Vampirla: differenze tra le versioni

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Il Vampiro esiste in tutte le culture del mondo, ma i Vampirla, pur essendone consapevoli, lo identificano solo con quello derivato dalle leggende dell'est europeo (eufemismo per dire "Dracula"), cosa che rivela tutta la loro infantile superficialità, e tentano di ricopiarne l'iconografia nell'abbigliamento e nei modi; vestono quello che in gergo chiamano "abbigliamento gotico", composto da abiti rigorosamente neri, attillatissimi per i maschi e spumosi per le femmine, in entrambi i casi decorati da pizzi e merletti di ogni genere, tutti capi, in massima parte, depredati e riadattati dai guardaroba di nonni e bisnonni, che ora giacciono ignudi nei cimiteri.
Il Vampiro esiste in tutte le culture del mondo, ma i Vampirla, pur essendone consapevoli, lo identificano solo con quello derivato dalle leggende dell'est europeo (eufemismo per dire "Dracula"), cosa che rivela tutta la loro infantile superficialità, e tentano di ricopiarne l'iconografia nell'abbigliamento e nei modi; vestono quello che in gergo chiamano "abbigliamento gotico", composto da abiti rigorosamente neri, attillatissimi per i maschi e spumosi per le femmine, in entrambi i casi decorati da pizzi e merletti di ogni genere, tutti capi, in massima parte, depredati e riadattati dai guardaroba di nonni e bisnonni, che ora giacciono ignudi nei cimiteri.
Similmente anche l'oggettistica con la quale amano agghindarsi è definita "gotica", e comprende ciondoli, anelli, catenine ed ogni altro tipo di monile, a forma di croci rovesciate, teschi, pipistrelli, pugnali, teste di drago e foglie di marijuana, tutti oggetti che i Vampirla si procurano tramite due canali di distribuzione appositamente creati per loro, la versione oscura del catalogo postalmarket: Il Carnaby st. ed il Negative Mailorder, due oscure aziende di vendita per corrispondenza, i cui cataloghi stregati compaiono dal nulla nelle cassette postali di ville e condomini, e lì restano finchè non ammaliano qualche incauto minore, trasformandolo, inevitabilmente, in un Vampirla
Similmente anche l'oggettistica con la quale amano agghindarsi è definita "gotica", e comprende ciondoli, anelli, catenine ed ogni altro tipo di monile, a forma di croci rovesciate, teschi, pipistrelli, pugnali, teste di drago e foglie di marijuana, tutti oggetti che i Vampirla si procurano tramite due canali di distribuzione appositamente creati per loro, la versione oscura del catalogo postalmarket: Il [[Carnaby st]]. ed il [[Negative Mailorder]], due oscure aziende di vendita per corrispondenza, i cui cataloghi stregati compaiono dal nulla nelle cassette postali di ville e condomini, e lì restano finchè non ammaliano qualche incauto minore, trasformandolo, inevitabilmente, in un Vampirla





Versione delle 17:49, 21 lug 2008

Il Vampirla è il più tragico esempio di Poser esistente, poichè, a differenza dei suoi simili, è convinto di essere qualcosa che NON esiste nel mondo reale: un Vampiro


Origini

Il Vampirla è un tipo di poser salito alla ribalta negli ultimi vent'anni, da quando il cinema e la moda hanno rispolverato per l'ennesima volta la figura del vampiro letterario, imputtanandolo all'inverosimile, come mai nella storia. La figura del Vampirla attira a sè esclusivamente quei giovani che, essendo intimamente consapevoli della propria pochezza, intellettuale ed esistenziale, desiderano darsi un'immagine cupa, profonda e minacciosa; per tale motivo il Vampirla è l'ultima risorsa degli Emo, ma soprattutto di quanti hanno fallito miseramente nel seguire i movimenti Goth, Dark o Metal


Moda

File:Esumazione.jpg
La salma di un anziano, esumata e spogliata degli abiti dal proprio nipote vampirla

Il Vampiro esiste in tutte le culture del mondo, ma i Vampirla, pur essendone consapevoli, lo identificano solo con quello derivato dalle leggende dell'est europeo (eufemismo per dire "Dracula"), cosa che rivela tutta la loro infantile superficialità, e tentano di ricopiarne l'iconografia nell'abbigliamento e nei modi; vestono quello che in gergo chiamano "abbigliamento gotico", composto da abiti rigorosamente neri, attillatissimi per i maschi e spumosi per le femmine, in entrambi i casi decorati da pizzi e merletti di ogni genere, tutti capi, in massima parte, depredati e riadattati dai guardaroba di nonni e bisnonni, che ora giacciono ignudi nei cimiteri. Similmente anche l'oggettistica con la quale amano agghindarsi è definita "gotica", e comprende ciondoli, anelli, catenine ed ogni altro tipo di monile, a forma di croci rovesciate, teschi, pipistrelli, pugnali, teste di drago e foglie di marijuana, tutti oggetti che i Vampirla si procurano tramite due canali di distribuzione appositamente creati per loro, la versione oscura del catalogo postalmarket: Il Carnaby st. ed il Negative Mailorder, due oscure aziende di vendita per corrispondenza, i cui cataloghi stregati compaiono dal nulla nelle cassette postali di ville e condomini, e lì restano finchè non ammaliano qualche incauto minore, trasformandolo, inevitabilmente, in un Vampirla


Fisime

File:Vampirla.jpg
Ecco il tombarolo della foto precente, che depredati gli abiti del nonno li indossa dopo averli riempiti di spillette, comprate da Negative Mailorder

Al di là della moda, ciò che palesa la stronzaggine dei Vampirla sono i comportamenti che goffamente adottano ed ostentano, nel tentativo di apparire come veri Figli delle Tenebre. Innanzitutto dipingono le pareti della propria stanza di nero, rischiando il collasso cardiocircolatorio nel periodo estivo, per rendere il luogo quanto più simile "ad un sepolcro", che sempre per lo stesso motivo decorano con candele intrecciate da cerimonia, nere anche quelle oppure rosse, o con ceri da morto dai quali grattano via le facce di Gesù e Padre Pio; altri oggetti indispensabili al Vampirla sono i teschi, l'ideale sarebbero i teschi umani, ma fortunatamente è difficile reperirli senza rischiare una giusta galera, ed anche se i Vampirla spergiurano sempre di starsene per procurare uno, l'unica alternativa valida rimangono quelli di animale, meglio se di capra, in modo da evocare almeno un'immagine satanica, non é pertanto inusuale sorprendere i Vampirla a frugare nei cassonetti nei pressi delle macellerie, in cerca di qualche scarto ancora presentabile, per il quale, molto spesso, si scontrano con diversi randagi; qualora doveste assistere ad una scena come questa, non rimanete fermi a ridacchiare da muti osservatori, armatevi di coscienza e date man forte all'animale. La caratteristica fondamentale di un vampiro è quella di nutrirsi di sangue umano, e per imitarli anche in questo i Vampirla hanno escogitato una soluzione che costituisce l'apice della loro demenza, alcuni di loro, infatti, acconsentono a succhiarsi il sangue reciprocamente, pungendosi con aghi sterilizzati; praticare questa zozzeria è l'estremo vanto di un Vampirla, che in tal modo si convince di essere davvero simile ad un nonmorto


Internet

Normalmente allontanati, e bollati come disadattati nel mondo reale, i Vampirla trovano su internet un mondo fasullo come loro, nel quale possono dare libero sfogo a tutte le proprie puttanate; oramai da anni sono spuntati diversi siti e forum creati da Vampirla per i Vampirla, nei quali vengono pubblicati articoli che illustrano i migliori modi per ciucciarsi il sangue (il più delle volte) a vicenda, o dove si discute delle opere che più piacciono ai Vampirla, come i videogame della serie Vampiri La Mascherata, i libri di Anne Rice, quelli di Harry Potter, il Dracula di Coppola (di minchia, ovviamente), i libri di Anne Rice, i Manga emo di ultima generazione, i libri di Anne Rice ed i film tratti dai libri di Anne Rice; immancabile è anche la sezione dedicata alle Fanfiction, nella quale i Vampirla scrittori strafatti di in erba pubblicano le proprie storie d'avventura, nelle quali si immaginano attorniati da lascive vampiresse, impegnati a combattere orde di licantropi a fianco dei personaggi di Anne Rice e quelli di Harry Potter


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