dovete morire stronzi!

siete solo volgari!

bastardi!

Carnevale

 
Un gigantesco Burlamacco si aggira per le strade con l'intenzione di divorare i mezzosangue.

Il Carnevale è l'unico motivo dell'esistenza di Viareggio, che altrimenti sarebbe solo la-città-del-treno-che-esplose. Durante queste settimane per la città girano dei carri giganteschi rappresentanti perlopiù Berlusconi che sorride e lancia denaro, taglia denaro, mangia denaro o roba del genere. Molto più interessante del carnevale stesso è la reazione dei viareggini alla sua esistenza: ben dodici mesi prima che inizi, la gente comincia a parlarne. Undici mesi prima, in città vengono messe le decorazioni. Quando si arriva nelle settimane del carnevale (che si svolge rigorosamente di domenica, approfittando del riposo di Dio) i viareggini non vanno a scuola in nome del "Santo Burlamacco". Cantano motti viareggini (che poi non esistono mica davvero, neh) e imprecano a tutto spiano. Le ragazze, durante i giorni del carnevale, si ubriacano e diventano tutte troie[assolutamente veritiero].

Il Burlamacco

  Disambiguazione – Vorresti essere altrove? C'è anche l'originale, vedi Arlecchino.
 
Il Burlamacco sbuca dal bidet di casa tua per invitarti al carnevale.

Ferdinando Burlamak' Gemignani Ottavio, Conte di Sfiga Suprema, Granduca di Plagio e amante in giovine età della Contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare, fu un galeotto rinchiuso nella prigione di Viareggio per aver dato vita, con la sua persona, al Carnevale di Milano. Quest'ultimo ha tirato avanti per molti anni, poi quando gli incassi sono scesi il Burlamacco ha dato fuoco ai carri e cancellato ogni prova della sua esistenza da quella bella città. A Viareggio vuole fare più o meno la stessa cosa, tranne che non è una bella città.

Evaso ma poi in seguito ricatturato e liberato, una volta uscito di prigione evase tornando all'interno di quest'ultima, destando scalpore e dubbi sulla sua sanità mentale. Probabilmente impazzito a causa del lungo soggiorno in cella, ha iniziato a tingersi di rosso, nero e bianco e a fare un sorriso falsissimo che non può mai interrompere. Si è mostrato alla gente come il dio del carnevale, e ha iniziato ad apparire sui carri e a sponsorizzare l'evento. Sicuramente non è un caso che i bilanci del Carnevale siano sempre più in rosso, che ogni anno si buttino nel cesso milioni di euro per un'iniziativa squallida spacciata per grande attrattiva culturale.

Nel 1867 viene consacrato e diviene patrono della città, ancora prima di morire.

Muore nel 1878 pestato a sangue da un gruppo di fortemarmini armati di spranghe di ferro, e la sua testa viene esposta in cima al fortino di tale città. Aveva 105 anni, nonché un'ernia incredibile.

Oggi vanta di una statua, svariate bandiere e compassate varie sulle cartoline. Occasionalmente, durante il carnevale viene elevato a divinità, simbolo del carnevale, icona della viaregginità e role model per stuoli di falliti senza identità che restano altrimenti grigi e tristi per 11 mesi l'anno.

Compagna storica di Burlamacco è Ondina, bimbaminkia ante litteram e corrispettivo femminile di Burlamacco per le viareggine: sa solo sorridere, ballare con il suo padrone e sculettare discinta. Si dice morta di sifilide, tra le braccia del cognato.

L'incidente del treno

 
Visto cosa succede la prima volta che un treno arriva in orario?
 
Via Ponchielli fotografata dall'Aurelia.

30 giugno 2009: un treno arriva in orario. Un chiaro segnale che qualcosa di strano sta per accadere... Un treno merci proveniente da Alessandria d'Egitto corre rapidissimo lungo i binari, portando sopra oltre otto tonnellate di peti in scatola, destinati al mercato cinese di quei poveracci che non riescono ad emettere flatulenze. Quel gas è particolarmente pericoloso, e lo sapeva bene Jim il macchinista, vincitore del premio oscar 1987 "Fumatore più incallito e pericoloso". Sono bastati pochi istanti, quelli che impiega un piccione a rovinarti il paraurti nuovo di zecca, e il binario si è incrinato. Un incrinamento pericoloso: il percorso non è più rettilineo, e il treno sbanda. Avrà a che fare con questo il treno passato prima di lui, quello contenente il convegno di Ciccia è bello? Ma non siamo qui per tirare merda addosso ai cicciobomba. Il fatto sta che il treno si è mosso pericolosamente, forandosi. Il gas è schizzato fuori come il ragazzo di tua sorella dall'armadio, e Jim ha lasciato andare la sua sigaretta. Il fumo uccide, recitava il pacchetto che conteneva quella sigaretta. Ma Jim non ci credeva, non dopo aver visto che sul pacchetto dei Gormiti c'era scritto "sei in ogni confezione", e poi erano cinque e uno brutto. Ma ha comunque fatto in tempo a saltare giù dal treno, mentre la sigaretta e i peti hanno innescato una reazione denominata "BOM". Una singola fiammata si è diretta verso il cielo, accendendo il sigaro che in paradiso San Paolo teneva pronto, e bruciando vivo chiunque in quel momento fosse alla stazione. Il bilancio è di 32 vittime, più un paio di occhiali. E siamo a 34. Quante altre persone dovranno ancora morire? Beh, nessuna, dato che quelli che erano ustionati son morti tutti. Allora, diciamo... quanti altri dovranno piangere le morti dei morti? E per quanto? Sicuramente fin quando non saranno a loro volta morti. Ma allora saranno gli eredi a piangere le morti dei morti che piangevano le morti degli altri morti.

Chi poteva risolvere quel rompicapo millenario? Un uomo, in sella a un cammello, stava attraversando il deserto nella zona. Attratto da una stella cometa fiammata simbolica, si diresse nella città duramente colpita. Si rivelò alla folla come Silvio Berlusconi, e promise aiuti per quella città devastata nel cuore. Accolto con grandi fischi (che avete potuto sentire in stereo solo su Sky), oggi si è messo a dire che la crisi non c'è più e che i soldi piovono dal cielo.

Intanto, gli abitanti di via Ponchielli sono in marcia coi forconi verso Villa Certosa...

Curiosità

 
L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Se passi le strisce pedonali a Viareggio vuol dire che la vuoi fare finita.
  • Nelle strade interne di Viareggio le macchine sono parcheggiate in ottava fila, e le curve sono state fatte col compasso.
  • I viareggini usano "lucchese" come insulto. "Tu' ma' lucchese" in particolare significa che ti detestano davvero; tutto questo è reso ancora più triste dal fatto che in lucchesia nessuno se li fili e al massimo detestano i pisani, ma quello vale un po' per tutti.
  • Le canzoni viareggine suonate durante il carnevale sono una compilation di musiche casuali degli ultimi tre decenni cantate da vecchi viareggini ubriachi in un dialetto che, in fin dei conti, non è mai esistito.
  • I cantori di questi motivetti spesso poco ispirati e tutti tristemente ripetitivi (in particolare pare che ogni anno si aggiudichi il premio la canzone che più volte ripete la parola "Viareggio" nel testo" sono idolatrati in una maniera seconda solo a quella con cui si venera l'inutile Burlamacco.
  • Se giri per il quartiere del Varignano senza un coltello in tasca sei pazzo e probabilmente te ne forniranno uno. Nella schiena.
  • Anche tua nonna, quando va a fare spese al Varignano, porta nel reggiseno una magnum 47.
  • È la città con la più alta concentrazione per mq di cacche, quando non sapete più dove mettere i piedi siete arrivati al Varignano.
  • Tre edicole su quattro hanno la sezione pornografica grande il doppio di quella dei quotidiani.
  • Se un viareggino legge questa pagina, implode di rabbia. Aiutateci perciò a diffonderla fra i viareggini per sterminarli in fretta.
  • "Damo" è un termine orrendo per definire il boyfriend.
  • Sarebbe stato meglio se il treno esploso fosse stato un treno passeggeri.
  • Cosa hai capito... almeno non poteva esplodere, pirla!