WYSIWYG

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera su cauzione.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Attenzione: l'immagine sulla confezione potrebbe non corrispondere al prodotto.
« Maledetto Dreamweaver / Visual Studio / Word / Front Page »
(Chiunque su vari editor WYSIWYG)
« Grazie a Windows Movie Maker sono diventato regista »
(Muccino su famoso editor video WYSIWYG)

WYSIWYG è un acronimo inglese (What You See Is What You'll Never Get, letteralmente Ciò che vedi è ciò che non potrai mai ottenere) che indica una classe di programmi in grado di garantire una totale discrepanza tra quello che si vede in fase di creazione e quello che poi effettivamente viene prodotto in uscita.

Classico esempio di WYSIWYG: Windows Vista.

Introduzione

Dal big bang al primo editor WYSIWYG

Gli editor WYSIWYG sono stati sviluppati per venire incontro alle sempre più ridotte capacità mentali degli utenti di PC. Durante la prima era glaciale infatti, quando il personal computer non era un fenomeno di massa, attività quali programmazione, grafica e web design erano esclusivamente riservate a pochi eletti. Con l'avvento delle generazioni future, addestrate a immagine e somiglianza di Costantino Vitagliano e Mario De Filippi nacque l'esigenza di adattare gli editor del tempo (quali notepad, nano e vi) all'utilizzo da parte di persone con un Q.I. minore o uguale a quello di un bonsai di pigne. All'inizio fu sufficiente aggiungere un tasto auto-glittering al notepad e nacque Microsoft FrontPage 0.1 alpha; in seguito, dato l'andamento esponenziale decrescente del Q.I. si sentì l'esigenza di inserire anche tools molto importanti quali marquee o script per far seguire il puntatore del mouse da una collana di palle dell'albero di Natale. Infatti proprio il 25 dicembre 1939 nacque FrontPage 1.0.

Evoluzioni successive

Dopo la nascita di FrontPage anche le lumache avevano avuto accesso alla tecnologia ed erano riuscite a sviluppare il loro sito web. Fu uno dei periodi più bui per l'umanità, dato che per strada si incontravano solo web designers. Le principali software house allora decisero di neuralizzare anche il restante software per bilanciare di nuovo l'equazione . Nacquero i primi WYSIWYG per la grafica editoriale come Corel Draw!, che permetteva di ridimensionare le icone di Naruto a fogli A4 anche oltre il margine stampabile e senza mantenere le proporzioni con un solo click del mouse; e Adobe Acrobat, che riusciva con un unico click non solo a rendere differente la versione monitor dalla versione stampata ma, a seconda della stampante, produceva anche output differenti. Se con l'avvento di FrontPage tutti erano riusciti a creare il proprio sito web, con l'avvento degli editor per grafica tutti, anche i bambini, avevano creato il proprio biglietto da visita. L'equazione era quasi bilanciata, poiché il numero dei webmaster eguagliava quello dei grafici, ma il mondo si riempì di biglietti da visita, inviti per le feste di compleanno e fogli con tutti i personaggi di Naruto e Dragon Ball, per la gioia di chi vendeva risme di carta, cartucce e stampanti. Da questo inferno di carta e cartucce nacque Epson, che con il suo primo modello di Stylus Color conquistò il mercato.

WYSIWIG e programmazione

Due terzi dell'equazione risultavano bilanciati, il restante terzo però rappresentava il passaggio più complicato. La domanda del momento era: "Può un tacchino scrivere del codice funzionante?". La risposta arrivò da un allora giovane Guglielmino Cancelli. Guglielmino sviluppò un linguaggio che rimuoveva tutte le difficoltà dei linguaggi dell'epoca, come puntatori, reference, velocità e basso spreco di risorse, il cui nome era C# (Sì sciàrp, ovvero si programma anche con una sciarpa davanti agli occhi) e lo associò a un ambiente di sviluppo: Microsoft Visual Studio. Il piccolo Visual Studio riusciva a generare codice in C#, e tuttora rimane l'unico in grado di farlo, semplicemente trascinando qua e là i bottoni e le caselle di testo. Il giorno dopo qualcuno sviluppò tutta la serie di programmi Office e Windows Live! Messenger e fu prontamente assunto dall'allora fabbrica di carta igienica Microsoft. L'equazione era bilanciata e tutti erano riusciti ad avere il proprio sito web, il biglietto da visita e la calcolatrice glitterata nel giro di 3 giorni. Nacque quindi la gilda dei Niubbi Onniscienti, ovvero una cerchia di persone in grado di adoperare tutte le categorie di WYSIWYG e quindi in grado di dominare il mondo (ai loro occhi). Le varie gilde, dislocate sul pianeta, cominciarono a creare aziende di web consulting, negozi di informatica e studi di grafica pubblicitaria basandosi solo ed esclusivamente su editor WYSIWYG. Il 99,99999% dei software gestionali attualmente in uso è frutto di un editor WYSIWYG nelle mani di un Niubbo Onnisciente, la restante percentuale (circa lo 0,00000001%) pure.

Quando hai detto "È troppo bella per essere vera!" avevi proprio ragione...

Caratteristiche principali e funzionalità

In linea di massima un editor WYSIWYG possiede quattro funzionalità:

  • Visualizzazione immediata delle cazzate commesse in fase di programmazione.
  • Traduzione immediata in codice delle cazzate commesse con un editor grafico.
  • Sostituzione del codice scritto secondo standard con codice generato a caso.
  • Autocomposizione, creazione guidata e wizard.

Altri editor invece garantiscono una totale discrepanza tra quello che è visualizzato a schermo e quello che viene ad esempio stampato su carta.

Visualizzazione immediata

La visualizzazione immediata è la caratteristica usata maggiormente dal programmatore medio. Esso infatti si concentra a posizionare tutti gli elementi grafici per mezzo del codice e ottiene soddisfazione immediata nel vedere che ci è riuscito molto bene. Un programmatore scarso invece noterà di aver posizionato in maniera totalmente errata i componenti visuali tramite codice e sarà costretto a utilizzare la funzione inversa dell'editor, ovvero la "traduzione immediata"

Traduzione immediata

Traduzione immediata è la funzione preferita dal programmatore niubbo. Trascinando a caso vari componenti visuali riesce ad abbozzare una oscenità di pagina web o qualsiasi altra porcata, ottenendo grande consenso dai suoi simili. Un programmatore medio invece noterà che per posizionare una semplice scritta sono stati creati 10 fogli di stile e circa 400 righe di codice quando invece sarebbero bastate due righe di codice (una delle quali la scritta effettiva da posizionare). Un solo tentativo di rimuovere, spostare o semplicemente guardare il codice generato automaticamente si traduce nella dannazione eterna del malcapitato: quasi istantaneamente si perderà il layout impostato fino a quel momento e per di più sarà impossibile ritornare a "quando tutto si vedeva bene" se non passando per il comando File - Nuovo.

Sostituzione random

La sostituzione random è un effetto collaterale derivante dall'utilizzo combinato delle funzioni precedentemente illustrate. Essenzialmente consiste nella sostituzione di codice scritto perfettamente, cercando di rispettare quanti più standard e convenzioni, con una immensità di righe di codice assolutamente casuali che svolgono tutto sommato lo stesso compito. Il codice così ottenuto sarà assolutamente illeggibile perché mix di codice generato a caso con codice scritto a mano. L'aggiunta di codice generato inoltre rende impossibili ulteriori modifiche se non tramite l'editor grafico ragione per la quale, la maggior parte delle volte, si è costretti a utilizzare il comando "File - Nuovo" per riprendere il controllo della situazione.

Autocomposizione

L'autocomposizione, anche conosciuta come wizard o procedura guidata, è lo strumento più in voga tra web designers e grafici. Si presenta come una finestra che chiede all'utente quale operazione svolgere (da qui lo slogan Microsoft dove vuoi andare oggi). Mostra all'utente una varietà di biglietti da visita o pagine web già pronte chiedendo all'utente solo poche informazioni, per esempio per una pagina web ad esempio viene chiesto il nome del sito web. Il sito web (o il biglietto o il logo) dell'azienda saranno pronti in men che non si dica. Nessuno si è però mai curato del fatto che, essendo tutti in possesso degli stessi editor, i risultati potessero essere uguali. Ogni tanto capita di vedere aziende di sanitari che hanno lo stesso logo di botteghe di alimentari (le quali inspiegabilmente hanno un sito web). L'editor WYSIWYG permette al niubbo più smaliziato di prendersi la libertà di spostare il banner un po più a destra e di colorare la pagina di verde fluorescente con sfondo rosa shocking senza conoscere nemmeno una riga di codice, o qualsiasi teoria su abbinamenti di colore e creazione di loghi.

Anche i siti di incontri si sono adeguati con successo allo standard WYSIWYG.

Alcuni editor WYSIWYG di uso comune

Microsoft Visual Studio

« Rivoglio il mio "Blocco Note" »
(Chiunque su Microsoft Visual Studio)

Microsoft Visual Studio possiede diversi editor WYSIWYG che servono ad esempio a progettare le Windows Form, ovvero le finestrelle delle applicazioni, e le pagine web. L'editor di forms è una entità dotata di una (scarsissima) intelligenza propria, risponde solo ai comandi impartiti tramite editor grafico e si rifiuta in maniera categorica di vedersi sostituite righe di codice da lui generate (casualmente). Se erroneamente si clicca in un qualsiasi punto della finestra dell'editor grafico inoltre, Visual Studio comincierà a generare migliaia di righe di codice senza alcun motivo né preavviso, vanificando il lavoro di svariati giorni. L'editor di pagine web si comporta grossomodo alla stessa maniera. Queste funzioni fanno si che l'interfaccia utente o la pagina web che avevamo in mente non potranno mai essere rese informaticamente, a riprova del concetto intrinseco nella parola WYSIWYG, ovvero ciò che vedevi (nei tuoi progetti) è ciò che non potrai mai ottenere (nell'ambiente di sviluppo).

Adobe / Macromedia Dreamweaver

« Rivoglio il mio "Blocco Note" »
(Chiunque su Dreamweaver)

Dreamweaver, specie nella sua versione MX è, da manuale, l'esempio di come sviluppare un editor WYSIWYG. Dotato di una intelligenza artificiale maligna ma deficiente, posiziona porzioni di codice in maniera assolutamente casuale, avverte l'utente che l'HTML appena generato non è attinente allo standard e crea un foglio di stile a ogni click del mouse localizzato nella finestra dell'applicativo. Il codice generato dall'editor di Dreamweaver è molto simile a quello ottenibile premendo tasti a caso sulla tastiera. L'anteprima del risultato in Dreamweaver viene resa con un motore che non è né quello di Internet Explorer, né quello di Firefox, né quello di Opera, né quello di Safari né quello di qualsiasi altro browser esistente al mondo. Questo per garantire il fatto che "ciò che vedi (nell'anteprima) è ciò che non potrai mai ottenere (in un vero browser)".

Curiosità

  • Il sistema operativo Windows è stato sviluppato con un editor WYSIWYG.
  • Gli editor WYSIWYG vengono sviluppati con degli ambienti di sviluppo WYSIWYG.
  • Secondo alcuni ricercatori l'universo stesso è stato sviluppato con un editor WYSIWYG.
  • La razza femminile possiede un editor WYSIWYG nel cervello per pianificare le azioni.