Viterbo

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un tipico truzzo della Viterbo dei ridenti anni '60, notate lo sguardo penetrante

Viterbo è la città dei facchini, della macchina di Santa Rosa, ma soprattutto delle risse fra nazi, sharp e zecche.


Le Tradizioni

A Viterbo è tradizione che i più possenti membri della città trasportino la più alta torre campanaria sulle spalle (questa è vera) lungo le strade del centro e su per la salita che porta ad una vecchia chiesa. I facchini, così sono detti i coraggiosi idioti che si accollano la "macchina di Santa Rosa", devono rispondere a due principali caratteristiche:

  • devono essere abbastanza forti da trascinare 160 kg sulle spalle;
  • devono essere abbastanza idioti per farlo ogni anno, finché il primo requisito viene meno.

Il fatto che ogni anno ci sia la prova per diventare facchino ci fa pensare che una buona parte della cittadinanza sia effettivamente abbastanza idiota. Per quanto ogni anno accadano disgrazie, come la morte di un facchino e la distruzione di un balcone lungo il percorso della torre, comunque si ripete l'evento e ogni 3 settembre Viterbo si ferma in attesa del passaggio della macchina. La cosa più straziante è il Vescovo che prima della partenza della macchina da l'Estrema Unzione ai facchini e pronuncia un discorso che non dura mai meno di 3 ore e un petosecondo.

Caratteristico è anche l'inno di accompagnamento alla macchina di S.Rosa: "parapà parapà, parapàaaapa,parapà parapà, parapàaaapa, parapà parapà, parapàaaapa,parapà parapà, parapàaaapa,parapà parapà, parapàaaapa,parapà parapà, parapàaaapa,parapà parapà, parapàaaapa,parapà parapà, parapàaaapa...." da continuarsi fino allo sfinimento quando come i dervisci si cade a terra in trance.




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