che Mozart andasse molto bene in moto. -pare che Mozart odiasse la musica.

Opere

  • Der Dzinspritzchenzlauternfalten (Canzoni belle)
  • Concerto per violino ed organetto storpio K 25
  • Concerto di flauti e scorregge in si bemolle
  • Le nozze di Sfigaro
  • Le nozze di Sfigaro parte 2 – il divorzio
  • Le nozze di Sfigaro parte 3- l’impunito
  • Il Flauto Magico e il suo sequel “M’hanno ciulato il flauto magico”


Sinfonie Sinfonia in mi minore bemolle stanco K16 Sinfonia in Do rata e fritta K22 Sinfonia in Re minore 333 - “la trita e ritrita” Sinfonia in Sol bemolle “delle guallere a tracolla” K56 Sinfonia K444 “sono alla frutta” in Re maggiore, suonata con otto quartini, 5 terzini e 6 tramezzini. Sinfonia in Sì - La – Do K 45 detta “La contessa cosce a compasso” Sinfonia in chicchirichì bemolle n.34571/bis detta anche “quattro note sullo spartito” Sinfonia in crì crì n.367899 detta anche “Ho fatto del mio meglio, ma perché non ho fatto l’idraulico?!” Improvviso opera 3 Fantasia opera 5 Scherzo opera 7 Burla opera 22 Stronzata colossale opera 26

Canzoni neomelodiche Nà voce nà chitarra è ò ppoc’ è luna- in duetto con Renzo Arbore Ammore ammore mio, mon amour- in duetto con Silvio Berlusconi